Introduzione al Vangelo di Tommaso ed agli studi critici sul documento

Glenn Mugnaio, 24/4/ 96

traduzione italiana a cura di Sabato Scala 14/8/2000

Prefazione al testo

Il lavoro che proponiamo al lettore rappresenta la traduzione e riduzione di un articolo di Glen Mugnaio disponibile in lingua inglese sul sito "Home Page del Vangelo di Tommaso" che riteniamo quanto di meglio sia disponibile in rete sull'artomento.

Il testo costituisce un'ottimo compendio dello stato (al 1996) degli studi sul Vangelo di Tommaso, lo proponiamo sia come introduzione a questo prezioso documento sia come base per rianalisi delle tesi sulla datazione del Vangelo di Tommaso che abbiamo proposto nel Ns sito.

Cos'é il Vangelo di Tommaso ?

Il VdT è "un'antologia di 114 'oscuri detti' di Gesù,che secondo il suo stesso prologo, sono stati raccolti da Didimo GiudaTommaso.

I detti non appaiono integrati in un resoconto biografico di Gesù, benchè alcuni di loro indivualmente contengano elementi di dialoghi o un accenno di collocazione.

I detti di Gesù nel VdT sono disgiunti ed non appaiono in alcun ordine particolare." [ GS: 376] , sono parte di una raccolta di scritti Gnostici conosciuti come la biblioteca di Nag Hammadi.

La biblioteca di Nag Hammadi è una raccolta di documenti copti, ritrovata in Alto Egitto nel 1945, datata non oltre il quarto secolo d.C.: la raccolta più importante di scritti Gnostici é costituita dai Codici di Nag Hammadi Codices (NHC). Tredici codici, contenenti cinquantadue trattati.

Sei di questi trattati risultano duplicati. Altri sei erano già noti.I rimenenti quaranta sono completamente nuovi. [ Evans, in NWNTI: 164]

Tutti i documenti sono stati ritrovati insieme in grandi giare sigillate da una ciotola e seppelliti sotto un masso alla base di un dirupo sulla riva destra del Nilo, sei miglia a nord-est della città di Nag Hammadi nei pressi delle rovine del monastero di Phobow. [ BREC: 171]

I testi hanno origini varie: alcuni sono cristiani, alcuni gnostici, alcuni cristiano-gnostici, alcuni ermetici, e due sono filosofici--le Sentenze di Sesto ed un frammento della Repubblica di Platone.[ BREC: 171]

[ Note: Quando per l''egiziano scritto é stato utilizzato l'alfabeto greco, esso viene denominato "copto." Il CdNH è stato scritto in due differenti dialetti copti, e riflette lo stile di scrittura di diversi scrivani(NHL: 13ff)]

Che data ha la biblioteca?

I manoscritti sono databili non oltre il quarto secolo, per diversi motivi, i due principali sono (NHL: 16):

Questo, naturalmente, indica solo l'età dei manoscritti non quella del loro contenuto letterario .

Cosa contiene il Vangelo di Tommaso?

Il Vangelo copto di Tommaso è stato tradotto probabilmente dal greco. Frammenti di questo vangelo nella versione originale greca esistono nell' Papiro Oxyrhynchus 1, 654 e 655, scoperti e pubblicati all'inizio di questo secolo, ma identificati come parti del Vangelo di Tommaso solo dopo la scoperta della biblioteca di Nag Hammadi .

Il primo di questi papiri in greco contiene i detti 26-30, 77, 31-33 (in questo ordine), gli altri due il detti 1-7 e 36-40, rispettivamente. Al meno uno di questi frammenti greci proviene da un manoscritto che è stato scritto prima del 200 C.E.; queste versioni greche del Vangelo sono state usate in Egitto prima del secondo secolo. [ Koester, in NHL: 124]

Un gran numero dei detti del Vangelo di Tommaso hanno paralleli nei Vangeli del Nuovo Testamento, nel Vangeli Sinottici (Matteo, Marco, e Luca), come nel Vangelo di Giovanni (con questo vangelo vi sono paralleli nei detti: [cf]., [e.g]., 13, 19, 24, 38, 49, 92). Alcuni dei detti sono presenti anche nei vangeli apocrifi, specialmente nel Vangelo secondo gli Ebrei ([cf]. detto 2) ed nel Vangelo degli Egiziani ([cf]. detto 22), entrambe sengalati nel secondo secolo da Clemente di Alexandria (180-200).[ Koester, in NHL: 124-125]

A che periodo risale questo Vangelo?

Se esistono frammenti di VdT databili agli anni che precedono il 200 d.C., chiaramente il VdT deve ancor più vecchio. Una importante minoranza di studiosi ([i.e]. Jesus Seminar) lo ha datato agli anni 50-60 d.c., prima dei vangeli canonici, per cui abbiamo bisogno di controllare esattamente quali elementi esistono per fissare una data per la stesura del VdT.

In altro parole, ci sono elementi forti per una tale datazione di questo Vangelo ?

"Il solo elemento fisso e certo per le datazione di questo documento è suo più antico dei manoscritti greci (P. Oxy. 1), che é databile non oltre il. 200 d.c.." (TJQ: 49)

"Il primo riferimento ad un documento con questo nome lo abbiamo in Ippolito, che scriveva tra il 222 e 235." (TJQ: 49)

L'autore del VdT mostra una dipendenza decisa dai Vangeli canonici (ne parleremo tra breve), che dimostra una datatazione posteriore a quella della composizione di questi testi.

La comunità degli studiosi generalmente (fatta eccezione per la minoranza del Jesus Seminar) concorda su una datazione prossima alla metà del seondo secolo: ma la datazione del Vangelo è un tema ancora molto dibattuto.

Benchè alcuni cerchino di collocarne la stesura nel primo secolo, l'opinione che sia stato composto intorno la metà del secondo secolo ([ca]. A.D. 140) è quella più comunemente accettata. [ RNC: 11]

Hultgren ([op.cit].) elenca il gruppo di coloro che propendono per una datazione anteriore: Koester tanto, S. Davies, Cameron; ma la maggiornanza vede Guillaumont, Puech, Cullmann, Quispel, R.McL Wilson, Gartner, Frend, Fieger, Hengel.

Il gruppo di coloro che predatano il Tommaso è associato a due scuole: Claremont e Harvard (afferenti a Koester e Robinson). Costoro sono in genere colleghi o studenti di questi (con l'eccezione di Crossan).

Riccardo Hayes, che insegna discipine non-evangelicalche a Dale, ha pubblicato un articolo per dimostrare come il Seminario del Gesù non ha rappresentato un punto di vista comune della scuola di studi non-evangelical ["The Corrected Jesus", First Things 43 (1994)].

Egli afferma che la datazione proposta dal seminario di VdT é "una datazione straordinarimente antica," una proposta molto controversa," e che "ha un tremolante fondamento metodologico." (citazioni da Bock, in JUF: 90).

E Blomberg aggiunge: "In altro parole, il documento può essere stato scritto non più tardi del 150 d.c., ma nessun elemento forte ci permette di portare la datazione al secolo precedente come afferma il Jesus Seminar " [ JUF: 23]

Andrebbe, inoltre, menzionato anche un importante, specialista che opera nell'area siriana, dove VdT è stato probabilmente scritto, egli afferma che il VdT è dipendente da un testo, databile agli anni successivi al 180 d.c.[vedere H.J.W. Drijvers, in "Facts and Problems in Early Syriac-Speaking Christianity", (1982), pp.157-175.]

Così, otteniamo l' intervallo 150-180d.c. per la sua probabile stesura.. Questo implica, ovviamente, che questa data non può precedere la composizione dei Vangeli canonici e rappresenta il limite temporale per la stesura di questi.

VdT é dipendente dai Vangeli?

[argomentazioni estratte da MJ: 1.128]

Questa è la domanda principale. Se il VdT é dipendente dai vangeli canonici, allora il suo valore per ricerca nelle origini di letteratura cristiana è limitato (anche se rimane un indubbio valore per ricerca relativa allo gnosticismo).

Gli argomenti principali per la predatazione del VdT rispetto al materiale dei i vangeli canonici:

Si può mostrare che queste argomentazioni sono irrilevanti, discutibile, o semplicemente errate.

La traduzione in aramaico é legittima, ma il VdT è stato scritto in Siria (come la maggior parte degli studiosi credono) per cui questo elemento di analisi è totalmente irrilevante[ MJ: 1.158n99]

Quella dell'ordine dei detti è semplicemente un'assunzione, che riflette lo stile di redazione dell'autore.

Gli scrittori Gnostici scrittori del secondo secolo sono soliti disporre il materiale secondo tematiche esposte senza preciso ordine: Grant (Gnosticism and Early Christianity, 185) osserva che una delle caratteristiche più chiare del VdT é la tendenza a combinare i detti in modo distino dai sinottici e a cambiarne l'ordine ,"Alcune combinazioni e alterazioni sono comuni agli scrittori Cristiani del secondo secolo ma esse sono presenti specialmente negli scrittori gnostici" [ citazione da MJ1.161n.116]

Per esempio, sappiamo che il testo Copto cambia l'ordine rispetto la versione greca più antica (POxy.1) utilizzando questa versione per riorganizzarna intorno ad alcune parole chiave.

Il detto"Tagliate un ciocco di legno" presente in POxy1 alla fine del detto 30, diviene parte della seconda metà del detto 77 nella versione copta. Questo crea un collegamento di parole tra 77a+ b; entrambe nella parte centrale contengono il verbo Copto "proviene" o "spostare" [ Tucker, citato in MJ: 1.161n.117]

"Secondo Jean-Marie Sevrin, i detti 63, 64, e 65 sono stati raggruppati come parte di uno scritto polemico contro il materialismo." [ SHJ: 499]

Alcuni detti in Tommaso sembrano seguire i precedenti per nessun altra ragione se non quella della loro sequenza nei Vangeli Sinottici. Per esempio detto 65 dà una versione della parabola dei vignaioli perfidi ([cf]parallela a Marco 12.1-8 ), ed il detto 66 prosegue con una versione del isegnamento di Gesù relativo alla "pietra d'angolo" ([cf]. Marco 12.10-11). Ma senza qualcosa che connetta le due cose, paragonabile ad una corrispondenza quale quella che Marco 12.9 usa per allacciare i due detti, nessuno indovinerebbe perchè sono stati relazioneti.

E più probabile, perciò, che Tommaso conosca i sinottici ma ha omesso il collegamento (come questo lavoro fa in tutti i detti che appaiono singolarmente isolati ) fidando sul collegamento narrativo che Marco o qualcuno dove altro ha creato tra due pensieri originalmente indipendenti.[ JUF: 24]

La sopravvivenza dell'ordine sinottico in alcune parti è specialmente presente quando, come abbiamo visto, Tommaso ordina i detti sinottici ragruppandoli per temi simili.

Per esempio, l'ordine di Luca 10: 8-9 presente in parte del detto14: "Se digiunate attirerete il peccato su di voi, ....Quando arrivate in una regione e vi aggirate per la campagna, se la gente vi accoglie mangiate quello che vi offrono (Luca 10.8) e prendetevi cura dei loro ammalati (Luca 10.9).

Dopo tutto, quello che entra nella vostra bocca non può rendervi impuri, è quello che viene fuori dalla vostra bocca che può rendervi impuri."

Tommaso ha raggruppato questi detti diversi intorno il tema portante del mangiare ("Dopo tutto, quello che entra nella vostra bocca non può rendervi impuri, è quello che viene fuori dalla vostra bocca che può rendervi impuri.").

Il riferimento alla cura dei malati è completamente fuori contesto in Tommaso;non gioca alcuna funzione, proviene dal nulla, e non approda a nulla. Esso, però, diviene viene chiaro da Luca 10: 9, dove prende senso dal discorso missionario di Luca 10: 8 ed introduce la proclamazione dell'arrivo del regno in Luca 10: 9b.

In questo modo Luca 10: 9 segue strettamente Luke 10: 8 cosa che accade anche nel Vangelo di Tommaso, anche se non pare avere alcun senso qui sulla base della linea guida che pare scelta da Tommaso. [ MJ: 1.137-138// Meier adduce anche idetti del 65 e 66 come un esempio.]

SINTESI: Gli autori del secondo secolo del secolo riarrangiano continuamente materiale, questo spiega molti dei raggruppamenti in VdT, e, a dimostrazione di ciò, qualcosa dell'ordine dei sinottici appare qui e lì in questo vangelo. L'argomento a favore della dipendenza da Tommaso é inappropriato a questa situazione.

L'argomentazione che ciò che é più semplice é più antico di ciò che é elaborato è molto discutibile nell'ambito delle produzioni letterarie.

Per esempio, tra i sinottici questo non è vero relativamente alla predatazione di Marco rispetto a Matteo., Meier può dire: Non é sempre vero, nella tradizione del Vangelo, che il testo più breve é sempre più antico è indipendente del testo più lungo contenente lo stesso materiale. Matteo di solito accorcia e semplifica le storie dei miracoli di Marco, ma non per questo è meno dipendente da Marco.

In fatti è possibile che la medesima tradizione si sia sviluppata insieme riducendo quella originaria o ampliandola. [ MJ.1.132]

Meier cita Matteo come esempio di abbreviazione : il passaggio inerente il divorzio in Marco 10.11-12,contiene una clausola in due parti attinente dovuta alla collocazione in ambiente Greco-romano di Marco, questo brano è ridotto a una clausola in Matteo (19.9), comprensibile data la collocazione in ambiente giudeo-cristiano.

Charlesworth ed Evans approfondiscono il problema utilizzando esempi di abbreviazioni in Luca [SHJ: 501]: Coloro che protentono per l'indipendenza di tommaso dai canonici spesso puntano sulle forme abbreviate delle parabole e dei detti.

Uno dei migliori esempi é nella parabola dei "vignaioli perfidi" (Matt 21: 33-41= Mark 12: 1-9=Luke 20: 9-16= VdTom 65). Nel verso dell'apertura della versione di Marco circa undici parole sono tratte da Isaia 5: 1-7 a formare il perno portante della parabola.

La maggior parte di queste parole non appaiono in Tommaso. Per Crossan questo è una prova efficace della formulazione più antica della parabola in Tommaso, rispetto a quella di Marco. Ma del resto, nel verso di apertura di Luca rimangono solo due parole (ampelona e ephuteusen).

Assumendo una datazione più antica per Marco, abbiamo un esempio chiaro di abbreviazione della tradizione. Altro studiosi hanno concluso che la versione in Tommaso è una forma rivista e compendiata della versione di Luca versione.

Lo stesso può dirsti per la sezione inerente "la pietra rigettata"(Matteo 21: 42= Marco 12: 10-11= Luca 20: 17= VdT 66). In Marco il testo é più lungo versione e cita Ps 118: 22-23. Ma in Luca rimane solo la citazione Ps 118: 22.

Ancora una volta Luca, che è di certo più recente di Marco ha rimosso parte del modulo originale ed ha abbreviato la tradizione. Il modulo più corto appare anche in Tommaso.

Così, è rischioso disegnare conclusioni certe inerenti la priorità sulla base del metodo della tradizione più breve.

E, se non si presume che sia Marco il più antico testo, allora molto di ciò che é in Marco appare essere una abbreviazione ovvia di Matteo (come alcuni studiosi ritengono).

Nel caso del VdT, vediamo anche una tendenza del redattore ad una intenzionale revisione di tradizioni chiare in forma nascosta o segreta nel rispetto della premessa che egli ha posto nella introduzione del testo.(Meier[ MJ.1.133]): L'esito di questa revisione è che il redattore del Vangelo di Tommaso elimina dalla tradizione qualunque cosa che faccia apparire i detti di Gesù ' troppo chiari e univoci, o semplicemente si limita ad abbreviare la tradizione creando una versione , più breve dei detti e delle parabole. L'approccio gnostico di Tommaso ci fa propendere a favore di questa ipotesi di "collassamento" della tradizione.

E' possibile che si sia volutamente approssimata e ridotta la parte critica per fornire una immagine di forma primitiva di tradizione.

Tommaso tende anche ad accorciare le tradizioni per ragioni teologiche. Il sistema gnostico nel suo complesso non da alcuno spazio agli atti di Gesù' generalmente non c'è nessuna delle sue parole che parlano di rivelazione e salvezza . Salvezza per gli gnostici era la conoscenza di se.

Ho voluto citare Meier , sebbene la citazione è lunga, poichè egli non solo illustra i motivi che sono alla base della forma redazionale delVdT, ma anche le strutture di base dello gnosticismo (per lettori forse meno familiare come sistema di pensiero)[ MJ: 1.134]

'La visione gnostica di Tommaso non lascia spazio ad una visione della salvezza nella storia , la fase preparatoria dell'Antico Testamento (pieno di profezie), ha il suo punto finale nel ministero terreno di Gesù, con la sua morte, e la risurrezione, e quindi con la sua continuazione nella Chiesa nel mondo e la proclamazione del vangelo ugualmente a tutti uomini e donne, che culmina nel ritorno glorioso di Gesù il Figlio di Uomo che chiude fuori il vecchio mondo e ne crea un lo nuovo, questo é, in altro parole, quello che i Quattro Vangeli insegnano come é stato riferito dalle parole ed dagli atti di Gesù.

In Tommaso vi é' un rifiuto del mondo del materiale come malvagio, ma anche un rifiuto della storia della salvezza, di un posto privilegiato iper la storia di Israele, per il significato delle profezie, e di qualunque cosa che dia una importanza reale al ministero terreno di Gesù centrato sulla sua vittoria sulla morte e sulla resurrezione corporale, e sulla missione universale della Chiesa per tutti i popoli (anzicche per una elitè spirituale) e sulla futura venuta di Gesù per innaugurare un nuovo regno e un nuovo mondo.

In altre parole, la visione della salvezza in Tommaso é astorica, atemporale, amateriale così egli rimuove dai quattro Vangeli ogni cosa che contraddice questa visione. Severin, per esempio, dimostra convincentemente come Tommaso mette insieme tre diverse parabole nei detti 63, 64, e 65 (le parabole dell'uomo ricco che muore improvvisamente, della cena grande, e dei vignaioli perfidi) per sviluppare la polemica gnostica contro il "capitalismo," mentre censura rigorosoamente le parabole qualunque riferimento alla storia della salvezza, e qualche prospettiva escatologica.

Il risultato è un messaggio della salvezza destoricizzato e centrato sulla conoscenza di se e sul distacco dell'ascetico da questo mondo del materiale.Quando serve, Tommaso, introdurrà una amplificazione della tradizione pur sempre nell'ottica del suo programma teologico.

SINTESI: le argomentazione del tipo "semplice vuol dire anteriore";sono eccessivamente semplicistiche, e non resistono nel confronto con i sinottici (dove c'è evidenza di forste interdipendenza sotterrare-dipendenza).

Riassuemendo: le argomentazioni sulla la priorità cronologica del VdT rispetto ai vangeli canonici non funzione. Gli argomenti sono irrilevanti, impropri, o semplicemente ha contraddetti dai dati testuali del VdT e dei vangeli canonici.

Dipendenza del VdT dai Canonici.

Vediamo alcuni dati in favore di questa posizione. Quello che voglio fare a questo punto io è dare un compendio delle linee principali che evidenziano la dipendenza del GdT dai vangeli canonici come ci sono pervenuti.

Come é possibile determinare se il VdT dipende dalla edizione finale dei Vangeli ? C'è un paio di 'cose da premettere:

Se esistono molti di questi elementi utilizzati nel VdT, vi é una grande probabilità che questi abbia attinto a varie fonti consolidate.Le sole fonti disponibile sono la raccolta dei documenti stessi([i.e]. vangeli scritti, tutti disponibili) o documenti basati su di loro ([e.g]. Tatian Diatessaron).

Inoltre, se il VdT contiene elementi che appartengono alla tradizione letteraria post-canonica ([e.g]. elementi testuali introdotti nel secondo scritture, compilazioni, e traduzioni copte), questo mostra una sua dipendenza dai prodotti letterari e non dalla tradizione orale.

Vediamo, qundi, quello che possiamo trovare ...

Uso di passaggi tratti da un solo vangelo.

[ dati tratti da SHJ: 498]

Il materiale appartenente unicamente a Matteo è chiamato "M Speciale" in letteratura. Esso costituisce materiale disponibile in Matteo (ed usato da lui) ma che non appare in Marco, Luca e Giovanni. Ci sono molti passaggi nel VdT che trovano riscontri nell' M Speciale:

Matt 5.10--VdT 69a
Matt 5.14--VdT 32 (= POxy1.7)
Matt 6.2-4--VdT 6,14 (= POxy654.6)
Matt 6.3--VdT 62
Matt 7.6--VdT 93
Matt 10.16--VdT 39
Matt 11.30--VdT 90
Matt 13.24-30--VdT 57
Matt 13.44--VdT 109
Matt 13.45-46--VdT 76
Matt 13.47-50--VdT 8
Matt 15.13--VdT 40
Matt 18.20--VdT 30 (= POxy1.5)
Matt 23.13--VdT 39, 102 (= POxy655.2)

Questo prova una familiarità con la tradizione di Matteo da parte di colui che scrive!Il materiale unico in Luca è chiamato "L speciale" in letteratura.

Con questo termine ci si riferisce al materiale disponibile in Luca (ed usato da lui) ma che non appare in Marco, Matteo, o Giovanni. Ci sono diversi passaggi nel VdT riferibili al L Speciale:

Luke 11.27-28+ 23: 29--VdT 79
Luke 12.13-14--VdT 72
Luke 12.16-21--VdT 63
Luke 12.49--VdT 10
Luke 17.20-21--VdT 3 (= POxy654.2), 113

Questo prova che l'autore ha familiarità con Luca!

C'è anche diversi passaggi nel VdT ove appaiono familiarità con il materiale di Giovanni:

John 1.9--VdT 24 (= POxy655.24)
John 1.14--VdT 28 (= POxy1.28)
John 4.13-15--VdT 13
John 7.32-36--VdT 38 (= POxy655.38)
John 8.12; 9.5--VdT 77

Questo prova la familiarità dell'autore anche rispetto al Vangelo di Giovanni [ così R. E. Rende e Meier, MJ: 1.136-137].

"Il problema maggiore nella tesi della indipendenza del Vangelo di Tommaso dai canonici ié dovuto alla presenza di un ammontare cospicuo di materiale che è distintivo di Matteo da un lato ( "M"), Luca dall'altro ( "L"), e Giovanni. .

Se Tommaso costituisse realmente la raccolta di materiale indipendente più antica, allora come è possibile spiegare la presenza di un numero così considerevole di M, L, e di materiale giovanneo?

E' molto più probabile che il presenza di M, L, e di materiale giovanneo in Tommaso indichi che esso, a meno della forma copta, è stato influenzato dai Vangeli del Nuovo Testamento ".[ SHJ: 498-499].

SINTESI:: la presenza di M, L, e di materiale giovanneo fornisce elementi forti per affermare una dipendenza letteraria sulle scritture del vangelo canoniche! L'uso degli elementi redazionali degli autori dei vangeli nel VdT [ dati: SHJ.499ff; MJ: 1.135f]

Questi elementi somiglianoad idiosincrasie degli autori che hanno modificato la forma iniziale da loro usata. Cambi di parole, omissioni, [etc]. rappresentano questo processo..

L'uso nel VdT di degli elementi redazionali di Matteo.

Matt 15.13--VdT 40 (può essere un elemento redazionale;nel senso indicato in precedenza)
Matt 13.24-30--VdT 57 (può essere un elemento redazionale;nel senso indicato in precedenza) (Similmente, Mt 11.28-30 e 7.6 )
VdT 34b usa l'enunciazione di Matteo in Matt 15.11 (invece che quella di Marco) .
VdT 99 usa l'enunciazione di Matteo in Matt 12.50 (invece di Mark).
La giustapposizione unica in Matteo di elemosine, preghiera, digiuno (6.1-8)
é riecheggiato nel VdT (= POxy654.6), 14.
VdT 33 usa l'enunciazione precisa di Matteo, di Marco o della fonte Q

Questo dimostra che l'autore del VdT ha familiarità con la versione finale del Vangelo di Matteo!

L'uso nel VdT, di elementi redazionali di Luca.

Luke 8.17 riprende Marco 4.22, e questa versione finale si trova nel VdT
5-6, la versione greca in POxy654.5 mappa Luca esattamente.
VdT 10 é stato influenzato dal Luca 12.49
VdT 14 é stato influenzato dal Luca da 10.8-9
VdT 16 é stato influenzato dal Luca 12.51-53
VdT 55 e 101 é stato influenzato dal Luca 14.26-27
VdT 73-75 é stato influenzato dal Luca 10.2

Questo dimostra che l'autore del VdT ha familiarità con la forma finale del Vangelo di Luca!

Queste argomentazioni mostrano che il VdT ha attinto pesantemente dal prodotto letterario finale di Matteo e Luca.

L'uso spinto di tutte le fonti.

Da quando detto appare chiaro che il VdT é stato influenzato da:

Q (evidentemente)
M speciale
L speciale
Giovanni
Dagli elementi redazionali in Matteo
Dal materiale sinottico
parabola del [sower] (Detto 9)
parabola della semina (Detto 20)
parabola dei vignaioli perfidi (Detto 65)

La forza di questi numerosi riferimenti é evidente. Meier [pointedly][ MJ: 1. 137]: Arriviamo, allora, ad un quadro intrigante: i detti nel Vangelo i Tommaso assomigliano ai detti fondi nei Vangeli canonici e non sono semplici paralleli alla fonte Q .

Inoltrein molti detti Q, c'è un buona quantità di materiale tratto da M speciale, una cospicua rappresentanza del materiale L speciale, indicazioni di Matthean e Lucan tratti da elementi redazionali, alcuni brani tratti dalla tradizione sinottica (sebbene non necessariamente in forma marciana), alcuni tratti da Marco, ed pochi paralleli a asserzioni dal Vangelo di Giovanni.

Questo largo apporto di detti di Gesù da così tante fonti dei Vangele canonici (anche da elementi redazionali!)ci pone una domanda fondamentale: E' possibile che la fonte potetica ed antichissima dei detti di Gesù da cui il Vangelo di Tommaso ha attinto contenga essa stessa materialedi così tante branche della tradizione cristiana come Q, special M, special L, elementi redazionali di Luca e Matteo, elementi della tradizione sinottica e elementi probabilmente giovannei?Dov'è nacque e fu composto questo testo così ricco di elementi della tradizione?Chi ne erano gli autori?E' veramente concepibile che ci sia stata una fonte cristiana che ha abbracciato elementi così diversi usati nei Vangeli canonici? O è più probabile che il Vangelo di Tommaso ha materiale estratto e condensato dai Vangeli di Matteo e Luca, con uso possibile di Marco e Giovanni? Lla seconda ipotesi sembra molto più probabile, specialmente perchè esistono prove di tali tendenze sintetizzatrici nei documenti cristiani del secondo secolo documenti cristiani. E' possibile anche che il Vangelo di Tommaso non dipenda dai quattro canonici Vangeli, ma dal alcuni riduzioni composte in precedenza in greco.

Blomberg é stato più succinto, ma non appare meno forte il suo disegno e le implicazioni da lui desunte[ JUF: 23]: Paralleli emergono in Tommaso rispetto a tutti e 4 i Vangeli e rispetto ad ogni stadio della tradizione del Vangelo --che é il materiale comune ai Vangeli sinottici, alla fonte Q, alla tradizione unica di ciascuno dei 4 Vangeli. Sembra improbabile che ogni Vangelo ed ogni fonte del Vangelo usi indipendentemente Tommaso ain date successive;épiuttosto, più probabile che Tommaso ha conosciuto e si é fondato su una matura raccolta dei 4 Vangeli.

Questo uso ampio e vario delle fonti del Vangelo domostra con forza la dipendenza letteraria dalla intera raccolta dei 4 Vangeli canonici.

A questo punto dovrebbe essere chiaro fuori che la versione copta del VdT che sembra riflettere la militanza nel secondo secolo in molti modi da ciò si arguisce che si tratta di un fenomeno post canonico).

Gli elementi distintivi della alterazioni nella versione copta del Vangelo trovano conferme nella tradizione di alcuni documenti databili tra il secondo ed il quarto secolo [ JUF: 24]

Altro parallelo esistono con lo sviluppo del Diatessaron in tardo secondo secolo[ JUF: 24]

La libertà di citazione ed interpretazione rispecchia la tendenza manifestatasi nel secondo secolo di produrre materiale Cristiano equivalente al targum ed al midrashim ebreo (MJ: 1.131)

"Se il Vangelo di Tommaso ha usato tutti e quattro i Vangeli, la frequenza col quale ciascuno Vangelo è usato rispecchierebbe quello che si nota in tutta la letteratura cristiana del secondo secolo: dei sinottici, Matteo è usato molto spesso, quindi Luca, e meno di tutti Marco.

Prima di Ireneo, John era messo a parte, ed in alcuni scritti abbiamo al più deboli e chi piuttosto chiare citazioni o allusioni.

La tendenza alla "riduzione", al riordino, e parafrasatura dei detti del Vangelo é tipico del secondo secolo. Così, anzicche divergere dal modello comune al secondo secolo, Tommaso si condorma largamente alla letteratura cristiana di questo secolo" [ MJ: 1.139]

SINTESI: il VdT somiglia per contenuto ed uso delle fonti, ai documenti del secondo secolo

Il peso cumulativodi quanto abbiamo esposto è formidabile! L'evidenza della dipendenza dalla versione finale dei Vangeli è così forte da rendere inutile qualunque altra speculazione.

In conclusione, consentitemi la citazione di alcune osservazioni sintetiche deigli studiosi moderni che ritengono che VdT abbia origine dei Canonici. (Snodgrass, ha citato in CSSG: 134) Fino al 1964 anno in cui furono esposti gli studi di Wolfgang Schrage che costituiscono una pietra miliare, molto deglistudiosi tedeschi erano convinto ch Tommaso è strettamente dipendente dai vangeli canonici. (CSSG: 134)

Io ritengo che molti dei detti simili ai sinottici nel Vangelo di Tommaso sono di fatto dipendenti da questi vangeli Vangeli e che molti altri detti dipendano dallo gnosticismo cristiano del secondo secolo,, il Vangelo di Tommaso non può essere usato nella nostra ricerca come una fonte indipendente per gli storici di Gesù. [ Meier, in A Marginal Jew, MJ1: 139]

E' duro evitare la conclusione che l'autore del Vangelo di Tommaso ha conosciuto i vangeli del Nuovo Testamento come ci sono pervenuti, sebbenevengano citati abbastanza liberamente. [ BLOM: 211]

A questi vanno aggiunti i nomi di Chilton, Craig Evans, Charlesworth, Dehandshutter, Menard, Neirynck, Tuckett[ per la bibliografia, vedere CSSG: 333n19] e Grant, Gartner, Haenchen, Lindemann[ per la bilbiografia, vedere SHJ: 501n.53].

Conclusioni:

Il VdT è databile al più al periodo 150-200, e non prima del (50-75ad). La sua stesura é avvenuta dopo i 4 Vangeli.

Il VdT può contenere una o due tradizione autentica extra-biblica (un tema che non é stato discusso in questa rivisitazione sintetica per l'approfondimento, vedere JUF: 217ff, Hofius in BAVAGLIO: 336-360), ma è fortemente dipendente da tutti i vangeli canonici nella loro forma finale.

Poichè il documento é apparso negli anni 100-150, quindi successivo alla stesura della fonte di detti detti denominata "Q," il suo valore nel dimostrare l'esistenza di un tale genere di documento è trascurabile. Come documento tardo, sembra accorpare un sottoinsieme di dati del Vangelo per scopi specifici, o contrari ad corpo complessivo del vangelo.

Il fatto che questo singolo documento può testimoniare la disponibilità generale dei quattro Vangeli intorno la metà del secondo secolo, ha forti implicazioni per lo studio dei canonici. Dimostra che i quattro Vangeli sono stati accettati come fonte autorevole per insegnamento, proprio per il fatto che le citazioni provengono principalmente da questi Vangeli! E il fatto che i quattro vangeli erano disponibili a un singolo redattore conferma la diffusione piuttosto rapida e la circolazione cospicua di letteratura cristiana nel periodo ([cf] BREC: 82ff).

Glenn Mugnaio, 24/4/ 96

Riferimenti bibliografici