COMUNICATO
FIOM
La
Direzione nazionale della Fiom esprime piena soddisfazione per le
oltre 300.000 firme raccolte fra le lavoratrici e i lavoratori delle
aziende della Federmeccanica contro l’accordo separato sul Ccnl e
per il referendum. I dati conclusivi saranno documentati a giorni,
ma già possiamo affermare che è stato superato il numero di sì
alla piattaforma unitaria votata dai lavoratori per l’avvio della
trattativa con Federmeccanica.
Si pone
così con trasparente evidenza una enorme generale questione
democratica che prefigura la liquidazione del significato stesso
della contrattazione collettiva: in assenza
di una legislazione che vincoli le trattative al voto, una
minoranza può decidere per tutti e la controparte diventa libera di
scegliere i propri interlocutori secondo convenienza.
E’
una gravissima deregolazione delle relazioni sindacali che fa cadere
le condizioni necessarie per lo svolgimento democratico della
funzione di rappresentanza e mette in scacco i diritti dei
destinatari degli accordi – le lavoratrici e i lavoratori.
Ciò
mentre si prospetta l’urgenza di fronteggiare il rischio di un
attacco ai salari, alle pensioni, ai diritti nel lavoro, già
preannunciato dalle intenzioni del Governo, e mentre continuano e si
acutizzano i processi di ristrutturazione delle imprese che tendono
ad una generale precarizzazione del lavoro.
La
Fiom, sostenuta dal consenso dimostrato dalla raccolta delle firme,
proclama
lo
SCIOPERO GENERALE della categoria con MANIFESTAZIONE a Roma
il 9 novembre 2001
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- Per riconquistare il diritto a contrattare.
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- Per affermare il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a
decidere.
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- Per respingere la pretesa di comprimere salari, diritti,
occupazione, libertà.
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Intanto,
verranno attivate le iniziative necessarie per far valere nelle
opportune sedi istituzionali le ragioni delle firme raccolte.
Il Comitato Centrale della Fiom convocato nei prossimi giorni
stabilirà le tappe di questo percorso.
dell'Assemblea
di Verona 28 settembre 2001
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