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a cura di Vincenzo de Simone

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Castello di Arechi - pagina collegata

 

 

La pagina sulla casata Quaranta, curata dal dottor Gianpaolo Quaranta di Fusara per il sito Nobili Napoletani, attribuisce al ramo cavense della famiglia, cui appartenne Federico, l’acquirente del Castello di Arechi e della Bastea, oltre a titoli minori, quello di conti di Barigazzo, feudo nel ducato di Modena. Questa possessione fu concessa, il 24 dicembre 1743, da Francesco III d'Este (duca di Modena e Reggio dal 1737 al 1780) ad un Agostino Quaranta in ricompensa del fatto che durante un periodo di carestia e miseria aveva impegnato le sue rendite per far lavorare il pane a proprie spese e sfamare con questo i contadini poveri. È da supporsi che l’episodio sia avvenuto nel ducato di Modena e Reggio, ove per qualche caso il Quaranta si trovava, altrimenti, ove fosse avvento in quel di Cava, non si capirebbe la riconoscenza del duca d’Este.

Questo personaggio è identificato, nella pagina sopra citata, con Agostino Quaranta, figlio di Ferdinando Francesco e di Anna Maria del Galdo, nato almeno nel 1730, visto che i genitori si erano sposati nel 1729, quindi al massimo tredicenne al 1743, troppo giovane per l’episodio descritto e per essere investito ex novo, ossia non per successione, di una contea. Del personaggio effettivamente divenuto conte di Barigazzo si conserva un ritratto con una figlia e un figlio, evidentemente morta la moglie, con la didascalia Il primo conte di Barigazzo don Agostino Quaranta il giorno 24 dicembre 1743. La mia interpretazione è che il ritratto ritragga, almeno teoricamente, il conte nel giorno dell’investitura della contea, quando era ben adulto e con figli, quindi dovrebbe essere nato almeno un trentennio prima dell'Agostino cui si attribuisce la vicenda.

 

 

L’Agostino presunto primo conte di Barigazzo pare risiedesse nel castello di Santi Quaranta, restaurato dal padre, e lì ebbe, da una moglie non nominata, l’unico figlio Federico nato nel 1788, identificato con il nostro acquirente del Castello di Arechi e della Bastea. Ma il nostro Federico non era nato a Santi Quaranta, bensì alla Santissima Annunziata, nel luogo detto Casa Passaro, e non nel 1788, ma l’11 maggio 1791, come dalla fede di battesimo allegata al processetto del matrimonio celebrato il 27 febbraio 1830 (in Stato Civile di Salerno), quando sposa donna Adelaide Rossi, salernitana della parrocchia di Santa Maria de Alimundo. Dopo il matrimonio, il Nostro effettivamente andrà ad abitare a Santi Quaranta, allora nel comune di Vietri, ove, il 21 aprile 1832, nasce la figlia Eugenia. Poi, la carriera militare lo porta a Gaeta, ove nasce il figlio Agostino, e a Capua, ove lo troviamo al 10 agosto 1836, quando si carica fiscalmente la proprietà arbusto e olivi situata nel luogo Castello di Salerno e la scheda relativa lo definisce Militare in Capua; nella stessa città era già il precedente 25 aprile, quando risulta essere secondo tenente dell’esercito borbonico in occasione della nascita del figlio Luigi. Dopo la nascita della figlia Carolina, lo ritroviamo a Salerno quale vice direttore dell’orfanotrofio di San Ferdinando, ove, nella casa che occupa nell’ambito di quell’istituto, il 30 gennaio 1841, nasce la figlia Raffaela e, il 15 settembre 1843, Giovannella, ultima nata dalla moglie Adelaide Rossi. L’ultimo figlio, Stefano, unico dal secondo matrimonio con Teresa Galà, nascerà 13 agosto 1852. 

La genealogia ricostruita sulla pagina citata, attribuisce all’Agostino nato ai Santi Quaranta nel 1788 le notizie relative al Nostro, nato alla Santissima Annunziata l’11 maggio 1791, con molte imprecisioni, come il numero dei figli, ridotto a cinque con l’omissione di Eugenia e di Giovannella; il matrimonio del 22 maggio 1867 con Gennaro Quaranta, del ramo napoletano della casata, attribuito a Carolina, mentre la sposa era la sorella Raffaela; qualche singolare sovrabbondanza di nomi, come nel caso di Luigi, registrato allo stato civile di Capua e battezzato semplicemente come Luigi, mentre è citato come Luigi Maria Francesco.