I METALMECCANICI PER TORINO

 

CONTRO I LICENZIAMENTI, PER DIFENDERE IL LAVORO E CONQUISTARE UN FUTURO ALL’INDUSTRIA ED A TORINO

 

Dopo il grande successo degli scioperi del 23 e 24 maggio e la proclamazione di altre 4 ore di sciopero a livello nazionale in tutti gli stabilimenti FIAT, FIM-FIOM-UILM di Torino intendono estendere la mobilitazione ed aprire una vertenza per difendere e rilanciare l’occupazione e tutto il sistema industriale che ruota attorno alla produzione dell’autoveicolo.

 

Dopo l’avvio della procedura di licenziamento, i lavoratori hanno scioperato contro un Piano, presentato dalla FIAT nei giorni scorsi, che invece di rilanciare il settore, punta ad un ridimensionamento dell’occupazione e della capacità produttiva degli stabilimenti che comprometterebbe la tenuta dell’intera struttura industriale torinese ben oltre gli stabilimenti dell’auto.

 

La FIAT propone la stessa ricetta, tutta centrata sui tagli e sulla riduzione dei costi, già usata nel passato e che ha prodotto le attuali difficoltà senza compiere le scelte di investimento sulla qualità e l’innovazione di prodotto che sono la condizione essenziale per uscire dalla crisi e per dare un futuro a tutta l’industria ed alla città.

 

La decisione assunta dalla FIAT di vendere larga parte del patrimonio industriale (Teksid, Marelli, Comau, ecc.) localizzato largamente nell’area torinese, la riduzione dei volumi produttivi e il taglio di 3 delle 7 linee di assemblaggio dell’auto a Torino, insieme all’assenza di investimenti adeguati sull’innovazione e sul prodotto, scaricheranno su Torino dal punto di vista sociale, economico ed industriale effetti gravissimi, che rischiano di compromettere le possibilità di sviluppo e rilancio della città nei prossimi anni.

 

FIM-FIOM-UILM, ribadiscono la netta contrarietà a qualsiasi ipotesi di espulsione di manodopera; la scelta di ridurre l’occupazione per affrontare la crisi è una strada sbagliata, che scarica sulle lavoratrici e sui lavoratori i ritardi e gli errori compiuti in questi anni dalla FIAT e dal sistema delle imprese.

 

Bisogna conquistare un tavolo di trattativa con la FIAT e con il sistema delle imprese sulle strategie e sulle prospettive industriali. Il Governo come le istituzioni locali non possono assistere inermi a scelte che rischiano di marginalizzate Torino e l’Italia di fronte alle innovazioni che investiranno tutta l’industria dell’autoveicolo nei prossimi anni; e devono essere promotrici di una politica di rilancio delle attività industriali e di misure che riqualifichino il lavoro e difendano l’occupazione.

 

Per queste ragioni FIM-FIOM-UILM di Torino hanno deciso di estendere le 4 ore di sciopero a tutta la componentistica e all’indotto dell’autoveicolo dell’area torinese, che pagherà il prezzo delle dismissioni decise dalla grande impresa; e hanno indetto una manifestazione che partirà dalla Porta 5 di Mirafiori fino a P.zza Castello, che coinvolgerà, nel suo percorso, le sedi delle istituzioni locali (Comune, Provincia, Regione) e del Governo (Prefettura).

 

VENERDI’ 7 giugno 2002

4 ORE di SCIOPERO

con MANIFESTAZIONE a TORINO

Concentramento ore 9,30 alla Porta 5 di Mirafiori

Corteo fino a Piazza Castello

 

FIM – FIOM – UILM  Torino