Comunicato sindacale

SUCCESSO DELLO SCIOPERO INDETTO DAL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE RSU DI EDS ITALIA E DALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI FIOM FIM E UILM IN RISPOSTA ALLA VOLONTA' DI EDS Italia DI RIDURRE IL PERSONALE.

IL MINISTRO ANTONIO MARZANO RICEVE LA DELEGAZIONE DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI E DELLE RSU. SI VA ALL'APERTURA DEL TAVOLO AL MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE SULLA CRISI EDS.

A seguito delle assemblee che si sono tenute nei giorni scorsi venerdì 17 si è svolto lo sciopero nazionale del gruppo, che ha interessato le sedi di Roma, Torino, Siena, Vicenza, Caserta, Bari, Potenza; la giornata di sciopero ha visto come iniziative preminenti il presidio della sede di Torino, il picchettaggio della sede di Caserta con blocco della superstrada prospiciente, ed il presidio a Roma presso il Ministero delle Attività Produttive, culminato nell'incontro con il Ministro Marzano il quale si è impegnato ad aprire un tavolo di confronto tra le parti sulla crisi EDS Italia.

Le organizzazioni sindacali e il Coordinamento delle RSU pretendono che in quella sede l'azienda si proponga finalmente con un reale piano industriale e la volontà di mantenere l'occupazione e rilanciare EDS Italia.

La Direzione Aziendale aveva illustrato l'8 ottobre, presso l'Unione Industriali di Roma, il Piano Industriale 2004-2006 ed aveva annunciato, senza ufficializzare nessun particolare, l'intenzione di lanciare, a partire dal 9 Ottobre, un piano di incentivazione all'esodo per 550 persone, di cui 450 nell'ambito del settore metalmeccanico e 100 nell'ambito degli altri Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro presenti nelle aziende del Gruppo. Numero destinato a crescere in caso di un eventuale definitivo esito negativo della vicenda MIUR.

Il Coordinamento sindacale ha respinto questo piano aziendale fatto di solo recupero finanziario, taglio dei costi e coerente con le sole aspettative della Corporate (che ha annunciato a livello europeo tagli per circa 3000 addetti) e ha respinto l'idea che oggi possa essere proposto un piano di uscite incentivate così massiccio che appare difficile da realizzare con il mercato del lavoro odierno. L'Azienda non ha dichiarato, in caso di fallimento del piano stesso, quali strumenti intenderà utilizzare a partire da gennaio.

Il Coordinamento Nazionale ha inoltre denunciato il comportamento dell'azienda che nella gestione di questa vicenda, con la dichiarazione ultimativa del piano di uscite incentivate, cancella in modo grave il sistema di relazioni sindacali presente finora in EDS Italia.

L'apertura del tavolo presso il Ministero delle Attività Produttive rappresenta quindi un passo importante per riconsiderare più seriamente piani e prospettive per il futuro dei lavoratori e di EDS Italia.

Nel suo complesso la giornata ha dimostrato che solo la mobilitazione paga in questa dura vertenza per il mantenimento dell'occupazione in EDS.

RSU EDS Roma e Pomezia

 

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