Non c'è dibattito più controverso, nella storia
dell'adattamento italiano dei cartoni animati, di quello che riguarda la sorte
toccata all'anime di "Saint Seiya", divenuto in Italia "I
Cavalieri dello Zodiaco". La versione italiana della serie, infatti, si
discosta non poco da quella originale, che in generale presentava dialoghi molto
asciutti ed essenziali, tipici di un genere di anime che lascia poco alle parole
e molto ai fatti; nel nostro paese, invece, i telespettatori hanno potuto
ascoltare, durante i combattimenti, dei veri e propri
dialoghi in prosa o in poesia, che hanno certamente dato un beneficio
enorme alla popolarità della serie alla sua prima messa in onda. Questa
peculiarità, che si aggiunge ai già numerosi punti forti della serie (come il
disegno, la colonna sonora e il ritmo della storia), ha fatto in modo che a
distanza di quindici anni, e prima della recente rifioritura del fenomeno "CdZ",
nessun appassionato si sia dimenticato delle notevoli citazioni dalla
letteratura italiana che contornano le eroiche battaglie dei Cavalieri di
Athena. Questo forte imprinting dato alla serie televisiva ha condizionato
pesantemente sia la prima edizione dei quattro film che del manga: entrambi,
recentemente, hanno goduto di una seconda uscita, che consente di valutare le
grandi differenze tra le due versioni; per la serie televisiva, in questo senso
troppo lunga, si dovranno attendere supporti come il DVD.