ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL CAPO REDATTORE ECONOMIA E LAVORO

 

COMUNICATO STAMPA Rappresentanza Sindacale Unitaria Electronic Data Systems ITALIA – SEDE ROMA CS 200304

                                         

SUCCESSO DELLO SCIOPERO INDETTO DAL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE RSU DI EDS ITALIA  E DALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI FIOM FIM E UILM.

IL MINISTRO ANTONIO MARZANO RICEVE LA DELEGAZIONE DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI E DELLE RSU.

SI VA ALL’APERTURA DEL TAVOLO AL MINISTERO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE SULLA CRISI EDS.

 

Successo dell’iniziativa di lotta indetta dal Coordinamento nazionale delle RSU e dalle organizzazioni sindacali FIOM FIM e UILM in risposta alla volontà di EDS Italia di ridurre il personale.

 

A seguito delle assemblee che si sono tenute nei giorni scorsi e dello sciopero nazionale del gruppo, che ha interessato oggi le sedi di Roma, Torino, Siena, Vicenza, Caserta, Bari, Potenza e che è culminato con il presidio presso il Ministero delle Attività Produttive, si è giunti all’incontro con il Ministro Marzano e all’impegno del dicastero di aprire un tavolo di confronto tra le parti sulla crisi EDS Italia.

 

Le organizzazioni sindacali e il Coordinamento delle RSU pretendono che in quella sede l’azienda si proponga finalmente con un reale piano industriale e la volontà di mantenere l’occupazione e rilanciare EDS Italia.

 

La Direzione Aziendale aveva illustrato l’8 settembre, presso l’Unione Industriali di Roma, il Piano Industriale 2004-2006 ed aveva annunciato, senza ufficializzare nessun particolare, l’intenzione di lanciare, a partire dal 9 Ottobre, un piano di incentivazione all’esodo per 550 persone, di cui 450 nell’ambito del settore metalmeccanico e 100 nell’ambito degli altri Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro presenti nelle aziende del Gruppo. Numero destinato a crescere in caso di un eventuale definitivo esito negativo della vicenda MIUR.

 

Il Coordinamento sindacale ha respinto questo piano aziendale fatto di solo recupero finanziario, taglio dei costi e coerente con le sole aspettative della Corporate (che ha annunciato a livello europeo tagli per circa 3000 addetti) e ha respinto l’idea che oggi possa essere proposto un piano di uscite incentivate così massiccio che appare difficile da realizzare con il mercato del lavoro odierno. L’Azienda non ha dichiarato, in caso di fallimento del piano stesso, quali strumenti intenderà utilizzare a partire da gennaio.

 

Il Coordinamento Nazionale ha inoltre denunciato il comportamento dell’azienda che nella gestione di questa vicenda, con la dichiarazione ultimativa del piano di uscite incentivate, cancella in modo grave il sistema di relazioni sindacali presente finora in EDS Italia.

 

L’apertura del tavolo presso il Ministero delle Attività Produttive rappresenta quindi un passo importante per riconsiderare più seriamente piani e prospettive per il futuro dei lavoratori e di EDS Italia.

 

Rimane aperta tuttavia la richiesta che le organizzazioni sindacali FIOM FIM e UILM ha fatto al governo di aprire un confronto più complessivo sulla situazione del settore informatico in Italia.

 

 

EDS Italia, con circa 3900 addetti a Roma, Milano, Torino, Modena, Siena, Caserta, Potenza e Bari, è impegnata nel settore dei servizi informatici e di outsourcing è presente in tutti i principali segmenti del mercato quali assicurazioni, banche. Telecomunicazioni e pubblica amministrazione. L’azienda decolla nel 1995, quando la multinazionale americana decide di entrare nel mercato italiano acquisendo società quali la Database Informatica, System Management e Sipe Optimation. Crescendo negli anni diventa un sistema di aziende quali EDS Italia, EDS Pubblica Amministrazione, Servizi Generali (cliente Banca di Roma) Servizi ICT (cliente ENI).

 

 

FINE DEL COMUNICATO

Roma, 17 ottobre 2003.

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