NUBI LABILI

 

In controluce si accende il profilo accecante delle nuvole,

Vapori ammassati in paragrafi

Su pagine corrose dalla ruggine delle chiose,

Scivolano sui tetti intatti delle chiese,

Sul silenzio dei cortili

E il fetore degli ovili.

 

Solo in controluce e per poco

Un incendio idiomatico

Induce al collasso semantico

Fino alla muta tumefazione dei sensi e del senso comune.

Per poco e per gioco

Si riesce a mettere a fuoco

La gioia assurda di vivere.

 

Sciami di spore si annidano talvolta nelle vittime del torpore civile

E germinano disegnando colline spugnose sui profili sgualciti dal senno:

Lacrime nascoste, allora, evaporano attraverso i ridicoli reticoli

Per rigenerare i corpi delle nubi labili.

 

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