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a cura di Vincenzo de Simone

Sedile del Campo

All'angolo con via Giovanni da Procida, il civico 1 della piazza Sedile del Campo è un esercizio commerciale che rappresenta la sede del sedile dei nobili del Campo.

L'immobile ha assunto la conformazione che vediamo nell'ultimo quarto del Seicento. In origine, verso occidente, soltanto il piano terraneo aveva l’impronta a terra attuale, mentre i piani superiori rimanevano arretrati, per cui si creava un astrico sui locali verso la piazza ove aveva sede il sedile. Nel 1520 esso è detto confinante con case che i fratelli Antonio, Nicola e Giacomo de Ruggiero vendono a Marino Faracca. Queste case saranno prima dei del Galdo, poi dei Lucido, quindi perverranno ai Naccarella agli anni settanta del Cinuecento. Il 15 luglio 1586, i signori nobili del sedile del Campo concedono al notaio Francesco Antonio Naccarella di poter utilizzare dell'area sopra il sedile stesso quale terrazzo delle sue case; il 12 giugno 1627, il figlio del notaio, Matteo Francesco, ottiene di poter dotare il terrazzo di una pergola.

Il 23 ottobre 1666, Fabio Naccarella, figlio ed erede di Matteo Francesco, vende a Matteo Vitagliano la casa palaziata al Campo, consistente in due appartamenti, confinante con due vie pubbliche e con il sedile dei nobili. Il 23 febbraio 1678 i nobili del Campo concedono ai figli del Vitagliano di poter edificare sopra la copertura della propria sede; per cui l'immobile assume la configurazione che attualmente vediamo.