Gaetano d'Agostino (16 maggio 1838 – 17 settembre 1914), pittore Nacque in parrocchia di Santa Trofimena da Fortunato, pittore, e da Maria Giovanna Amaturo. Formatosi al Regio Istituto di Belle Arti di Napoli, città nella quale lavorò per importanti committenze nella chiesa del Gesù Vecchio, nella sala del rettorato dell'università, nel conservatorio di musica, dall'ottobre 1869 ai primi mesi del 1872, con il padre, il fratellastro Antonio (figlio di secondo letto del padre), il cugino Ermenegildo Caputo (figlio di una sorella della madre) e un gruppo di notevoli artisti e tecnici di scuola partenopea, fra cui Domenico Morelli, lavorò alle decorazioni del teatro comunale, poi intitolato a Giuseppe Verdi (27 marzo 1901) dopo la morte del compositore: oltre all'intero apparato decorativo del teatro, eseguirono anche le pitture murali e le tele che ornano le sale dell'annesso allora Casino dei Nobil, oggi Casino Sociale. Nel corso della sua lunga attività, realizzò numerosi dipinti di soggetto neopompeiano ispirati alla vita nella Roma antica. Fra questi, all'esposizione di Napoli nel 1877 fu presente con I saltimbanchi a Pompei e La vita romana all'epoca di Claudio, il secondo esposto anche alla Mostra nazionale di Torino del 1884, e alla Salvator Rosa del 1906 con Pro patria ad erarium.
Molti autori indicano il solo anno di nascita al 1837; alcune indicano la data completa al 16 maggio 1837. Il dato qui riportato è stato rilevato dal registro dei nati nel 1838 dello Stato Civile del comune di Salerno.
Gaetano d'Agostino, I saltimbanchi a Pompei. |