RSU - Servizi ICT / EDS - Milano


REPALE COPE

Lavorare  sarà sicuramente una costrizione: potendo impiegheremmo in occupazioni più amene il nostro tempo.

Tuttavia un’ammissione va fatta: qui in Servizi ICT, grazie all’ormai consolidata filosofia del REPALE COPE, e con l’ausilio indispensabile della metodologia ASPRIDI, ci sentiamo molto più tranquilli e considerati di quanto non avvenga in altre realtà aziendali.

Da quando il REPALE COPE, che voi tutti certo conoscete e riconoscete negli atti aziendali, è stato innalzato a principio guida nella gestione e attenzione ai lavoratori, le cose sono decisamente ….come dire …..cambiate?  NO, forse è meglio dire ….  sono decisamente….. si, forse è meglio lasciare incompiuta la frase.

Meglio portare esempi.    

In servizi ICT esiste un’area MAINFRAME (conoscete? No? È quella che negli anni scorsi macinava i soldoni che consentivano a tutta la baracca di funzionare) che, come avviene ovunque, ha visto, e prossimamente vedrà ancor di più, diminuire il proprio volume e carico di lavoro.

Le applicazioni dei clienti migrano su piattaforme distribuite ed i sistemoni del mainframe si svuotano: in pratica le persone addette alla gestione sistemistica di quest’area si trovano un pochino a corto di lavoro.

E quando i mainframe, uno dopo l’altro verranno spenti?    NO PROBLEM 

Filosofia REPALE COPE alla mano, il 24 febbraio l’azienda in persona personalmente incontra lavoratori e manager dell’area.

L’azienda in persona: “Dite, dite 

I lavoratori, anche loro in persona:“Beh, vedete noi vorremmo sapere qualcosa del nostro

futuro. Sapete, se qui il lavoro diminuisce vorremmo sapere come si mette per noi. Noi saremmo più che disposti a cambiare area, basta che ce lo diciate. Noi,  paura di un nuovo lavoro non ne abbiamo”

“Eh bravi!”, dice l’azienda applicando subito la metodologia AS.P.RI.DI “Dunque, per ora restate lì dove siete, che il mainframe esiste ancora. Poi, non preoccupatevi, ci incontriamo, valutiamo e analizziamo, uno per uno, le vostre posizioni, la vostra professionalità, peso, altezza, base, circonferenza, numero di piede, e, salvaguardando tutto quanto, vi proponiamo una nuova mansione. Contenti? Eh, bravi bravi. Andate, andate, ci rivediamo SICURAMENTE prima di giugno”

 

Adesso,

  tu, proprio tu che stai leggendo, dicci: li hai più visti quelli dell’azienda?

Certo che no: la metodologia AS.P.RI.DI. serve proprio a questo:

AScolta, Prometti, RImanda e DImentica.

Del resto cos’è il REPALE COPE? Come non conosci la filosofia aziendale verso i dipendenti.

Ma, dai: REPALE COPE (6,4), solo un vocabolo mascherato, ma se non riconosci nella realtà che vivi la filosofia aziendale verso i dipendenti, tanto vale usare un giochetto di lettere, un rebus, un vocabolo dal significato vuoto o dal significato stravolto.

Il risultato nella pratica quotidiana non cambia: ti senti preso per i fondelli sia che si dica

REPALE COPE sia che dicano PEOPLE CARE. 

  Un’ultima noticina.

Non dire: “Ma cos’è il mainframe. Ma cosa vogliono questi?”

Questi sono persone che lavorano da tempo per l’azienda; sono professionisti e persone che all’occorrenza hanno passato notti, sabati e domeniche in ufficio.

“Beh? Che vor dì? Li faccio pure io i fine settimana al lavoro” dirai tu.

Certo, tu come loro al lavoro nei momenti più impensati.

Certo, tu come loro quando l’azienda dovrà applicare il REPALE COPE, con la metodologia AS.P.RI.DI. a supporto.

Pensaci 

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Abbiamo voluto aprire il volantino con questa provocatoria introduzione per richiamare l’attenzione di tutti su un problema serio, quello dell’area Mainframe, che da mesi si sta trascinando e rispetto al quale l’azienda non pone la necessaria attenzione.

I colleghi interessati hanno dato da tempo la loro disponibilità ad essere riconvertiti ad altre attività, chiedendo giustamente la salvaguardia dei livelli di professionalità maturati nell’ambito di provenienza e un piano aziendale che individui le possibili aree di destinazione e le attività di formazione e affiancamento necessarie alla ricollocazione.

L’azienda ha convocato le RSU ma sempre e solamente per “comunicare” alcune parziali iniziative (come l’intenzione di spostare le attività di back-up e restore dall’area distribuita all’area mainframe), senza mai mettere in discussione le proprie scelte e senza dare risposte alle richieste dei lavoratori.

Non è questo il confronto che abbiamo chiesto e non sono questi i modi in cui si può risolvere il problema.

Ci avviamo alla fine di quest’anno e la maggior parte dei colleghi del mainframe non sa ancora quale attività potrà svolgere l’anno prossimo.

Ciò è inaccettabile, tanto più in un clima generale e aziendale che si fanno sempre più pesanti: le misure che il governo ha introdotto sul mercato del lavoro (legge 30) aumentano pesantemente la precarietà e insicurezza di chi lavora e porteranno ad un ulteriore abbassamento dei salari e del livello di vita dei lavoratori, mentre i problemi che il gruppo EDS sta affrontando anche in Italia potrebbero mettere a rischio centinaia di posti di lavoro (già ne sanno qualcosa i nostri colleghi di EDS Italia).

Per discutere di tutti questi temi ci troveremo presto in un’assemblea generale, nella quale decideremo anche quali iniziative prendere per dare voce alle nostre esigenze e costringere l’azienda a confrontarsi veramente.

Milano, 3 ottobre 2003

RSU Servizi ICT Milano


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