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SE E' VERO CHE IL GUSSAGO NACQUE ALLORA...

...è altrettanto vero che è in questi anni è cresciuto, grazie al contributo di molti giocatori, di dirigenti, di giocatori che sono diventati dirigenti, di aziende che hanno ritenuto di darci una mano, dell'amministrazione comunale.
Dal punto di vista tecnico, grazie al massiccio apporto di giocatori provenienti dal disciolto Quarto Stato R.F.C., sotto la guida di Roberto Marchesini la nostra prima squadra nel campionato 1989/1990 viene promossa in serie C1, dopo un campionato di C2 strepitoso, in cui vince tutte le partite ad eccezione della prima, pareggiata in casa con il Roncadelle.
L'anno successivo in C1 è assai più difficile e non tutti i giocatori avevano l'esperienza necessaria per affrontare il campionato di categoria superiore. A metà campionato Marchesini lascia la guida tecnica a Claudio Appiani, grande giocatore di Brescia, Calvisano e Nazionale, il quale trasmette la giusta grinta e consente di raggiungere la salvezza.
Nel 1991/1992 inizia il quadriennio di Ivano Casella. Nel suo primo campionato il Gussago riesce a raggiungere la salvezza ed a restare in serie C1, retrocedendo però in C2 al termine della stagione successiva. Nuova cavalcata trionfale nel campionato di C2 con promozione in C1, ma l'esperienza di Casella a Gussago si chiude con una seconda retrocessione nel campionato 1994/1995, dopo una sorta di "spareggio" con il Cus Pavia nel quale muove i primi passi Christian Stoica.
Nel campionato successivo (1995/1996) è Roberto Pegoiani il nuovo allenatore. Per la prima volta il Gussago è affidato ad un tecnico che, oltre ad aver vinto come giocatore lo storico scudetto del 1975 con il Brescia, è stato allenatore di una squadra di serie A, il Brescia appunto. Pegoiani conduce la squadra ad una nuova promozione in serie C1. Al termine della stagione 1995/1996 la squadra viene affidata a Gigi Zani, già giocatore del vecchio Sari.
Gigi Zani si ferma due anni, raggiungendo nel 1996/1997 una faticosa salvezza dopo un inizio disastroso ed un buon girone di ritorno. L'anno successivo il Gussago si salva con largo anticipo ma il tecnico lascia per motivi di lavoro. Dura solo il campionato 1998/1999 l'esperienza gussaghese di Massimo Preseglio. L'allenatore che due anni prima aveva conquistato con il Leno un'incredibile promozione in serie B non riusce infatti a trasmettere i suoi dettami ai giocatori e la sua esperienza a Gussago dura solo un anno.
Con il ritorno di Roberto Pegoiani, a Gussago non si parla più solo di salvezza ma si pensa alle posizioni di vertice. Al termine del campionato 1999/2000 il Gussago è quinto in termini di punti, a parimerito con altre due squadre (nella classifica ufficiale FIR sarà poi sesto). Il campionato 2000/2001, invece, vede il Gussago al terzo posto, in quello che in termini di piazzamento si rivela come il miglior campionato della sua storia.
Pegoiani apre il sodalizio franciacortino alle esperienze con squadre straniere: già nel 1996 organizza un match sul campo di Casaglio con i tedeschi del Heusenstamm, militanti nella massima serie del loro campionato: partita sofferta e vinta di un punto. Nel settembre 1999, pur una squadra non al completo, trasferta a Parigi con il Sarcelles: grande ed inaspettata vittoria che lascia stupefatti gli spocchiosi parigini. Nel maggio 2000, tournée a Budapest (partita con il Buldogok Rogbi Klub) ed a Vienna (con il Vienna Celtic RFC), ed altrettante vittorie. In settembre, a Praga, con lo Slavia Praha, sconfitti di misura nel lunghissimo recupero concesso dall'arbitro tanto che taluno ritiene in realtà di aver comunque vinto. Nell'ambito della Festa del Rugby, il Primo giugno 2001, partita contro i francesi del Corto Rugby Club, giunti a Gussago grazie all'interessamento dell'arbitro Dario Duina. Il Gussago vince agevolmente in casa e nel settembre 2001, con la trasferta a Montpellier, restituisce la visita ai francesi, che si aggiudicano l'incontro dopo una bella e leale battaglia sotto una sorta di nubifragio.
Nel campionato 2001/2002 inizia, ed è tuttora in corso, l'esperienza gussaghese di Bruno Ancillotti, che sta cercando di lanciare definitivamente alcuni giovani di belle speranze, senza però dimenticare la vecchia guardia.
Nel corso di questi anni il Gussago può vantare, con alterne fortune, la crescita e lo sviluppo di un buon settore giovanile. Nei primi anni 90, sotto la guida di un tecnici di valore (Ruffini, Rasini, Gosetti, Romano, Saia e Casari) la giovanile del Gussago colse significative affermazioni a livello nazionale e regionale, sfornando una serie di giocatori che costituiscono l'ossatura dell'attuale prima squadra.
Nella seconda metà degli anni 90 il settore giovanile è stato affidato a Doriano Faccin, uno dei giocatori più rappresentativi del Gussago, il quale ha saputo trasmettere ai ragazzi la sua grande passione. Aiutato prima da Alberto Fontana, poi da Simone Foresti e Franco Galelli, Doriano ha passato la mano a Simone Foresti e Giorgio Prandini. Nella presente stagione Giorgio allenta, speriamo non troppo l'impegno, ma il ritorno di Angelo Romano alla guida dell'Under 15 è una sicura garanzia. Insieme a loro, ottimo lavoro stanno svolgendo con la Under 9 e con la Under 11 Roberto Marchesini e Giuseppe Tarchi, nonché Alexis Bonera con la Under 15 e Francesco Marchina nelle scuole.

Con alterni successi, nel corso di questi anni, molti giocatori hanno indossato la casacca del Gussago, prima sul vecchio campo accanto alle scuole elementari di Casaglio e poi in quello del Centro Sportivo Comunale ora intitolato al dr Carlo Corcione.