Ernesto Daquanno

 

Ernesto Daquanno, nasce a Roma il 7 gennaio 1897. Nazionalista e corrispondente a Roma di vari giornali, il 26 luglio 1943 è cacciato da capo redattore del quotidiano torinese LA STAMPA. Aderisce alla RSI e Mussolini ne apprezza la professionalità al GIORNALE RADIO-EIAR. Firma IL LAVORO di Genova dal 26 gennaio al l’1 giugno 1944, sostituito da Gian Gino Pellegrini.

Dal 5 giugno 1944 avvicenda Orazio Marcheselli alla Direzione Generale della STEFANI, l’Agenzia giornalistica fondata a Torino nel 1853 da Guglielmo Stefani su suggerimento dell’allora Presidente del Consiglio dei Ministri Camillo Benso Cavour . Agenzia che, trasferita a Roma nel 1871, raggiunge un grande sviluppo dal 1934 con il forlivese Manlio Morgagni, suicida il 25 luglio 1943 con questo messaggio per Mussolini “Muoio col tuo nome sulle labbra e con l’invocazione per la salvezza dell’Italia”. In RSI lo Stato acquista le azioni dalla vedova Lucia Bozzoli e i Presidenti sono dal 14 gennaio 1944 Adelfo Luciani e dal 12 marzo 1944 Luigi Barzini (la censura tedesca, tramite il corrispondente di guerra Hptm Fritz Bentmann, è limitata alle notizie militari). Nel dopoguerra l’ANSA si appropria anche della sede romana della STEFANI, in Via di Propaganda.

La STEFANI della RSI è pronta a informare sui danni bellici al patrimonio artistico. Questi gli inizi di quattro messaggi Anno XCI: del n. 8 “ Il Ministro dell’Educazione Nazionale Carlo Alberto Biggini si è incontrato recentemente a Firenze con i sovrintendenti ai monumenti e con esponenti degli istituti di cultura con i quali ha studiato nuovi e urgenti mezzi onde assicurare, per quanto possibile, le opere d’arte dalle offese nemiche”, del n. 10 “Tutto ciò mentre il sostituto del primo ministro Attlee pronunciava attraverso Radio Londra, le seguenti parole: il governo britannico, prendendo in considerazione una nota della CRI , fa presente che per l’esecuzione dei bombardamenti aerei ha dato precise disposizioni perché si eviti di danneggiare persone e cose non inerenti alla guerra.”, del n. 11 “Per la prima incursione, quella del 7 aprile, Radio Londra inventò, a giustificazione dell’orrendo misfatto, strane storie di convegni e di parate militari italo-germaniche. Per la seconda, quella di domenica scorsa, siamo ancora in attesa di notizie Ancora una volta il centro della città (Treviso) è stato letteralmente pettinato dalla furia distruttrice” e del n. 25 “ Dalla Genova medioevale gli incursori si sono spinti su su nei quartieri del cinque-seicento, dovuti in gran parte alla genialità di Galeazzo Alessi e della sua scuola, e giunti intatti a noi a testimoniare la potenza imperiale della Superba”.

Pubblica con Edizioni Erre Milano-Venezia 1944 LA SOCIALIZZAZIONE DELLE IMPRESE, pp. 96 e LA SOCIALIZZAZIONE DELL’EUROPA, pp. 80.

Segue Mussolini anche a ragione dell’incarico di direttore dell’unica Agenzia giornalistica della RSI. E’ assassinato al muretto del Lungolago di Dongo (CO) alle ore 17,30 del 28 aprile 1945.

Estratto da http://www.fondazionersi.org/mediawiki/index.php?title=Ernesto Daquanno

 

TORNA AL SOMMARIO