Comunicato delle RSU Servizi ICT di Milano e di Roma/Pomezia
Nella prima metà del mese di marzo le RSU Servizi ICT di Milano e Roma/Pomezia hanno avuto una serie di incontri con i responsabili aziendali a vari livelli.
Gli incontri sono stati richiesti per conoscere i termini del rinnovo del contratto ENI e analizzare la situazione in S.ICT e le prospettive future.Le condizioni temporali del rinnovo del contratto con ENI (tre anni più la possibilità di estensione per altri due anni) ci rassicurano sul nostro immediato futuro, ma quelle economiche e soprattutto l’atteggiamento complessivo di EDS pongono una serie di problemi che vanno subito affrontati.
Ci riferiamo al fatto che l’azienda sta attuando una serie di misure di riduzione dei costi che, anziché migliorare semplicemente il conto economico, incidono pesantemente sulle nostre condizioni di lavoro.
Andare a ridurre il ricorso a personale esterno senza bilanciarlo con assunzioni o ricollocazioni di personale S.ICT o EDS, come stanno facendo da inizio anno, a fronte di un carico di lavoro che non è minimamente diminuito, vuol dire peggiorare le condizioni di lavoro, costringendo i dipendenti a diminuire la qualità del lavoro per soddisfare l’aumento delle richieste o allungare i tempi di realizzazione delle attività, con conseguente peggioramento dei livelli di servizio.
In sintesi: peggiorano le condizioni di lavoro e peggiora il servizio che si fornisce, mettendo così a rischio la possibilità di rinnovo del contratto.All’azienda abbiamo sottoposto queste argomentazioni, corredate dai numeri che abbiamo sulla diminuzione reale dell’organico impegnato sul contratto ENI (interni + esterni + consulenti), e abbiamo chiesto misure adeguate per fronteggiare la situazione ed una decisa inversione di rotta.
L’azienda ha prospettato una serie di misure tecnico-organizzative atte a trasformare il tipo di servizio fornito, aumentando il livello di centralizzazione e remotizzazione degli interventi, ma questi strumenti sono in fase di preparazione e ci vorranno mesi prima di vederne i risultati.
Nel frattempo gli organici complessivi impegnati su ENI sono scesi di circa 20 unità e nei prossimi mesi, per quanto ne sappiamo, scenderanno ancora di più.
Ciò è scandaloso, se si pensa alla situazione del gruppo EDS in Italia e al fatto che EDS sta spostando servizi all’estero e non intende ricollocare i lavoratori interessati (stiamo parlando degli 11 addetti della fatturazione passiva, la cui attività EDS vuol trasferire in Ungheria e ai quali è stata prospettata solamente l’uscita dal Gruppo).
Servizi ICT si è detta disponibile ad approfondire la questione degli organici e per questo motivo ci si vedrà ancora tra circa due settimane, con l’impegno aziendale, espressamente richiesto dalle RSU, a non procedere con ulteriori dismissioni di lavoro esterno sino al prossimo incontro.Non appena concluso il giro di incontri indiremo le assemblee generali per discutere gli esiti del confronto e decidere come procedere; nell’occasione presenteremo anche l’ipotesi di accordo sul premio di partecipazione 2003, che sarà sottoscritta dopo le assemblee.
RSU Servizi ICT di Milano e di Roma/Pomezia
16 marzo 2004