Mentre
la FIOM, sull'accordo separato che non dā
salario e toglie diritti, chiede il Referendum
tra tutti i lavoratori, la FIM e la UILM,
hanno iniziato"la loro consultazione".
Essa č fondata sul principio che una minoranza
decide per tutti e si attribuisce i poteri di
tutti.
La
FIM e la UILM hanno 250.000 iscritti su oltre 1
milione di metalmeccanici interessati al
contratto della Federmeccanica. Rappresentano
meno di 1 lavoratore su 4. Ma questa minoranza
dovrebbe decidere per tutti. Ignorando il
sindacato di maggioranza che ha 370.000
iscritti, e sopratutto rifiutando di far
decidere tutti i lavoratori, iscritti e non
iscritti.
Per
la maggioranza dei metalmeccanici dovrebbe
valere i principio del "silenzio -
assenso": se non sei daccordo vai dal
datore di lavoro a chiedere di toglierti gli
aumenti e magari di licenziarti.
Chi,
non lo fa, approva l'accordo separato e accetta
di fare i turni, gli orari, le flessibilitā
peggiorative che quell'accordo prepara.
Tutto
questo č fuori da qualsiasi regola democratica
e non č accettabile!
La
FIOM:
-Invita
tutti i lavoratori a non sottoscrivere in alcun
modo schede e schedature varie, che non servono
certo a decidere sul Contratto e che non hanno
alcun valore legale:
-Considera
i miseri aumenti imposti da Federmeccanica e
accettati da FIM e UILM solo una parte degli
aumenti che spetteranno a tutti i lavoratori
quando sarā firmato un vero contratto.
-Diffida
tutte le Aziende dall'applicare ai
lavoratori clausole peggiorative sule normative
e sulle condizioni di lavoro a causa
dell'accordo sottoscritto da FIM e UILM. Infatti
l'Articolo 36 del CCNL dice che il vecchio
contratto vale fino alla fine del nuovo. La FIOM
non ha firmato, la maggioranza dei lavoratori
non ha deciso, quindi non č applicabile alcuna
clausola.
In
nessuna struttura organizzata e democratica, la
minoranza pretende di decidere per tutti. Nella
democrazia, quando si vota, ogni testa vale un
voto. Solo tra i metalmeccanici dovrebbe valere
i principio che le decisioni di FIM e UILM
valgono per tutti, che 1+1 non fa 11.
La
FIOM ricorda l'Articolo 39 della Costituzione
che prevede la democrazia rappresentativa nella
stipula dei contratti e sopratutto chiede un
vero referendum tra tutti i metalmeccanici,
senza distinzioni e discriminazioni.
FIOM
26 maggio 2003
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