F.G.Martinez - “I testi di Qumran”: incompresibile travolgimento

Cari amici de il13moapostolo, in occasione della uscita al pubblico della seconda edizione de “I Testi di Qumran di Fiorentino Garcia Martinez con presentazione e traduzione di Corrado Martone edizioni PIDEIA 2003, volevo sottoporvi, a titolo di esempio, lo stravolgimento completo della traduzione di un brano che riteniamo di importanza fondamentale per la storia delle  origini cristiane il manoscritto 4Q541.

Nella versione curata da Eisenmann, il brano appare una mirabile profezia e sembra tracciare il canovaccio della vita di Gesù, prevedendo il modo di operare, le finalità della sua missione, la sua funzione salvifica, le false accuse con cui fu portato in giudizio, la fustigazione e persino la crocifissione e resurrezione.

La buona fede di Eisenmann è constatabile dalla totale mancanza di qualunque tipo di correlazione tra Gesù e questo brano nella breve prefazione al manoscritto si “I Manoscritti del Mar Morto”  di Eisenmann e Wise ed. PIEMME 1994, non altrimenti si può dire della traduzione di Martinez..

Questa, nella miglior delle ipotesi, incaparbendosi nello vedere nell’angelo latore della visione e non nell’uomo della profezia, il protagonista ed il soggetto primo di questo brano, genera forzature tali che il brano diviene pressocchè incomprensibile.

Alcuni elementi ci fanno pensare che dietro la distorsione della traduzione ci sia qualcosa di più che un differente punto di vista.

L’aver sostituito il termine “parabola” con l’equivalente “enigma”, “crocifissione” con “stare appeso tutto”, “sferzate” con la coppia “sangue-colpi”, “chiodo” con “pungolo”, l’aver, inoltre, sostituito il cibarsi di sapienza e la capacità di comprendere i misteri, da parte dell’uomo della profezia, con un incomprensibile rincorsa di un uccello e del suo nido, l’aver cambiato il soggetto dell’acquisizione della saggezza dall’uomo della profezia ad un nuovo soggetto (il saggio)che appare improvvisamente ed inspiegabilmente nel testo, l’aver anche modificato l’ordine dei frammenti ci sembra un modo plateale di mascherare l’effetto dirompente di questo brano.

La scorrettezza deontologica e professionale stà, soprattutto, nel non aver aggiunto alcuna nota esplicativa a corredo del testo che stravolge la traduzione di Wise ed Eisenmann rimandando ad altri studi per il dettaglio inerente i motivi dello stravolgimento.

Riteniamo che la cosa sia altamente scorretta di fronte ad un lettore che acquista un testo dal costo di 42,75 euro e che viene privato anche delle più banali spiegazioni.

Si critica, infatti, la traduzione di Eisemann e Wise sin dalla prefazione del volume, ma non si motiva in alcun modo ed in alcuna parte di questo fondamentale testo (4Q541 ma anche di tutti gli altri), i motivi di questo bizzarro stravolgimento.

Il lettore che non dispone del testo di Eisemann e Wise e che si è orientato al Martinez per il maggior volume di documenti (Wise-Eisemann furono  pionieri nel 1992 della traduzione dei testi inediti di Qumran  pubblicarono solo 50 documenti inediti), crederà di avere a disposizione un opera completa che gli consente la corretta e completa conoscenza dei testi qumramiani. In realtà verrà privato dell’elemento che rende indispensabili questi testi: il loro contenuto chiaro in relazione allo sviluppo dell’ebraismo e del giudeo-cristianeismo.

Non crediamo, quindi, si tratti solamente di una riproduzione fedele del contenuto (come Martinez propone), a rischio di una cattiva resa, poiché, come vedremo anche solo limitatamente a 4Q541, vi sono diverse e pesanti libertà interpretative che falsano il contenuto e sviano il lettore.

Il lettore, invece, che dispone del testo di Eisenamnn e Wise, si troverà di fronte ad uno stravolgimento inspiegabile ed inspiegato se non dietro una laconica ed immotivata, oltre che scorretta (se non spiegata anche in questo ambito) “tirata di orecchi” alla coppia Eisenmann e Wise.

Ma vediamo lo scempio…sottolineando che la nostra analisi è fatta da semplici lettori i quali, avendo acquistato entrambe i volumi, desidererebbero un minimo di onestà intellettuale dovuta quantomeno per il prezzo pagato per l’opera di Martinez.

 

[4Q541] La profezia della morte e resurrezione

[4Q541] Colonna I (Frammento 2)- Il Messia parla in parabole

Traduzione R.Risenmann: (1)... parole... e secondo la volontà di (2)... a me. Di nuovo egli scrisse (3) ... Parlerai su di ciò in parabole (4) ... era vicino a me. Quindi fu lontano da me (5) ... la visione sarà profonda... il frutto ...

Traduzione di F.G.Marinez: (5)…pronuncerà parole e secondo la volontà di (6) Dio osserverà […egli ha ag]giunto anche un libro per me (7) e un secondo […] e parlava su di lui in Enigmi (8) e mi avvicinò, ma stando al tempo stesso lontano da me (9)[…in modo che non era se]greta la sua visione. E disse:<<I frutti di

 

Corrado Martone che ha curato la versione italiana, sostituisce “enigmi” a parabole, riprendendo il testo inglese di Marinez.La parola ebraica è XYDV =akh-ee-daw' che equivale a quiz, puzzle di conseguenza la traduzione di Martinez pare essere corretta ed equivale a “parabole”. Quest’ultimo termine, ovviamente, da un senso diverso al testo.

La parola keth-ab' corrispondente al verbo “scrivere” è tradotta letteralmente dal Wise mentre nella traduzione di Martone-Martinez si ritrova il termine “libro” che manca nel trascrizione ebraica visibile sul testo di Eisenmann.

Alla linea (5) le parole che si leggono sono di certo “visione” e “frutto” ripreso dai due traduttori, la stessa parola “segreta”, di cui resta solo una lettera, è ripresa in maniera simile da Eisenmann, ma Martone-Martinez aggiungono un lungo “in modo che non era” introducendo una negazione che nel testo manca è che è stata, evidentemente, dedotta dal contesto, anche se non è chiaro su quale base.

La differenza tra i due testi è evidente. In quello di Eisenmann chi parla in parabole è il personaggio della visione cui in testo si riferisce, mentre in Martinez è l’angelo(?) che espone la visione per renderla evidentemente, nascosta. Ovviamente, di fronte alla contraddizione di una profezia enigmatica che viene, comunque, compresa, Martinez aggiunge il lungo brano ora discusso. In più crediamo, in assenza della foto del manoscritto, che il termine “libro” sia stato forzato desumendolo dalla verbo scrivere, per sottolineare che si tratta di una visione profetica.

 

[4Q541] Colonna II - Consolatore degli afflitti elargitore di sapienza

Traduzione R.Risenmann: (2) da Dio... (3) Accoglierai gli afflitti (4) Benedirai i loro olocausti [e tu stabilirai per] essi un fondamento di pace.. (5) tuo Spirito e ti rallegrerai nel tuo Dio. Ora io vi parlo in parabole ... rallegrati. (6)Ecco un uomo saggio[comprenderà che io osservo] e comprendo profondi Misteri, così pure io par[lo]... parabole (7) Il greco[ non comprenderà. Ma la Conoscenza della Sa]pienza verrà su di te poichè hai ricevuto.. acquisirai... (8) Seguila (la sapienza) e cercala e ne verrai in possesso per inghiottirla. Ecco tu allieterai molti... molti avranno un luogo.

Traduzione di F.G.Marinez: Qui[…] davanti a Dio[…] (3) prenderei i colpiti […](4) ti benedirò. Un olocausto […] il fondamento della tua pace[…]…(5) il tuo spirito, e ti rallegrerai[…].A te dirigo i miei poemi[…](6)Ed ecco un saggio che [si alza] per stu[diare l’istruzione e la sapienza] e comprende le profondità e pronuncia enigmi (7) …[…]verrà davanti a te che hai raccolto il nido e l’uccello (8) lo ha inseguito e gli ha chiesto di […] per mangiarlo. Guarda, ri rallegrerai molto e molto il luogo di

Qui le traduzioni divergono in maniera pressoché inconciliabile.

Il termine mak-obe' equivale a sofferenza, afflizione e la traduzione “i colpiti” anzicche gli “afflitti” ci pare errata ed evidentemente forviante.

Abissalmente diversa è poi, la sostituzione del “ti benedirò. Un olocausto” che pare volutamente forzare la più lineare traduzione di Eisenmann “Benedirai i loro olocausti”. Quest’ultima continua a riferirsi all’uomo della profezia, invece la seconda forza la interpretazione riferendola all’angelo o comunque al latore della visione. I termini, in pratica, sono gli stessi ma l’uso è profondamente diverso.

Il testo seguente “Il fondamento della tua pace” è replicato in maniera simile dai due traduttori anche se Eisemann aggiunge forzando il senso del paragrafo in linea con le parole immediatamente precedenti “e tu stabilirai per essi”.

Prosegue il distacco tra del due traduzioni nel verso (6). Eisenmann continua a riferirsi all’uomo della profezia affermando che gli uomini saggi capiranno che l’umo della profezia comprende i misteri e per questo parla in paragole. Martone-Martinez, invece, fanno intervenire un nuovo personaggio nella visione, un saggio che si alza per comprendere i misteri e per proferire nuovi enigmi.

Anche in questo caso l’interpretazione di Martone-Martinez, nel tentativo di sostituire il soggetto della profezia sembra avventurarsi in una interpretazione poco lineare e contorta attribuendo il “pronunciare enigmi” prima ad un ipotetico angelo e poi ad un saggio.

Nel verso 7, stante il contesto della manoscritto, Eisenmann riconosce legittimamente, nelle ultime 2 lettere rimaste nel manoscritto la parola “Sapienza” = khok-maw (composta da 4 lettere), mentre Martone-Martinez si astengono dalla interpretazione delle due lettere che vengono completamente omesse.

Sempre Martone-Martinez, invece, introducino la inspiegabile coppia uccello-nido sostituendo all’atto del cibarsi della Sapienza che Eisenmann riferisce all’uomo della profezia ad un incomprensibile “cibarsi dell’uccello”.

Nel complesso il frammento II, come impostato da Martone-Martinez appare quello che soffre maggiormente di fronte alla difficoltà di non ritenere l’uomo della visione il soggetto della narrazione. 

 

 [4Q541]Colonna IV - L'espiazione, il Verbo eterno, ingiusta condanna del Messia, il dramma degli gli utlimi tempi e l'esilio del popolo

Traduzione R.Risenmann: (1) ... la sua Sapienza sarà grande. farà espiazione per tutti i figli della sua generazione. Sarà inviato a tutti i figli della sua [generazione]. La sua parola sarà come parola del Cielo ed il suo insegnamento in accordo con la volontà di Dio. Il suo eterno sole brillerà ardente. (3) E il fuoco avvamperà su tutte le estremità della terra. E sulle Tenebre rifulgerà. Allora le Tenebre si allontaneranno (4) dalla terra e l'oscurità dalla terraferma.Pronunceranno storie contro di lui, e diranno ogni genere di infamie su di lui. Egli rovescerà la sua malvagia generazione (6) ci sarà[ una grande collera]. Al suo risorgere vi sarà menzogna e violenza e il popolo errerà nei giorni e saranno confusi.

Traduzione di F.G.Marinez:(1)[…]i figli della sua generazione (2)[…] la sua sapienza.Ed espierà per tutti i figli della sua generazione e sarà inviato a tutti i figli del(3)[suo popolo].LA sua parola è come la parola dei cieli e il suo insegnamento, secondo la volontà di Dio.Il suo sole brillerà in eterno(4) ed il suo fuoco ardrà in tutti i confini della terra; sopra le tenebre  brillerà il suo sole.Allora spariranno le tenebre (5) dalla terra e l’oscurità dal mondo.Proferiranno contro di lui moltre parole e abbondanza di (6) menzogne; inventeranno favole contro di lui.La sua generazione trasformerà il male (7) e […]. Stabilita nella menzogna e nella violenza. Il popolo errerà nei suoi giorni e saranno dubbiosi.

 

Qui kle due traduzioni appaiono sostanzialmente uguali e dimostrano come l’approccio di Eisanmann nel mantenere l’uomo della profezia come soggetto del brano sia corretta. La traduzione di Martone-Martinez, infatti, appare fortemente disomogenea proprio leggendo questo frammento conservatosi quasi integro, che, chiaramente, non è riferibile al latore della profezia ma all’uomo di cui essa parla.

 

[4Q541]Colonna V - fustigazione del Messia ingiustamente accusato

Traduzione R.Risenmann: (1)... e coloro che sono colpiti in relazione a... (2) ... tuo giudizio ma tu non sarai colp[evole]... (3)le sferzate di coloro che ti affliggono ... (4) ... la tua protesta (?) non mancherà e tutto... (5) il tuo cuore innanzi.

Traduzione di F.G.Marinez:(1)[e] la terra[…] (2)al figlio di Giu[seppe…] e i colpiti da[…] qui[…](3) il tuo giudizio e non sarai col[pevole](4) il tuo sangue [… ] i colpi dei tuoi dolori(?) che […] (5) per i prigionieri […] non ha diminuito il tuo riposo e ogni[…](6) da […] il tuo cuore di […]

 

Qui Martone-Martinez aggiungono una prima parte estremamente interessante che manca al testo in Eisenmann, anche in vista della possibilità di applicazione della profezia al Messia: la paternità di Giuseppe.

La traduzione si distanzia subito dopo quando i “i colpi di coloro che ti affliggono” diviene  “I colpi dei tuoi dolori”. Il brano deve esser parso davvero strano anche al Martone che lo ha sottolineato con un “?”.

La coppia sangue-colpi è stata, a nostro avviso, correttamente associata da Eisemann al termine “sferzate”.

Nel complesso, ancora una volta, la traduzione di Eisenmann ci pare in linea ed omogenea con la parte restante del testo, mentre appare evidente il tentativo, da parte della traduzione di Martone-Martinez di evitare una immediata ed impressionante analogia tra la profezia in esame e la vita di Gesù.

 

 

[4Q541]Colonna VI - i tre giorni di Giona, la Crocefissione del Messia e la resurrezione.

Traduzione R.Risenmann: (1) Dio[ porrà] riparo agli err[ori]... [egli giudicherà] le colpe svelate... quindi... (2) Indaga e ricerca e saprai come Jona pianse. E non sopprimere il debole annientandolo e con la crocifissione... (E) con un chiodo non lo devi toccare. Allora farai sorgere un nome di Gioia per tuo padre e tutti i tuoi fratelli un saldo fondamento (4)... Tu vedrai e gioirai nella Eterna Luce e non sarai (odiato da Dio).

Traduzione di F.G.Marinez(1)…(2)Non fare lutto per lui[…] e non[…] (3) E Dio osserverà le colpe[…] le colpe scoperte(4)Scruta, chiedi e conosci ciò che la colomba ha chiesto; non castigare uno spossato dalla fatica e di stare appeso tut[to](5) non gli avvicinare il pungolo.E tu stabilirai per tuo padre un nome di gioia, e per i tuoi fratelli farai sorgere un provato fondamento. (6) Lo vedrai e ti rallegrerai nella luce eterna. E non sarai del nemico.

Anche qui Martinez aggiunge un cappello al brano che si rivela interessante nella prospettiva da noi proposta, di vedere in questo brano il canovaccio seguito da Gesù. Il “non fare lutto” seguito dalla morte annunciata e dalla gioia finale sottolinea la resurrezione.

E’ interessante, poi, notare come Martone-Martinez  sostituendo al termine yo-naw-dawb = Jona il termine “colomba” spegnano l’effetto profetico che questo brano, nel compesso dell’intero 4Q541 ha in vista della sua applicabilità a Gesù. Lo stesso Jucci, con una nota al testo di Eisenmann, da lui presentato nelal edizione italiana, sottolinea la possibilità di sostituire il termine Jona con l’equivalente colomba. Ammesso pure di voler accettare la sostituzione, non si capisce  l’”ha chiesto” di Martinez quale corrispondente abbia nel testo. La trascrizione di Eisemann reca il termine baw-kaw = piangere associato a Jona.

Ancor più evidente è l’effetto dirompente che ha la sostituzione del termine “stare appeso tutto” presente in Martinez con l’equivalente “crocifissione” di Eisenmann; per non parlare, poi, della sostituzione di “chiodo” nella versione di Eisenmann con “pungolo”.