il sito di storia salernitana

a cura di Vincenzo de Simone

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Andrea da Salerno, San Benedetto

con i Padri della Chiesa, 1526. Napoli,

Museo di Capodimonte.

Andrea Sabatini (circa 1480 – 1530), pittore, detto Andrea da Salerno

Figlio di Giovan Matteo, mercante, è stato, dopo Antonello da Messina, il più notevole pittore rinascimentale del meridione italiano.

Iniziò a dipingere a Napoli tele di soggetto religioso famose e importanti come I sette dottori della Chiesa e L'offerta dei re magi, conservati al Museo di Capodimonte, dove dipinse anche degli affreschi. Si dice sia stato allievo di Raffaello, e che a lui dedicò opere come La natività; secondo altri storici la sua formazione sarebbe stata influenzata anche da Pietro di Cristoforo Vannucci, ossia il Perugino. A sostegno di questa seconda ipotesi lo storico dell'arte Bernardo De Dominici afferma che il Sabatini si formò nella bottega del napoletano Andrea Solario, un ambito artistico di chiara influenza umbra, legato a personalità come, appunto, quella del Perugino, ma anche del Pinturicchio.

Ad ogni modo, la concomitante influenza raffaellesca sembra quasi certa dall'analisi delle opere e sarebbe confermata da un viaggio che il pittore salernitano avrebbe intrapreso a Roma, intorno al 1511, proprio con l'intenzione d'incontrare il maestro urbinate e di studiarne le opere.

La produzione pittorica del Sabatini si svolge, con qualche rara eccezione, tra le provincie di Napoli e Salerno, dove la committenza, soprattutto religiosa, era all'epoca abbastanza copiosa.