Comunicato di Fim, Fiom, Uilm nazionali e del
Coordinamento nazionale delle Rsu di Eds Italia
Si è svolta oggi la riunione del Coordinamento nazionale delle Rsu con Fim, Fiom e Uilm nazionali.
L’incontro ha composto un quadro della situazione aziendale molto preoccupante sotto il profilo dell’occupazione e del futuro industriale di Eds Italia.
È crescente nelle sedi italiane la sensazione di insicurezza nel corpo vivo dei lavoratori surrogata tra l’altro da affermazioni, in sedi ufficiose, di alti dirigenti aziendali che non temono di parlare di utilizzo dello strumento della mobilità per gli ulteriori esuberi non affrontati con il piano di esodo incentivato.
Il tutto avviene in un’azienda che da mesi ormai non comunica ai rappresentanti dei lavoratori e alle Organizzazioni sindacali informazioni precise dal punto di vista finanziario, industriale e, soprattutto, occupazionale. Sono risultati inesatti, addirittura, i numeri dei lavoratori che hanno aderito al Piano degli esodi incentivati condotto da Eds e che furono comunicati al tavolo ufficiale al ministero delle Attività produttive il 5 dicembre.
In questo quadro già di per se abbastanza drammatico, si cala la forzatura che Eds ha scelto di praticare con l’apertura della procedura di Cigo.
Il Coordinamento e le Organizzazioni Sindacali denunciano l’atteggiamento aziendale che ha rifiutato qualsiasi ipotesi di accordo per misure alternative alla cassa a zero ore quali la solidarietà e la rotazione.
Valutano quella scelta come il tentativo di anticipare l’utilizzo di strumenti di ammortizzazione sociale ad un primo blocco di lavoratori, aprendo magari così la strada a successivi tagli.
Le Organizzazioni sindacali e il Coordinamento respingono questa strategia aziendale che vuole restringere le relazioni sindacali al solo perimetro delle attivazioni degli strumenti che di volta in volta intende utilizzare e continuando unilateralmente ad applicare l’accordo di marzo che le Oo.Ss. avevano sospeso e che peraltro è anche scaduto.
Il Coordinamento e le Oo.Ss. ritengono necessario un confronto generale con l’azienda in un ambito, anche istituzionale, nel quale sia definito una volta per tutte il quadro di riferimento industriale e occupazionale di Eds Italia.
A tal fine le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm e il Coordinamento chiedono la rapida convocazione di un incontro con l’azienda e con il ministro delle Attività produttive che aveva, peraltro, assunto l’impegno di monitorare questa crisi aziendale.
Indicono a tale scopo una giornata di sciopero ed il presidio dei lavoratori del Gruppo Eds Italia al ministero delle Attività Produttive, a Roma, per il giorno 13 febbraio 2004.
Le Oo.Ss., inoltre, invieranno una richiesta al ministero dell’Istruzione, università e ricerca per affrontare in un incontro le problematiche aperte dalle sentenze del Consiglio di Stato sulla gara Miur e l’impatto occupazionale che potranno determinare nel settore Informatico del nostro paese.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Il Coordinamento nazionale delle Rsu di Eds Italia
Roma, 6 febbraio 2004