Fenomeni ficici e chimici
Strumenti e materiale. Nei banchi saranno presenti:
becco Bunsen; |
soluzione di nitrato di argento; |
nitrato di potassio; |
soluzione di perossido di idrogeno; |
becher con acqua distillata; |
soluzione diluita di permanganato di potassio; |
cloruro di sodio o altro sale; |
un palloncino riempito d’aria. |
iodio solido; |
cubetto di ghiaccio; |
alcool etilico. |
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Scopo dell’esperienza: riconoscimento di fenomeni fisici e
chimici. La chimica studia i fenomeni che avvengono nelle sostanze,
la loro formazione (sintesi) e le possibili trasformazioni
(decomposizioni, sostituzioni) che possono verificarsi in esse mediante
processi che vengono chiamati reazioni chimiche. I fenomeni
fisici, non determinano alterazioni permanenti nei corpi, non formano
un nuovo tipo di sostanza e sono generalmente reversibili attraverso l’uso
di mezzi fisici. I fenomeni chimici, determinano alterazioni
permanenti nei corpi, producono nuovi tipi di sostanze e sono molto spesso
irreversibili agendo con soli mezzi fisici, reversibili se si opera con
opportuni mezzi chimici.
Non sempre è agevole il riconoscimento di trasformazioni fisiche e
chimiche. Per esempio la dissoluzione di un sale è un fenomeno fisico o
chimico? Al momento preferiamo definirlo come un fenomeno fisico anche se
bisogna ricordare che il margine tra le due materie è molto sottile ed
esiste un scienza nata apposta per studiare questi fenomeni e le grandezze
fisiche implicate: scienza ora meglio nota come chimica-fisica.
1) Un esempio di trasformazioni fisiche può essere l’ebollizione
dell’acqua, mentre è un fenomeno chimico la combustione sul Becco Bunsen
che genera una fiamma. Mentre l’acqua riceve energia (potendo così passare
allo stato di aggregazione gassoso), la fiamma non è altro che una
reazione esotermica: idrocarburo + ossigeno ——» CO2 +
H2O + calore che quindi sprigiona una certa quantità di
calore o energia termica.
2) Consideriamo ora un altro esempio: la dissoluzione in acqua di
cloruro di sodio. Questo è semplicemente visto come fenomeno fisico poiché
il sale è recuperabile attraverso evaporazione o ebollizione dell’acqua.
Tale dissoluzione non è accompagnata da particolari effetti termici.
3) La dissoluzione in acqua di nitrato di potassio avviene invece
chiaramente con una diminuzione di energia termica da parte del sistema
acqua più nitrato di potassio, risulta quindi un processo endoergonico: il
nitrato di potassio si scioglie solo a spere di energia termica catturata
dall’acqua che così raffredda considerevolmente. L’osservazione di una
variazione termica però non necessariamente indica un fenomeno chimico, ed
infatti, al pari del precedente esempio anche in questo caso è possibile
riottenere il solido originario invariato per semplice ebollizione o
evaporazione dell’acqua.
4) Variazioni cromatiche sono per lo più associate a reazioni chimiche,
sia che il colore venga generato, sia che venga perso. Per esempio se
aggiungiamo perossido di idrogeno (comune acqua ossigenata) ad una
soluzione di permanganato di potassio (violetto) osserviamo che il colore
passa da viola intenso a rosa questo poiché nel sistema che consideriamo
avviene una reazione chimica che trasforma permanganato e il perossido di
idrogeno in due speci differenti poco colorate.
5) Si parla ancora di reazioni chimiche anche quando per combinazione
di due soluzioni si ottiene un gas od un precipitato, ovvero una specie
con stato di aggregazione diverso da quello dei componenti originali. Per
esempio mescolando una soluzione acquosa di nitrato d’argento con una di
cloruro di sodio osserviamo un precipitato fioccoso bianco di cloruro di
argento, specie non presente prima del mescolamenteo.
6) Un’esplosione può essere causata da un fenomeno fisico o da una
trasformazione chimica, in entrambi i casi è probabile che sia implicato
lo stato gassoso. Un esempio non pericoloso è costituito dallo scoppio di
un palloncino gonfiato, in tal caso il processo è di natura solamente
fisica facilmente interpretabile con la legge di Boyle. Reazioni esplosive
in chimica sono tristemente note, esempio tragico è la bomba atomica o gli
esplosivi basati sulla trinitroglicerina.
7) Lo iodio a temperatura e pressione ambientale è un solido violetto
facilmente sublimabile, i cui vapori sono tossici. Risolta solubile in
alcool etilico e forma la tintura di iodio. Se sistemiamo un po' di iodio
in un recipiente chiuso che successivamente scaldiamo su una fiamma,
osserveremo la sublimazione di questo elemento, ovvero il recipiente si
riempirà di vapori violetti che a loro volta a contatto con una superficie
fredda in seguito ad un processo di brinamento torneranno solidi. Possiamo
chiederci se è avvenuta una reazione chimica eventualmente con l’aria
presente nel recipiente: il nuovo solido ottenuto risulta dello stesso
colore e con le stesse proprietà dello iodio originario e quindi la
conclusione è che l’unico processo osservato non è altro che un passaggio
di stato da solido a gassoso e viceversa.
ESERCIZIClassificate ora i seguenti fenomeni: a) Bollitura di
un uovo
- fenomeno fisico
- fenomeno chimico
- fenomeno sia chimico che fisico
b) Pila per walkmen mentre
eroga energia:
- fenomeno fisico
- fenomeno chimico
- fenomeno sia chimico che fisico
c) Raccolta del burro o
grasso dal latte:
- fenomeno fisico
- fenomeno chimico
- fenomeno sia chimico che fisico
d) Generazione del formaggio
o dello yogurt dal latte:
- fenomeno fisico
- fenomeno chimico
- fenomeno sia chimico che fisico
e) Proiettile sparato da una
pistola:
- fenomeno fisico
- fenomeno chimico
- fenomeno sia chimico che fisico
f) Carta da filtro che si
imbeve di acqua:
- fenomeno fisico
- fenomeno chimico
- fenomeno sia chimico che fisico
g) La capillarità vista nel
corso della cromatografia:
- fenomeno fisico
- fenomeno chimico
- fenomeno sia chimico che fisico
BibliografiaAdolfo Ferrari "Trattato di chimica generale
ed inorganica" ed. Riccardo Pàtron, Bologna 1965 Alessandro Bagatti,
Elis Corradi, Alessandro Desco e Claudio Ropa “Chimica” 2000
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