Chiude
la mensa di via Medici del Vascello?
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lavoratrici rischiano il posto di lavoro e 800 lavoratori
rimarranno senza mensa
Le
lavoratrici della mensa di via Medici hanno ricevuto
comunicazione dal loro datore di lavoro, la Serist, che a
fine febbraio rimarranno senza lavoro, dal momento che la
Serist stessa ha rescisso il contratto con Sogepi,
proprietaria degli stabili di via Medici, e nessun’altra
ditta si è finora fatta avanti per subentrare nella
gestione del servizio mensa.
La mensa necessita di pesanti
lavori di ristrutturazione, ma sembra che la proprietà
abbia rifiutato di accordarsi con la Serist, che si offriva
di coprire parte delle spese a patto di avere un contratto
di una certa durata. Né la proprietà si è presa la briga
più di tanto di contattare altri gestori per garantire il
servizio.
La mensa in via Medici è una
necessità per i lavoratori del comprensorio, dato che la
zona isolata non offre grandi alternative per il pranzo,
anche avendo la possibilità di utilizzare i ticket
restaurant. L’intervallo mensa è breve e se tutti fossimo
costretti a cercare un locale in zona non riusciremmo
certamente a restare nei tempi e neanche nei costi del Ticket, per chi ce l'ha.
E’ indispensabile che le aziende
che, per evidenti risparmi economici, hanno deciso di
fissare le loro sedi in questa zona sperduta di Milano si
diano da fare per garantire a tutti di consumare un pasto
caldo in loco, senza doversi sobbarcare estenuanti
trasferte.
E’ un diritto che rivendichiamo e
per questo diritto chiediamo a tutti i lavoratori di
mobilitarsi, anche in solidarietà con le lavoratrici della
mensa, che sono in attesa di sapere quale sarà il loro
futuro occupazionale.
Facciamo pressione nei confronti
delle nostre aziende, perché ci garantiscano questo diritto
e richiedano alla proprietà degli immobili di mantenere e
migliorare il servizio mensa.
Informeremo
i lavoratori sullo sviluppo della vertenza e sulle
iniziative da intraprendere.
Le
delegate e i delegati delle aziende di via Medici
EDS,
ISTISERVICE, SASOL, Servizi ICT, Xerox e della Serist
Milano, 14 febbraio 2002