07.10.2000 Cofferati a Pesaro

Cofferati: sarà rottura sociale
con l'asse tra governo e imprese

Il leader della Cgil: ci riprovano con i licenziamenti facili


PESARO - Per Sergio Cofferati la presentazione del Libro bianco del ministro del Welfare «ha reso esplicito un collateralismo evidente tra Confindustria e l'attuale esecutivo», mentre la fine della concertazione annunciata dallo stesso Maroni conferma che «siamo di fronte ad un cambiamento radicale di atteggiamento». «In sostanza - ha detto il segretario della Cgil, durante un convegno a Pesaro - il governo dice "io vi racconto cosa voglio fare e tu sei libero di aderire o meno". E' il famoso dialogo sociale, una scelta che comporta grandi rischi di rottura sociale».
Ma le critiche di Cofferati non finiscono qui, perchè «nel Libro bianco c'è di tutto e di più, ma soprattutto ci sono scelte unilaterali a vantaggio delle imprese». In ogni singolo capitolo del Libro bianco si affaccia l'idea costante di modificare la legislazione attuale, di allontanarsi dalla normativa e dalle direttive dell'Unione europea per dare peso alla gestione unilaterale da parte delle imprese dei rapporti di lavoro, comunque definiti». Il tutto, secondo Cofferati, in una «cornice inaccettabile, perchè è basata sulla cancellazione della politica dei redditi e sul superamento della concertazione».
«L'insistenza che Confindustria pone sulla flessibilità in uscita - continua Cofferati - è già nota fin da quando sostenne i referendum dei radicali bocciati dalla Corte Costituzionale, e oggi, con il consenso implicito del governo, ci riprova. L'obiettivo è quello di avere norme che consentano licenziamenti facili e discriminatori». Sono poi gli stessi imprenditori - ha proseguito - che chiederanno al governo di modificare le pensioni innalzando l'età pensionabile e, contemporaneamente, di avere prepensionamenti di massa nei settori più direttamente coinvolti dalla crisi».