Lo sciopero a
Mirafiori e Rivalta è stato un grande successo. In tutti gli
stabilimenti si è fermata la produzione ed i lavoratori hanno
formato cortei affollatissimi che hanno attraversato le officine
e gli uffici.
L’adesione alle
2 ore di sciopero è stata pressoché totale, le officine erano
completamente vuote, mediamente la partecipazione è stata del
90-95% in tutti i settori della FIAT.
Allo sciopero
indetto da FIM-FIOM-UILM e FISMIC hanno aderito anche altri
sindacati come il Sin. Cobas e l’UGL , gli
unici assenti sono stati quelli dell’Associazione QUADRI e
CAPI FIAT che hanno boicottato, senza successo, lo sciopero,
anche perché diversi quadri e addirittura alcuni Capi FIAT
hanno partecipato alle iniziative.
A
Mirafiori sul 1° turno i lavoratori in corteo sono
usciti dalla fabbrica e hanno manifestato nelle vie adiacenti lo
stabilimento. Oltre 3.000 dalla Porta 2
della Carrozzeria (tutti i giovani in testa al
corteo) insieme ad altri 500 lavoratori
delle Presse e della Comau Stampi hanno manifestato
per strada, raccogliendo gli applausi e la solidarietà degli
automobilisti e dei passanti, fino sotto la Palazzina dei
dirigenti Fiat alla Porta 5.
Dalla
Powertrain FIAT-GM (ex Meccanica) sono
usciti in 800 dalla porta 18 e hanno presidiato C.so
Orbassano. Anche agli Enti Centrali
l’adesione allo sciopero per la prima volta dopo molti anni
l’adesione allo sciopero è stata molto alta e si è formato un
corteo con oltre 200 operai ed impiegati che ha
attraversato officine ed uffici.
A
Rivalta, grande adesione al mattino grandissimo
corteo nel pomeriggio perchè la FIAT lavora solo sul 2° turno,
l’adesione allo sciopero alla Sistemi
Sospensioni (Marelli) e a Turinauto (ex Presse) è stata totale,
oltre il 90%, in fabbrica sono rimasti solo i Capi ed
i dirigenti del personale. Oltre 400
lavoratori hanno formato 2
cortei al mattino, mentre un corteo
di 2000 lavoratrici e lavoratori sono poi usciti dai
cancelli nel pomeriggio dove hanno fatto un’assemblea.
Adesione forte negli
stabilimenti anche dei lavoratori di TNT e di COMAU.
Donne, anziani,
giovani, operai ed impiegati, insieme ai lavoratori interinali
ed ai giovani in Contratto di formazione lavoro, hanno detto con
forza al Governo, a Confindustria e alla FIAT che l’art.18 e
lo statuto dei Lavoratori non si tocca, e che i diritti dei
lavoratori non si cancellano. Il
successo dello sciopero testimonia che siamo pronti a continuare
ed ad intensificare la lotta per impedire che la precarietà e
l’arbitrio cancellino la libertà e la dignità delle persone
che lavorano.
Torino,
7 dicembre 2001
FIM
– FIOM – UILM – FISMIC
5a
Lega MIRAFIORI e RIVALTA
|