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a cura di Vincenzo de Simone

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Gaetano Forte,

Giovane ussaro dell'esercito

murattiano a Napoli.

Gaetano Forte (12 dicembre 1790 – 27 settembre 1871), pittore

Figlio di Carminantonio, pittore e decoratore, e di Caterina Quaranta, ebbe i primi rudimenti artistici dal padre. All'Accademia di Napoli studiò pittura, con Cammarano e Wicar, e architettura. Al 1807 risale un ritratto della madre (Napoli, Galleria dell'Accademia), in cui sono già evidenti le doti di spiccato realismo tipiche della sua produzione successiva.

Ritornato a Salerno, aprì una scuola privata di pittura ed ebbe la nomina a professore di disegno presso il liceo cittadino, incarico che poi lascerà per lavorare come architetto presso l'ufficio di ingegneria giudiziaria. Quindi si trasferirà ancora a Napoli ove, nel 1835, sarà creato professore onorario dell'Accademia e dove rimarrà fino alla morte.

Sporadicamente paesaggista (Vallata dell'Irno e Terrazzo con pergolato), è nei ritratti, ove maggiori sono le influenze del neoclassicismo, che appare la sua capacità di elaborare un linguaggio autonomo dalle correnti ufficiali. In definitiva, la sua pittura, sviluppatasi sostanzialmente a Salerno, in un ambiente culturale lontano da quello della capitale, si rivelò sempre più realistica ed espressiva. Esempi ne rimangono il Ritratto del duca di Vetticano (Napoli, Museo di San Martino) del 1823, in cui il soggetto, pur rappresentato in atteggiamento solenne e sfarzoso, appare lontano dalla disumanizzazione tipica dei modi accademizzanti; il Ritratto del canonico Nicola Giordano (Roma, Galleria nazionale d'arte moderna) del 1828; e, databile allo stesso periodo, il Ritratto di Silvio Ortolani, conservato dall'Istituto universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli.