Gli esiti della prima chiamata delle classi 1923, 1924 (3° e 4° trimestre) e 1925, avvenuta il 15 ottobre 1943 (1), con scadenza al 15 novembre 1943, furono (secondo le testimonianze del Gen. Canevari e dello stesso Graziani) superiori a quelle che erano le aspettative.
I dati che si ricavano da una comunicazione del Maresciallo
d’Italia e Ministro della Guerra Rodolfo Graziani al Duce, comunque, sono i
seguenti .
Essi sono, divisi per regione:
PIEMONTE E LIGURIA :
3.783
LOMBARDIA : 7.177
VENETO : 6.667
EMILIA-ROMAGNA :
16.415
TOSCANA : 8.211
UMBRIA : 1.034
LAZIO : 751
MARCHE : 1.115
__________
totale n° 45.153
Da una notizia del 9 novembre 1943 si ricava che i due terzi dei
coscritti delle classi chiamate alle armi si sono già presentati ai rispettivi
Distretti Militari.
Pare che i casi di renitenza in nessuna provincia abbiano superato
il 5%. In Emilia si presentò il 98% dei chiamati.
Né bisogna dimenticare che ricorrenti amnistie per i renitenti che
si fossero presentati entro termini stabiliti consentirono di recuperare
diversi militari non presentatisi alla prima chiamata.
Un decreto del 21 febbraio 1944, infatti, stabiliva la pena di
morte per i renitenti, ma un altro del 25 aprile decretava che, chi si fosse
presentato entro 30 giorni (cioè entro il 25 maggio) sarebbe stato arruolato e
non avrebbe patito alcuna sanzione. E il 28 ottobre 1944 una nuova amnistia veniva concessa a chi si fosse
presentato entro 8 giorni. Si ha notizia che il 14 novembre successivo a Rovigo
si erano presentati 2187 renitenti e a Bergamo 1593.
NOTE:
(1) Su
tutti i giornali della R.S.I. del 16 ottobre 1943 comparve il seguente
comunicato:
CHIAMATA ALLE ARMI DI
APPARTENENTI ALLE CLASSI 1923 – 1924 – 1925
Il Ministero della Difesa
Nazionale comunica: A tutti i Capi delle province, a tutti i Podestà, a tutti i
Comandi militari e dei Carabinieri.
Da oggi, ogni giorno alle ore 14,50, fino al 15 novembre, sarà
comunicato per radio il manifesto di chiamata alle armi riguardante:
1) I militari dell’Esercito del secondo e terzo quadrimestre del
1924 che siano stati dimessi dalle armi e non si trovino tuttora alle armi.
2) I militari dell’Esercito appartenenti alle classi 1924 e 1923
in congedo provvisorio, che finora non si sono presentati alle armi perché rinviati
o dispensati.
3) Gli appartenenti alla classe 1925 della leva di terra.
E’ stato già provveduto alla spedizione nelle province e nei
comuni dei relativi bandi di chiamata alle armi. Ove non pervenissero per
eventuali ritardi, le autorità locali provvedano alla divulgazione a mezzo di propri
ordini delle norme che verranno a tal fine radiodettate da oggi alle ore 14,50,
fino al 15 novembre.
Tutte le autorità all’indirizzo sono direttamente responsabili
della esecuzione.
Firmato: Il Ministro
della Difesa Nazionale