Sardinia Credevo d' aver sepolto il tuo ricordo, ma tu a me sei tornata. Non ancor domata ancor più selvaggia infastidir mi vuoi. Ero del mar padrone e tu che di esso sei prigioniera facesti diventar me, padrone che ero, ... prigioniero. I miei Aurunci, il mio mar, la mesta insenatura del bel golfo della città mia a riveder voglio andar.
Sorgono, 10 febbraio 1980 |
Tutto
ciò che ci ha toccato di più e ci ha fatto soffrire di più difficilmente lo
potremo allontanare.
I
ricordi per quanto dolorosi o dolci molte volte pesano alla stessa maniera ed
alternativamente possono incidere nel nostro operare.
La
nostalgia è il sentimento che molte volte ci rende tristi ma il senso del
dovere dovrebbe sempre essere la dominante d’ogni azione.
Il
proprio paese ed il proprio focolare domestico ci inviteranno sempre e ci
troveremo come il poeta Foscolo con le braccia tese verso la propria patria,
verso il proprio paesello.
Sembra
in questi versi vedere l’autore ergersi sulla sommità degli scogli e volgere
il proprio sguardo lontano in cerca di quanto amato e di quanto attende in
sospirosa attesa.