Vangeli: un copione scritto a Qumran

le prove della correlazione tra Gesù e la comunità qumramiana

La biblioteca qumramiana, scoperta nel 1945, é di certo la più sensazionale scoperta archeologica-documentale di tutti i secoli, purtroppo, ancora oggi, a  56 anni dalla scoperta esistono testi che non sono stati ancora pubblicati (vedi Rotolo dell'Angelo e papiri enochici).

In questo articolo non vogliamo riproporre l'argomento ormai stantio, della grandezza della scoperta, nè la lista delle solite e vaghe argomentazioni sulla somiglianza di alcune pratiche essene a quelle cristiane, nè, ancora, la polemica sul cattivo uso (forse é meglio dire "non uso") che fino ad oggi si é fatto di questa preziosa documentazione (dovuto probabilmente, anche al fatto che solo di recente é stata resa nota la quasi totalità dei testi ritrovati), ma affrontare in maniera complessiva e documentale il problema della dipendenza del cristianesimo dall'essenismo mostrando che questa dipendenza non é solo una ipotesi, ma la più lampante delle verità.

Per affrontare il problema partiremo da alcuni dei più sensazionali brani che lo studioso R.Eiseman ha portato a conoscenza del grande pubblico nel 1992 con una opera divenuta pietra miliare   per la comprensione del clima storico in cui nacque il Cristianeismo"I Manoscritti segreti di Qumran" (ed.:PIEMME), dopo ben 40 (1945) anni dalla loro scoperta.

Lo stesso non si rese conto della portata di alcuni dei testi, che illustriamo nel seguente articolo.

Quella che proponiamo é, per diversi aspetti, una rilettura totalmente inedita di quei brani attraverso la quale mostreremo come senza eccesso di enfasi, si può affermare che "il copione dei Vangeli fu scritto a Qumran".

Con ciò intendiamo affermare che non solo si trovano a Qumran affinità di culto e linguaggio con la prima comunità cristiana fondata da Gesù, ma che lo stesso Gesù si ispirò ai testi che proponiamo, non solo per elaborare la sua visione teologica, ma anche per tracciare le vie della sua missione fino al tragico epilogo finale.

E' indubbio che alcuni degli argomenti proposti in questi brani, sono presenti qua e là nelle profezie veterotestamentarie, ma quello che intendo sottolineare con forza é che i testi che abbiamo innanzi propongono una interpretazione di quelle profezie ed espongono correlazioni di vari testi, in chiave messianica che non si trovano in alcun altro testo.

La grandezza di questi testi é la loro visone ed interpretazione univoca delle profezie, tanto che ci sono brani che, senza esclusione di alcuna frase, possono essere interamente  ricollegati alla epopea evangelica.

4Q541 La sintesi della epopea evangelica

Partiamo dal testo che secondo Noi, costituisce la più limpida testimonianza di interrelazione tra la vita di G.esù ed i testi qumramiani: 4Q541.

Il testo é, a nostro avviso, di inestimabile valore perché espone senza soluzione di continuità l'evoluzione della missione di Gesù a partire dai suoi contenuti sino a giungere, alla tragica conclusione finale, con una serie di dettagli e particolari che lasciano pochi dubbi sul fatto che Gesù si sia rifatto a questo testo.

Vediamo innanzitutto i primi brani del testo, che purtroppo, é frammentario:

Colonna I (Frammento 2)- Il Messia parla in parabole

(1)... parole... e secondo la volontà di (2)... a me. Di nuovo egli scrisse (3) ... Parlerai su di ciò in parabole (4) ... era vincino a me. Quindi fu lontano da me (5) ... la visione sarà profonda... il furtto ...

Colonna II - Consolatore degli afflitti elargitore di sapienza

(2) da Dio... (3) Accoglierai gli afflitti (4) Benedirai i loro olocausti e tu stabilirai per essi un fondamento di pace.. (5) tuo Spirito e ti rallegrerai nel tuo Dio. Ora io vi parlo in parabole ... rallegrati. (6)  Ecco un uomo saggio comprenderà che io osservo e comprendo profondi Misteri, così pure io parlo... parabole (7) Il greco non comprenderà. Ma la Conoscenza della Sapienza verrà su di te poichè hai ricevuto.. acquisirai... (8) Seguila (la sapienza) e cercala e ne verrai in possesso per inghiottirla. Ecco tu allieterai molti... molti avranno un luogo.

Sono evidenziate in sintesi: gli strumenti utilizzati da Gesù nella sua missione: le parabole, e i destinatari del messaggio: gli afflitti.

E' inoltre spiegato il perché il Messia ricorre alle parabole "un uomo saggio comprenderà...il greco non comprenderà" con parole simile a quelle utilizzate da Gesù in chiusura di molte delle sue parabole " chi può intendere, intenda... ". E, inoltre, evidente la correlazione tra questa visione misterica della verità e l'impostazione che caratterizza l'apocrifo protognostico di Tommaso, econo i brani di apertura:

    1. E lui disse, "Chiunque trova l'interpretazione di queste parole non conoscerà la morte".

    2. Gesù disse, "Coloro che cercano cerchino finché troveranno. Quando troveranno, resteranno turbati. Quando saranno turbati si stupiranno, e regneranno su tutto."

    3. Gesù disse, "Se i vostri capi vi diranno, 'Vedete, il Regno è nei cieli', allora gli uccelli dei cieli vi precederanno. Se vi diranno, 'È nei mari', allora i pesci vi precederanno. Invece, il Regno è dentro di voi e fuori di voi.

    Quando vi conoscerete sarete riconosciuti, e comprenderete di essere figli del Padre vivente. Ma se non vi conoscerete, allora vivrete in miseria, e sarete la miseria stessa."

4. Gesù disse, "L'uomo di età avanzata non esiterà a chiedere a un bambino di sette giorni dov'è il luogo della vita, e quell'uomo vivrà.

Perché molti dei primi saranno ultimi, e diventeranno tutt'uno."

5. Gesù disse, "Sappiate cosa vi sta davanti agli occhi, e quello che vi è nascosto vi sarà rivelato.
Perché nulla di quanto è nascosto non sarà rivelato."

Ancor più eblematico éil brano che segue i precedenti nel papiro 4Q541 e che espone il fine della missione messianica, oltre che diradare definitivamente, i dubbi sulla vetustità della profezia degli utlimi tempi che Gesù pronuncia prima della passione.

Colonna IV - L'espiazione, il Verbo eterno, ingiusta condanna del Messia, il dramma degli  gli utlimi tempi e l'esilio del popolo

(1) ... la sua Sapienza sarà grande. farà espiazione per tutti i figli della sua generazione. Sarà inviato a tutti i figli della sua generazione. La sua parola sarà come parola del Cielo ed il suo insegnamento in accordo con la volontà di Dio. Il suo eterno sole brillerà ardente. (3) E il fuoco avvamperà su tutte le estremità della terra. E sulle Tenebre rifulgerà. Allora le Tenebre si allontaneranno (4) dalla terra e l'oscurità dalla terraferma.Pronunceranno storie contro di lui, e diranno ogni genere di infamie su di lui. Egli rovescierà la sua malvagia generazione (6) ci sarà una grande collera. Al suo risorgere vi sarà menzogna e violenza e il popolo errerà nei giorni e saranno confusi.

Si parte dalla funzione espiativa del Messia "farà espiazione per tutti i figli della sua generazione", alla universalità della sua missione "arà inviato a tutti i figli della sua generazione" alla sua stretta correlazione con la volontà di Dio, il pratica sebbene non si pronunci il termine "Verbo" la frase "La sua parola sarà come parola del Cielo ed il suo insegnamento in accordo con la volontà di Dio" descrive l'insegnamento messianico come insegnamento di diretta provenienza divina e quindi Verbo di Dio.

Interviene poi, la visione degli ultimi tempi contrassegnata dalle parole "E il fuoco avvamperà su tutte le estremità della terra. E sulle Tenebre rifulgerà" che ci riporta alle parole di Gesù in Matteo "Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada." (Mt 10,34) ma ancor più i termini usati nel Vangelo di Tommaso da Gesù "Forse la gente pensa che io sia venuto a portare la pace nel mondo. Non sanno che sono venuto a portare il conflitto nel mondo: fuoco, ferro, guerra." Vangelo di Tommaso 16 ) .

Impressionante é la sequenza che ci prepara al drammatico epilogo della missione di Gesù: "Allora le Tenebre si allontaneranno (4) dalla terra e l'oscurità dalla terraferma.Pronunceranno storie contro di lui, e diranno ogni genere di infamie su di lui. Egli rovescierà la sua malvagia generazione (6) ci sarà una grande collera."

C'è insieme, la funzione di illuminazione portata da Gesù quale veicolo di Verità, ma anche la sua persecuzione e le false accuse utilizzate dai farisei e dai sacerdoti per processare Gesù.

Il paragrafo termina con  un epilogo che ci riporta alle conseguenze drammatiche che l'omicidio di Gesù avrebbe determinato per il popolo ebraico: la diaspora di quasi 2000 anni.

Di fronte a questo brano, sicuramente precedente al 70, appaiono assolutamente ridicole le ipotesi di postdatazione dei Vangeli basate su   affermazioni come la impossibilità di prevevere la distruzione del Tempio e la diaspora..

Questo brano é mirabilmenete vicino alla previsione degli ultimi tempi proposta da Gesù.

Se 4Q541 si chiudesse qui si potrebbero ancora nutrire dubbi relativamente alla convergenza tra questo testo ed i Vangeli.Il messia, almeno fin qui, non muore anche se appare perseguitato.

I brani che seguono dissipano, a nostro avviso, ogni residua remora nel ritenere questo testo il copione seguito da Gesù.

Colonna V - fustigazione del Messia ingiustamente accusato

(1)... e coloro che sono colpiti in relazione a... (2) ... tuo giudizio ma tu non sarai colpevole... (3)le sferzate di coloro che ti affliggono ... (4) ... la tua protesta (?) non mancherà e tutto... (5) il tuo cuore innanzi.

In questo incredibile paragrafo, si prevede la fustigazione del Messia, ma il più impressionante é di certo il successivo.

Colonna VI - i tre giorni di Giona, la Crocefissione del Messia e la resurrezione.

(1) Dio porrà riparo agli errori... egli giudicherà le colpe svelate... quindi... (2) Indaga e ricerca e saprai come Jona pianse. E non sopprimere il debole annientandolo e con la crocifissione... (E) con un chiodo non lo devi toccare. Allora farai sorgere un nome di Gioia per tuo padre e tutti i tuoi fratelli un saldo fondamento (4)... Tu vedrai e gioirai nella Eterna Luce e non sarai (odiato da Dio).

Sono richiamate insieme la crocifissione del Messia e quindi la morte per mano romana (la crocifissione era procedura unicamente  romana, gli ebrei avrebbero utilizzato la lapidazione), ma anche la resurrezione come epilogo positivo della vicenda che si legge nelle parole "Tu vedrai e gioirai nella Eterna Luce e non sarai", insieme al fatto che questa morte lo avrebbe costituito come fondamento della nuova fede "Allora farai sorgere un nome di Gioia per tuo padre e tutti i tuoi fratelli un saldo fondamento", oltre che, chiaramente, dimostrarsi come il disegno espiativo del Padre.

Quello che però, meravigla di più e che, a nostro avviso, elimina qualunque dubbio residuo, é la segnalazione della profezia di Giona con la stessa chiave di mistero con la quale fu correlata da Gesù a ciò che gli stava per succedere: la morte e la resurrezione in 3 giorni e 3 notti.

Questo brano se da un lato  ci pone di fronte non alla domanda "Com'é possibile che a Qumran si conoscesse tutto quanto sarebbe accaduto?" (questi testi precedono di certo il 70, anno della distruzione di Gerusalemme e precedono la venuta del Messia) dall'altro fa crollare una delle principali pregiudiziali alla predatazione dei Vangeli: la impossibilità di conoscere la sorte del Messia e del Popolo (prima del 70 d.c.).

A nostro avviso é del tutto evidente che Gesù prese spunto da questo brano, e che fosse ben conscio dei rischi e dell'epilogo della sua missione. La sua scelta di morire volontariamente, fu consapevole e lo fu fin dall'inizio della sua missione. Gesù usò questo brano, per disegnare il suo destino fino alla sua morte.

Il mistero del come ciò che accadde dopo, sia stato previsto da questo testo, resta e, per il fedele, può esser risolto solo in un modo: Gesù impersono i panni del messia prima, ma il segno di Giona e ciò che accadde dopo confermarono che egli realmente lo era dando corpo alle sue parole "Una generazione perversa e adultera pretende un segno! Ma nessun segno le sarà dato, se non il segno di Giona profeta." (Mt 12,39). 

Probabilmente ci sarebbe da aggiungere che l'uomo é riuscito a render vago anche l'unico segno chiaro della funzione messianica di Gesù quando, con artificiose interpretazioni mirate a consentire l'allineamento di 3 Vangeli improbabili (Marco, Luca e Giovanni) agli eventi della Passione, collocò la morte di Gesù di Venerdì e non di mercoledì, ma questa é storia già narrata nel nostro sito (vedi articolo "Il mistero dei 3 giorni di Giona").

Altri testi messianici

Per completezza vogliamo riportare di seguito, i testi che attrassero l'attenzione di Eisemann sollevando svariate polemiche e che, a nostro avviso, pur essendo altrettanto interessanti non hanno la stessa forza dimostrativa di 4Q541.

4Q521 Il Messia del Cielo e della terra

Frammento 1 Colonna II

(1)... i Cieli e la terra obbediranno al suo Messia (2) ... e tutto quanto é in essi. Egli non si allontanerà dai comandamenti santi. (3) Mantenendoli saldi al suo servizio, (voi) che cercate il Signore.(4) Non troverete forse in questo il Signore, tutti voi che aspettate pazientemente nei vostri cuori?(5) Perchè il Signore visiterà i Pii (Hassadim) e i Giusti (Zadddikim) li chiamerà per nome.(6)Sull'umile poserà il Suo Spirito e ristorerà il Fedele con il suo Potere.(7) Egli glorificherà i Pii (Hassidim) sul Trono del Regno Eterno.(8)Libererà i prigionieri, ridarà la vista ai ciechi, risolleverà gli oppressi... (9)Per sempre aderirà a Lui..., e avrò fiducia nella sua Pietà (Hased é anche Grazia) (10) e la Sua bontà... della Santità non sarà differita (11) E in quanto alle azioni gloriose che sono opera del signore quando lui... (12)allora risanerà i malati, farà risorgere i morti e annuncerà agli umili felici notizie (13)... Egli guiderà i santi.Egli li condurrà, Egli farà...e tutto il suo...

Frammento 1 Colonna III

(1) e la Legge sarà perseguita. Li libererà... (2) Tra gli uomini, i padri sono onorati dinnanzi ai figli... (3) Canterò(?) la benedizione del Signore con il suo favore... (4)La terra andrà in esilio in ogni luogo ... (5) E tutto israele in esilio ...

Gesù, in Matteo, sembra richiamare proprio questa brano quando vuole mostrare a Giovanni che in lui si avverano le profezie:

Mt 11,[4]Gesù rispose: «Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: [5]I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella, [6]e beato colui che non si scandalizza di me»

La cosa interessante da notare nel brano, non é tanto la sua somiglianza ai segni ed alle parole di Gesù (peraltro desumibili anche da Isaia), ma il fatto che alla venuta del messia segua l'esilio di Israele, previsto nella profezia degli utlimi giorni.

Ciò riconferma quanto abbiamo già fatto notare nel precedente capitolo, e cioè che la versione interpretativa delle profezie degli ultimi tempi, a Qumran, prevedeva già un periodo di tormenti e di esilio per il popolo di Israele, cose singolare rispetto, invece, alla visione nazionalistica richiamata anche indirettamente da Gesù, che vedeva  nella venuta del Messia, un evento trionfale e la fine del dominio romano.

4Q285 Il Messia messo a morte

Frammento 6

(1)...Empietà sarà puntita...(2) il Principe della comunità e tutto Israele... (4) sulle montagne di... (5) i Kittim ...(6)il Principe della comunità fino al grande mare...(7) davanti Israele in quel tempo...(8) si ergerà contro di loro ed essi aduneranno entro di loro...(9)ritorneranno alla terra asciutta in quel tempo...(1=)lo condurranno di fronte al Principe della comunità

Frammento 7

(1)...il profeta Isaia <<Viene schiantato il folgto della forsta con l'ascia (2) ed il Libano cade per mezzo del potente.Un rampollo uscirà dal tronco di Iesse, ed un virgulto spunterà dalle sue radici>>(Is 10,34-11,1)(3)...il rampollo di Davide.Essi entreranno in Giudizio con...(4) ed essi metteranno a morte il Principe della comunità, il rampollo di Davide e con ferite, e il sommo sacerdote comanderà ...(6)la strage dei Kittim...

Sono stati sollevati dubbi circa la possibilità di inperpetrare il brano finale come un evento subito dal principe della comunità, della stirpe di Davide, o come un azione che egli  esercita contro qualcuno.

Nel dubbio si può non prendere in considerazione questo brano, ma é assolutamente evidente, che il brano é del tutto marginale rispetto a 4Q541 ed alla sua correlazione con l'epopea di Gesù .

Gli scritti che aiutano a comprendere le azioni di Gesù

Vogliamo, a questo punto, illustrare alcuni scritti qumramici di carattere legale, che stendono una nuova luce sulle azioni di Gesù e sulle sue parole.

4Q398 Prima lettera sulle opere riconosciute giuste

[Inoltre in quanto ai ciechi] (58) che non possono vedere così da evitare mesco[lanze] contaminanti, e per i quali non é visibile una [peccaminosa] (59) mescolanza - (60) come anche per quanto riguarda il sordo, che non (61) sente gli statuti d'Israele - Poichè <<Colui che non può vedere e non può sentire non può (62) conoscere come eseguire la (Legge)>> - queste persone contravvengono la purità del Tempio!.

Questo brano illustra perchè le guarigioni che riguardano sordi e ciechi, ed il fatto che avvengano nei pressi del Tempio, costituisce un aspetto non marginale.

Gesù, dopo le guarigioni, chiede  che venga portata una offerta al Tempio.

E' chiaro che lo scopo non é solo quello, apparente, di glorificare Dio, ma é nel dimostrar che un emarginato é ritornato a pieno diritto nella famiglia di Israele e nella sua massima espressione che é la partecipazione ai riti nel Tempio.

Ma vediamo un'altro interessante brano:

I liquidi versati non separano propriamente tra l'impuro (65) ed il puro (si intenda i recipienti), poichè il fluido dei liquidi versati e quello dei recipienti usati con essi (66) é uno e unico (cioè: la contaminazione viene comunicata tra i recipienti con il passaggio del fluido). Nè qualcuno conduca cani nel santo <<campo>> poichè essi (67) mangiano nel Tempio ossa con la carne ancora attaccata ad esse.Poichè(68) Gerusalemme é un Santo <<campo>> - il luogo (69) che Egli scelse tra le tribù d'Israele.Così Gerusalemme é il primo (70) dei <campi d'Israele>>.In quanto agli alberi piantati per nutrimento (71) nella terra di Israele (il frutto del quarto anno) é analogo all'offerta del primo frutto e appartiene ai sacerdoti. Similmente la decima della mandria (72) e del gregge appartiene ai sacerdoti.

Anche in questo caso non sfugge il rapporto i "cagnolini" che mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei padroni: anche in questo caso il rapporto tra il cane e l'impurità é chiarito dal brano.

Altro particolare interessante é il parallelo con l'episodio del fico sterile.

La punizione durissima che Gesù da al fico, si inquadra nell'ottica della punizione per un'albero che nel quarto anno (forse) ha mancato nell'offrire il primo frutto dovuto ai sacerdoti (i dodici e Gesù).

Il parallelo é lecito soprattutto se confrontato alla giustificazione fornita da Gesù per la violazione del sabato con la raccolta del grano: Gesù richiama il diritto che i sacerdoti ed i discendenti della stirpe di Davide hanno nel violare il sabato per procurarsi cibo.

Proseguiamo nella lettura di questo interessante testo legale:

Sull'argomento di coloro che soffrono di qualche malattia della pelle, noi (73) di[ciamo che essi non devono venire] con oggetti sacri suscettibili di (contrarre) impurità. Piuttosto, essi (74) devono stare isolati [al di fuori dei campi.E] stà anche scritto <<Dal momento in cui si rade e si lava [resti] fuori (75) [dalla sua tenda per sette giorni>>. Ma ora, mentre sono ancora impuri, (76) coloro che sofforndo di una mallattia della pelle entrano in casa con oggetti suscettibili di impurità.E voi sapete (77) [che chiunque commette una colpa per inavvertenza, chi infrange un comandamento] e viene perdonato per questo, deve portare (78) un'offerta per la colpa (ma essi non fanno così). [In quanto ad ogni disobbedienza intenzionale stà scritto] <<Egli é uno che disprezza e bestemmia >>.(79)[Mente in esse] sono presenti impurità causate da malattie della pelle essi non si nutriranno di cibo sacro sino a che non sorga il sole nell'ottavo giorno (dopo essi saranno guariti).In quanto all'impurità causata dal contatto con una persona (81) morta noi diciamo che ogni osso (umano) sia esso scheletro (82) o sia ancora ricoperto di carne é (regolata) dalla norma relativa a un morto o a uno colpito (in battaglia). (spazio vuoto)

Qui i paralleli possono essere effettuati su due fronti: il Vangelo e gli Atti.

Nel primo caso si nota come un'altro dei miracoli attribuiti a Gesù (la guarigione della mano arida o del lebroso) rientra nel gruppo di impurità previste da questo testo che escludevano ed emarginavano la persona affetta, dalla società giudeo del primo secolo separandola dal Tempio.

(83) Per quanto riguarda la fornicazione che viene compiuta in mezzo al popolo, essi sono (supposti essere) (84) i figli di santità, come stà scritto <<Israele é santo>> (perciò é proibita). In quanto alle vesti di un uomo stà scritto <<Non devono (85) essere di tessuto misto>> e nessuno semini il suocampo o [la vigna con culture mi]ste.(86) (Mescolare é proibito) in ragione del fatto che sono santi i figli di Aronne sono i Santi dei Santi- (87) [tuttavia come voi] sapete, alcuni dei sacerdoti e [del popolo si mescolano] (con matrimoni inneciti) (88).Compiono matrimoni misti e (con ciò)contaminano il seme sano così come (89) il loro [seme] , con la fornicazione.

Quasi a concludere il quadro dell'azione evangelica arriva, in questo testo, la fornicazione che richiama alla mente l'episodio della Maddalena.Inutile dire che anche la fornicazione assume, in questo brano, una valenza che va oltre quella solita del peccato conto i comandamenti. La fornicazione é un qualunque atto di mescolanza etnica tra la razza israeliana e le rimanenti.

4Q398, quindi, offre una visione totalmente diversa dell'agire di Gesù, che sembra rivolto a recuperare al Tempio le pecorelle smarrite della casa di Israele" ridonando loro quella purezza che per motivi legali non avevano.

Gesù ed il sabato

Per concludre, vogliamo proporre un brano emblematico che stende nuova luce su uno dei passi più interessanti dei Vangeli: la violazione del sabato e la norma inerente il salvataggio di un uomo in quel giorno.

Prima della pubblicazione del testo di Eisenmann, per l'interpretazione degli episodi che narrano delle violezioni del Sabato da parte di gesù, ci si poteva rifar unicamente al documento di Damasco (testo noto già dalla fine dell'800 e di cui sono state trovate alcuni frammenti anche a Qumran).

In questo testo  si legge tra l'altro, relativamente alle norme per il sabato:

Se una qualsiasi persona cade in un luogo (pieno) d'acqua o in un'altro luogo, nessuno la faccia salire con una scala, con una corda, o con qualsiasi altro oggetto.(CD 9,16)

Questo brano é chiaramente in contraddizione con quanto sembra affermare Gesù relativamente al sabato.

Mt 12,[9]Allontanatosi di là, andò nella loro sinagoga. [10]Ed ecco, c'era un uomo che aveva una mano inaridita, ed essi chiesero a Gesù: «E' permesso curare di sabato?». Dicevano ciò per accusarlo. [11]Ed egli disse loro: «Chi tra voi, avendo una pecora, se questa gli cade di sabato in una fossa, non l'afferra e la tira fuori? [12]Ora, quanto è più prezioso un uomo di una pecora! Perciò è permesso fare del bene anche di sabato». [13]E rivolto all'uomo, gli disse: «Stendi la mano». Egli la stese, e quella ritornò sana come l'altra. [14]I farisei però, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo.

Come giustamente nota Geza Vermes ne "I volti di Gesù" (ed.:Bompiani), é interessante notare come non sia Gesù a prendere la mano inaridita, ma viene chiesto all'uomo di stendere la mano. Probabilmente non vi é il tocco (contrario alla legge) ma e la distensione stessa della mano determina la guarigione.

e ancora:

Ed egli disse loro: «Chi tra voi, avendo una pecora, se questa gli cade di sabato in una fossa, non l'afferra e la tira fuori? [12]Ora, quanto è più prezioso un uomo di una pecora! Perciò è permesso fare del bene anche di sabato». [13]E rivolto all'uomo, gli disse: «Stendi la mano». Egli la stese, e quella ritornò sana come l'altra. [14]I farisei però, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo.

Dalle parole di Gesù e dal testo di Damasco, sembra che Gesù giustifichi il suo atto rifacendosi alla usanza di infrangere una norma chiara, per un motivo nobile.

In realtà il seguente brano ha sconvolto la lettura dei due brani evangelici, restituendoci un Gesù legato alla legge e pio ebreo.

4Q251 Frammento 2 - Il sabato

(1)Il sabato... (2) nel giorno di sabato.Un uomo non deve indossare abiti macchiati nel giorno di sabato. (3) Un uomo non deve... abiti che abbiano polvere su di loro o... (4) nel giorno di Sabato. Un uomo non deve portare fuori dalla sua tenda qualsiasi recipiente o cibo (5) nel giorno di sabato. Un uomo non deve tirare fuori un bovino che sia caduto nell'acqua nel giorno di Sabato. Ma se un essere umano che é caduto (6) nell'acqua nel giorno di sabato egli gli getterà il suo abito per tirarlo su con esso.Ma egli non tirerà su un attrezzo... (8) nel giorno di sabato. E se un'armata...

Il parallelo con il Vangelo é strabiliante e non può essere casuale.

E' evidente che esistevano due norme: una rigidamente formale che riprende la durezza dell'intero Documento di Damasco, e l'altra più, se vogliamo, "umana" richiamata da 4Q251 (personalmente riteniamo che per questo ed altri rilevanti motivi, il Documento di Damasco esuli dalle usanze esseno-qumramiane e che si rifaccia ad una corrente nazionalistica con riti molto simili a quelli qumramiani ma non uguali)

Ancora una volta quella che a prima vista sembrava una violazione della legge é chiaramente, una illustrazione di una interpretazione corretta e basata sulla perfetta osservanza del rito.

Conclusione

I brani che abbiamo selezionato, a nostro avviso, danno una idea di quanto ci sia ancora da fare e da rifare, e di quanto la tradizionale ricostruzione della storia delle origini del cristianeismo risulti artefatta ed assolutamente incapace di chiarire gli avvenimenti di quell'epoca.