RSU - Servizi ICT / EDS - Roma


Ad Antonio Chiveri

Amministratore Delegato EDS Italia  

LETTERA APERTA DEI  LAVORATORI  SERVIZI  ICT ROMA

Con la presente Lettera Aperta i lavoratori di Servizi ICT Roma vogliono esprimere la loro forte preoccupazione sugli impatti negativi derivanti dalla divisione in due siti dell’attuale sede di Roma e dal trasferimento a Pomezia della maggior parte dei Lavoratori e dei servizi erogati.

Dopo tanti sforzi, con la costituzione della sede di Servizi ICT di via Paolo Di Dono, tutte le unità aziendali hanno potuto riorganizzare e mettere in opera le modalità operative, di cooperazione e di relazione con il Cliente che hanno contribuito ad innalzare significativamente i livelli di servizio forniti oggi ad ENI.

Lo scenario che ENI  sta perseguendo per la riorganizzazione delle sedi romane è quello di puntare alla costituzione di un Polo Informatico Romano, che sarà dislocato nella sede di ENI R&M di via Laurentina, sul quale concorrono investimenti economici estremamente rilevanti.

 Inoltre, i sistemi informativi aziendali che ENI ha programmato di avviare nel prossimo semestre sono di un’importanza fondamentale per il suo Core Business ed il loro corretto avvio richiede il massimo e più efficiente supporto da parte di tutte le unità operative di SICT.

ENI è il nostro Cliente più importante e strategico: permette l’esistenza della Servizi ICT; fornisce lavoro a diversi altri colleghi EDS; contribuisce al fatturato di EDS in modo determinante.

In questo contesto e in un momento particolarmente delicato e di elevata competizione, il trasferimento a Pomezia di una Società Operativa come la nostra ci sembra inopportuno.

La dislocazione dell’Azienda in una sede molto lontana dalle sedi romane ENI, avrà conseguenze negative, compromettendo le grosse opportunità del momento e la partnership già acquisita.

La sede di Servizi ICT dislocata vicina a quella del Cliente è un elemento fondamentale:

In un momento delicato come quello del rinnovo del contratto, e vista la presenza presso ENI di competitors prestigiosi, non è consentito permetterci alcuna distrazione.

Non va inoltre sottovalutata l’importanza del fattore umano, che offre un valore aggiunto all’erogazione del servizio attraverso il frequente e diretto contatto con il Cliente. 

Le opportunità appena evidenziate hanno consentito e ci consentono di recuperare e superare situazioni critiche, risolvendole con tempestività e soddisfazione da parte di ENI.

Un altro elemento fondamentale è la stretta cooperazione tra le unità aziendali di Servizi ICT, che non vanno viste come compartimenti stagni, ma come persone che lavorano in stretto contatto e, proprio in quanto specializzate, hanno bisogno di scambiarsi informazioni. Infatti, la complessità della infrastruttura ENI e dei suoi Sistemi Informativi Core si basa su piattaforme diverse (Mainframe, ERP , Intranet, DWH, Sicurezza) ma tra loro interconnesse da flussi di dati.

La gestione della complessità e dell’evolversi dei sistemi ENI e dei loro flussi operativi richiede una stretta collaborazione tra tutte le unità aziendali Servizi ICT preposte alla gestione dell’infrastruttura del Cliente, alla gestione dei flussi, all’individuazione e allo studio progettuale di nuove implementazioni, alle attività di marketing.

Se le unità aziendali fossero divise si determinerebbe una forte difficoltà di interazione e ci sarebbe un consistente decadimento delle prestazioni sia a livello qualitativo che quantitativo.

La RSU Servizi ICT ha raccolto uno stato di estrema preoccupazione, malcontento,  tensione e determinazione, da parte dei Lavoratori, per il pesante impatto che questo spostamento creerebbe sui livelli di servizio fino ad oggi offerti. Il momento che stiamo attraversando è molto critico e non possiamo permetterci di dare segnali negativi al Cliente.  Il lavoratori di Servizi ICT non hanno alcuna intenzione di indebolire le consolidate modalità operative in essere con ENI a causa di dubbie scelte logistiche.

Se la sede di via Paolo Di Dono e il CED di via Vinicio Cortese devono essere necessariamente chiusi, i lavoratori di Servizi ICT Roma chiedono che l’azienda valuti, alla luce delle considerazioni sopra espresse, il complessivo trasferimento di tutti i Lavoratori Servizi ICT (salvo quelli già funzionalmente presenti presso il Cliente) nella sede EDS di via di Vigna Murata, la cui dislocazione consentirebbe un efficiente e tempestivo presidio di tutte le unità operative di ENI.

Pertanto la RSU Servizi ICT chiede ai vertici aziendali di riflettere attentamente sulle preoccupazioni espresse in questa lettera dai Lavoratori, i quali vogliono contribuire con la loro percezione concreta e diretta a prevenire gli effetti devastanti di tale scelta sui livelli di servizio, sulle prospettive future e sulla reazione del cliente.

Vista la dichiarata politica dell’Azienda di open door e di people care, la RSU della Servizi ICT Roma chiede un colloquio entro il mese di giugno con l’Amministratore Delegato, per avere un confronto su quanto espresso nella presente lettera.

La RSU attende una risposta entro venerdì 20 giugno. Qualora non ci fosse disponibilità da parte dell’Azienda ad avere un confronto, i Lavoratori di Servizi ICT si vedranno costretti ad intraprendere forme di lotta.

Roma, 13 giugno 2003

L’Assemblea del Lavoratori Servizi ICT Roma

RSU Servizi ICT Roma


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