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a cura di Vincenzo de Simone

Sedile di Portanova

Lungo il margine settentrionale della via dei Mercanti, all'angolo con via Duomo, il civico 98 è un esercizio commerciale che rappresenta la sede del sedile dei nobili di Portanova.

L'espressione toponomastica al seggio di Portanova indicava, nell'ultima parte del Medioevo, l'intera area intorno al quadrivio via del Mercanti-via Duomo e la troviamo nel 1570 nell'ubicazione di Casa Santo Mango. In effetti, Casa Santo Mango, poi Casa Sciabica, insisteva proprio sul locale del sedile, come si indica nel 1584 e in numerosi documenti successivi.

Il 15 ottobre 1577, risulta che nel corso della precedente visita pastorale, per decreto della Curia arcivescovile, era stata ridotta ad uso profano la chiesa di San Vito de Scutis (che occupava l'area oggi della cappella di Sant'Antoniello che ospita una nota pasticceria), per cui, i nobili del sedile di Portanova volendo, per maggiore comodità e decoro, cambiare sede vendendo quella antica, avevano individuato nella chiesa ridotta ad uso profano il luogo adatto allo scopo. In realtà il progetto non avrà seguito, poiché la sede del sedile continuerà ad essere quella sotto Casa Santo Mango-Sciabica e, nel 1609, la chiesa sconsacrata sarà concessa in enfiteusi ad Emilio e Matteo Pinto, che poi, nel 1614, la cederanno alla famiglia Greco nella persona di Giovanni Tommaso.