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Oltre
300.000
posti di
lavoro a
rischio
nell’industria
italiana
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In
Piemonte
nell’ultimo
anno
sono
scomparsi
23.000
posti di
lavoro a
tempo
indeterminato
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La
Fiat e
le altre
imprese
vogliono
affrontare
le crisi
facendo
licenziamenti
di massa
attraverso
mobilità
e cassa
integrazione
a zero
ore
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Il
Governo,
invece
di
attuare
una
politica
di
sostegno
allo
sviluppo
industriale
basato
sull’innovazione,
la
ricerca,
la
qualità
del
prodotto
e
l’incremento
occupazionale
stabile
corre
dietro
la
Confindustria
tagliando
diritti
e
salari,
introducendo
nuove
norme
sul
mercato
del
lavoro
che
avviano
nuove
forme di
precarietà
nelle
assunzioni
e
riducono
le
certezze
nella
conservazione
del
posto di
lavoro.
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Con
questa logica, come si e’
visto, non si aumenta la
competitività internazionale
dell’Italia, si peggiorano
solo le condizioni dei
lavoratori e delle lavoratrici
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Vogliamo
batterci
per uno
sviluppo
industriale
che dia
occupazione
stabile.
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Vogliamo
batterci
per la
difesa
del
Contratto
nazionale
di
lavoro,
per
recuperare
integralmente
il
potere
d’acquisto
del
salario
e per
impedire
il
dilagare
del
lavoro
precario.
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Vogliamo
contratti
di
solidarietà
al posto
della
cassa
integrazione
a zero
ore e
dei
licenziamenti.
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Vogliamo
allargare
le
tutele e
i
diritti
a
partire
dall’estensione
per
tutte e
tutti
del
diritto
a non
essere
licenziati
ingiustamente
(art.
18)
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Vogliamo
mantenere
e
sviluppare
il
lavoro
in
Piemonte
e in
Italia
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Per
tutti
questi
motivi
partecipiamo
tutte
e
tutti
allo
sciopero
generale
dell’industria
e
dell’artigianato
venerdì
21
febbraio
con
manifestazione
regionale
a
Torino
ore
9.30
-
concentramento
a
Porta
Susa
ore
11.00
-
Piazza
Castello
Parteciperà
Carla
Cantone
-
Segretaria
nazionale
CGIL
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