di Guardigli Claudio
Certo nessuna lingua è perfetta, e a tutt'oggi il mondo è dominato da due tipi di scrittura: alfabetica in Africa, America, Australia, Europa e ideografica in Asia ( molti ancora non sanno che la lingua più diffusa è il cinese). Se dipendesse da me, proporrei come lingua internazionale il latino per numerosi motivi. Innanzitutto ha una letteratura vastissima, che a tutt'oggi aumenta poiché il latino è ancora la lingua ufficiale della Chiesa Cattolica Romana e purtroppo nello scontro religioso della nostra società attuale questo punto non torna a favore. Secondariamente non si farebbe nessuna o poca preferenza alle lingue nazionali, e di proposito non favorirei l'inglese per motivi che dirò sotto brevemente. Molti propugnano come lingua internazionale l'Esperanto (che io purtroppo non conosco a fondo), ma secondo me questa non potrebbe andare bene, perché troppo legata agli stereotipi dell'Europa, e al contrario del latino, non ha nè una storia, nè una letteratura. Per evitare che l'enorme bagaglio culturale dell'uomo possa andare disperso, come già accaduto in passato, sostengo le iniziative per la realizzazione di una "grande" biblioteca in rete; una di queste è il "Progetto Gutenberg", auspicando per l'immediato futuro una maggior considerazione anche per le lingue diverse dall'inglese. Naturalmente ciò si potrà realizzare solo dopo la definizione di un set di caratteri di scrittura che raccolga tutti quelli usati dall'uomo. Ricordo che ancora oggi esistono lingue indecifrate o illeggibili di grande importanza, come l'etrusco, la scrittura dell'isola di Pasqua e anche il greco presenta serie difficoltà per chi lo studia da vicino. Il problema della comunicazione
di massa è ... un problema! Da parte mia stimolo la
diversità linguistica, ma auspicherei anche al più
presto una lingua internazionale. Per qualsiasi commento su questo articolo, se avete opinioni concordi o discordi, se volete ampliare l'argomento, potete contattarmi via E-mail. |