Estratto dall’ "Allegato VII – Prescrizioni minime" del D.Lgs. 626/94 :

"I caratteri sullo schermo devono avere una buona definizione e una forma chiara, una grandezza sufficiente e vi deve essere uno spazio adeguato tra i caratteri e le linee.

L’immagine sullo schermo deve essere stabile, esente da sfarfallamento o da altre forme d’instabilità.

La brillanza e/o il contrasto tra i caratteri e lo sfondo dello schermo devono essere facilmente regolabili da parte dell’utilizzatore del videoterminale e facilmente adattabili alle condizioni ambientali.

Lo schermo dev’essere orientabile ed inclinabile liberamente e facilmente per adeguarsi alle esigenze dell’utilizzatore.

E’ possibile utilizzare un sostegno separato per lo schermo o un piano regolabile.

Lo schermo non deve avere riflessi o riverberi che possano causare molestia all’utilizzatore."

Commento:

Si deduce che ognuno di noi deve stare attento a come effettuare le regolazioni, in modo da mettere i propri occhi nelle migliori condizioni possibili per lavorare: spesso bastano pochi minuti per risolvere definitivamente quei piccoli problemi e disturbi che ci affliggono alla fine di una giornata lavorativa.

E’ altresì indispensabile definire "finestre" e caratteri d’ampie dimensioni, per non affaticare inutilmente la vista. Anche la scelta del colore degli sfondi è spesso d’aiuto. Ad esempio è preferibile ridurre il contrasto tra il bianco dello sfondo ed i caratteri, usualmente neri, impostando il colore grigio chiaro : queste note sono state scritte con un word-processor impostato appunto in questo modo, e la "fatica di lettura" è realmente minore rispetto all’usuale sfondo bianco. Fate una prova !

Ad ogni modo, se avete un videoterminale con tecnologia CRT (Cathode Ray Tube – Tubo a raggi catodici), cioè i più diffusi, e riscontrate che i caratteri sono sfuocati, o che l’immagine è deformata nonostante tutti i tentativi di correzione attuati (è una situazione tipica di video vecchi e molto sfruttati), non esitate a chiederne la sostituzione, magari con uno schermo piatto LCD, o esigete che venga eseguita una nuova taratura.

Il grosso vantaggio degli LCD, a fronte di un costo ancora molto elevato, è quello che l’immagine è priva di sfarfallio, e che la quantità di radiazioni emesse è nulla, confrontata con quella, seppure irrisoria, dei videoterminali CRT. Di contro la dimensione del pixel è leggermente superiore a quella di un buon tubo catodico.

E’ opportuno ricordare che il videoterminale va posto perpendicolarmente alla finestra, che il lato superiore di questo deve essere allineato agli occhi dell’utilizzatore, che davanti alla tastiera deve esserci spazio sufficiente per appoggiare i gomiti, che la linea formata dalle braccia, dalla tastiera e dallo schermo sia una retta perpendicolare alla scrivania (evitate quindi le soluzioni con lo schermo ad un angolo della scrivania, che costringono a sedere obliquamente).

Il dipendente ha la precisa responsabilità di rispettare queste regole e deve evitare di "manomettere" la disposizione del PC, in quanto potrebbe subire sanzioni disciplinatorie dal datore di lavoro (un richiamo verbale, alla prima inadempienza, e poi scritto se perseverasse).

Questo meccanismo cautelerebbe il datore di lavoro nel caso la ASL dovesse comminare una multa all'azienda per il mancato rispetto delle norme di ergonomia, perché poi il datore di lavoro potrebbe rivalersi sul dipendente, addebitandogli l’intero importo della multa.