RSU - Servizi ICT / EDS - Milano


Mamma mia dammi 1.000 lire che ...

Eh no, le mille lire non te le do….

E che sono poi 1000 lire a testa?

Probabilmente penserete che per mero egoismo vi richiediamo il risibile aumento (appunto 1000 lire) del ticket restaurant; risibile se considerato singolarmente, ma che collettivamente, moltiplicato per tutti i lavoratori di ICT, consentirebbe all’azienda di …..

Moltiplicato per tutti i lavoratori ICT sono circa 80 milioni di vecchie lire, con le quali ci risulta difficile pensare si possano risanare le casse aziendali.

No, direte ancora voi,  da soli 40.000 euro fanno poco, ma sommati ai risparmi ottenuti con altre strategie, ed ai risparmi del mancato aumento ticket nelle altre società EDS,  danno un totale che ci consente

Ecco finalmente siamo al punto.

Quali altre strategie (perché sicuramente ci saranno altre strategie),  quali politiche, a breve e a medio termine l’azienda ha programmato per contrastare l’attuale situazione?

Non si tratta di domande oziose.

Se si chiede la comprensione e collaborazione dei lavoratori nel gestire in modo non drammatico una situazione economica e di mercato non brillante, è altresì doveroso fornire un panorama dettagliato di questa stessa situazione, con la descrizione, altrettanto dettagliata, del programma di interventi.

La posizione di chi vi guarda dal basso non è né rigida né chiusa: possiamo comprendere ed eventualmente collaborare se, oltre a renderci partecipi dei sacrifici, ci rendete edotti, consentendoci di collocare il nostro sacrificio nel più ampio quadro di rinunce che, sicuramente distribuite con criterio proporzionale  ai diversi livelli di responsabilità (e di reddito) presenti in azienda, avrete  programmato per tutti.

Perché sicuramente sapete che rinunce e sacrifici assumono un senso agli occhi di chi se ne fa carico se anche il vicino smette di banchettare a caviale e champagne e recede su di un salutare pane e cipolle.

E non vogliamo neppure porre eccessiva enfasi sul fatto che tutto sommato Servizi Ict non sta neppure tanto male: sappiamo che i problemi riguardano maggiormente altre società del gruppo EDS.

Se siamo un’unica grande azienda, è corretto che tutti affrontino la medesima spiacevole realtà

Ma un domani, quando i nostri clienti, Eni in testa, dovessero malauguratamente dirci è stato bello, ma è finita,  continueremmo ad essere un’unica grande azienda dove ci si fa collettivamente carico delle difficoltà  della singola  struttura, o improvvisamente torneremmo ad essere la Servizi Ict che da sola deve arrangiarsi?

L’abbraccio della grande famiglia EDS vale sia in epoca di vacche magre come di vacche grasse?   

L’assemblea del 14 gennaio ha sollevato  con apprensione tutte queste questioni.

Le informazioni che l’azienda ha fornito alle RSU sulla strategia scelta per affrontare questa situazione preoccupante, e sulle azioni che EDS intende intraprendere, sono state parziali, poco dettagliate e non contrattabili.

Chi chiede collaborazione deve mettere sul tavolo tutte le informazioni e i dati in suo possesso ed essere disposto a rivedere anche le proprie scelte.

L’RSU e i lavoratori S.ICT sono disposti a “collaborare” con l’azienda per uscire da questa situazione, ma a patto che quello che viene chiesto non sia un semplice assenso a scelte e decisioni prese unilateralmente dall’azienda, ma sia frutto di una trattativa seria, nella quale gli attori abbiamo pari dignità.

RSU Servizi ICT Milano

Milano, 17 gennaio 2003


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