Venerdì 21 febbraio

 Sciopero generale dell’industria e artigianato

8 ore di sciopero dei metalmeccanici

 

Oltre 300.000 posti di lavoro a rischio nell’industria italiana

In Piemonte nell’ultimo anno sono scomparsi 23.000 posti di lavoro a tempo indeterminato

La Fiat e le altre imprese vogliono affrontare le crisi facendo licenziamenti di massa attraverso mobilità e cassa integrazione a zero ore

Il Governo, invece di attuare una politica di sostegno allo sviluppo industriale basato sull’innovazione, la ricerca, la qualità del prodotto e l’incremento occupazionale stabile corre dietro la Confindustria tagliando diritti e salari, introducendo nuove norme  sul mercato del lavoro che avviano nuove forme di precarietà nelle assunzioni e riducono le certezze nella conservazione del posto di lavoro.

Con questa logica, come si e’ visto, non si aumenta la competitività internazionale dell’Italia, si peggiorano solo le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici

Vogliamo batterci per uno sviluppo industriale che dia occupazione stabile.

Vogliamo batterci per la difesa del Contratto nazionale di lavoro, per recuperare integralmente il potere d’acquisto del salario e per impedire il dilagare del lavoro precario.

Vogliamo contratti di solidarietà al posto della cassa integrazione a zero ore e dei licenziamenti.

Vogliamo allargare le tutele e i diritti a partire dall’estensione   per tutte e tutti  del diritto a non essere licenziati ingiustamente (art. 18)

Vogliamo mantenere e sviluppare il lavoro in Piemonte e in Italia

 

Per tutti questi motivi partecipiamo tutte e tutti allo sciopero generale dell’industria e dell’artigianato venerdì 21 febbraio con manifestazione regionale a Torino

ore 9.30 - concentramento a Porta Susa

ore 11.00 -  Piazza Castello  

Parteciperà Carla Cantone  -  Segretaria nazionale CGIL