ESPEDIENTE

Non mi oppongo,

Volentieri mi spengo

Ora che mi arrendo inerte,

Ora che la caduta mi diverte.

A corpo morto, senza rimorsi

Esco dal porto dei vani discorsi

Per entrare tra le coltri di onde

Che segnano del sonno le fasi pił profonde.

Una goccia come culla

Nell'oceano del nulla,

Una faccia come luna

E il cielo come cruna

Del lago ......

 

Ora finalmente mi piego

E sorprendentemente mi spiego

La causa del mio rigor mortis:

E' solo ordinario dolor gratis

Che condisce ogni mio respiro

E sotto il cui impero imparo

Ad ingoiarlo in forma grezza

E assimilarlo con ogni mezzo.

Tuttavia la carne non accetta lezioni,

Corrode tutte le cinghie di contenzione,

Mi lascia a bocca aperta

Dopo la terapia sofferta

Reagendo furiosa

Da ogni piega rosa,

Secernendo fluidi alternativi

Che sequestrano e dissolvono tutti i miei motivi.

 

Alla fine ricorro a questo

Solo espediente che rende il molesto

Piacevole e cedevole:

Sano sonno sino alla nausea.

 

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