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mosche2.jpg (24068 byte)Contrappunti alla tortura delle mosche cap. II

 

.       E' talmente accorto e "presente" che vede solo ciò che succede fuori di lui.

2.       Chi prova a scrivere qualche cosa oggi non è trascurato, anzi si trova di fronte ad un mare di attenzioni da parte di editori più o meno improvvisati che si esprime con fiumi di concorsi, montagne di riviste dedicate a scrittori esordienti, interviste, recensioni, promesse di pubblicazioni e quant'altro per far uscire lo scrittore inedito dall'anonimato. Il risultato complessivo è un muro d'indifferenza. Quale audacia dimostra un "dilettante", considerata la assoluta vacuità dei suoi sforzi e la spietata indifferenza dei contemporanei!

3.      Di tutti gli ostacoli per la mente nessuno è più allettante e più devastante delle "correnti di pensiero".

4.      Sullo svolgimento dei fatti della nostra vita privata, buoni o cattivi che siano, non dovremmo mai fare un'azione "disturbante".

5.       Gli "intrecci" delle vicende degli umani, che costituiscono gran parte delle notizie di cronaca dei quotidiani, mi "coinvolgono" abbastanza da lontano; succede a me come a certi inglesi, che non sono toccati da fatti che non li riguardano.

6.       Le sue omissioni sono le sue confessioni.

7.       Molti cosiddetti "filosofi" sono la morte della filosofia.

8.       Ogni metamorfosi è un inganno. Esse ci umiliano perché ci fanno sentire prede o cacciatori; purtroppo le metamorfosi sono il carattere degli uomini.

9.       E' veramente un grande piacere far interpretare ad attori improvvisati, su una scena di teatro, personaggi nuovi o vecchi , davanti ad un pubblico che si riesce a coinvolgere e a divertire; al confronto mettere per iscritto caratteri nuovi , come appartiene al mestiere del drammaturgo, diventa noioso. La messa in scena di un'opera è veramente un lavoro impegnativo tanto che commedie mediocri recitate da bravi attori divertono e attirano il pubblico molto più di grandi drammi messi in scena da cattivi registi e rappresentati da attorucoli che diventano una vera boiata. Il teatro è l'unico genere di metamorfosi che non mi mette a disagio, anzi il teatro mi solleva e mi riconcilia con i miei stessi simili.

10.   Non sono interessati a leggere i grandi poeti e si sentono a disagio ogni volta che entrano in una libreria; li vedi titubanti sulla soglia quasi pronti a chiedere permesso prima di entrare; eppure , quando loro capita, entrano in modo chiassoso nella casa - museo di un poeta e cominciano a scuriosare dentro, sfacciatamente.

11.   Filosofo misantropo. Ha impegnato tutta una vita ad osservare gli uomini in profondità e li tiene tanto lontano, proprio in quanto li ha conosciuti in profondità.

12.   E' quasi irresistibile la tentazione che hanno gli uomini di procurarsi affanni; ma non è in mano loro il potere di toglierseli di dosso.

13.   Scrivere subito frasi singole, aforismi, era per me la cosa più ardua. Due frasi insieme sembrano scivolare meglio quando sono legate, anche se una è quella di un altro. Per questo ho agganciato le mie frasi alle sue, in un serrato contraddittorio. Anche i ciclisti preferiscono fuggire in coppia per resistere meglio ad una lunga gara. Anche se uno si lascia trainare dall'altro, soprattutto nelle arrampicate difficili, vince chi ha più fiato e resistenza e riesce ad arrivare prima al traguardo dopo la volata finale.

17.   Metafisica del tempo. Un paese nel quale si misura il tempo con il respiro.

18.   L'arte di leggere può essere associata all'arte della gastronomia. Chi legge , deve farlo con moderazione e deve rivolgersi a certe opere più adatte ad essere assimilate e soprattutto ben digerite da parte della mente. Non tutti i cervelli sono uguali, pertanto ad ognuno andranno bene certe letture e non altre. Per questo è importante andare in libreria per pregustare ed "assaggiare" prima i contenuti e confrontare gli autori. Chi legge molto senza selezionare, e soprattutto senza riflettere su ciò che legge, non è un buon lettore, anzi somiglia a quelle persone che a tavola ingozzano tutto senza masticare; il risultato sarà un appesantimento del cervello e il blocco di ogni sua funzione autonoma. Ogni buon lettore dovrebbe improntarsi a questa massima: leggere significa rimasticare un pasto altrui.

19.   Le persone 'importanti' sono soprattutto quegli uomini e quelle donne d'affari che si sono spinti molto lontano con le loro pretese. Una volta tanto bisognerebbe abbandonare il pregiudizio che dice che maggiore sapere comporta maggiore potere. E' quasi sempre vero proprio l'opposto: le persone che si spingono molto in là con le letture e le riflessioni, spesso non tengono molto alla carriera o alla vita di società e si allontanano volentieri dalla generalità degli altri uomini o più semplicemente si mettono da parte. Raramente il talento viene adeguatamente riconosciuto e ricompensato, salvo che in quelle arti che piacciono e intrattengono il pubblico (canto, spettacolo, cinema, televisione ecc.), tutte cose che hanno poco a che vedere con le librerie e le biblioteche. In altri casi una persona di talento è più spesso avversata da mestieranti invidiosi, disposti a tutto pur di impedire a chi possiede delle vere qualità di farsi avanti nel loro settore.

20.   Filosofo. Volle lasciare ai posteri appunti sistematici per poter demolire il sistema chiuso di certe "pretese verità" costruito da altri falsi 'filosofi' suoi contemporanei abili nel diffonderle e propagandarle.

21.   La storia come 'concubina dei potenti' che dopo qualche tradimento torna ai suoi antichi amori.

22.   Vorrebbe che ogni esperienza significativa parlasse con una sola frase.

23.   Le persone che conosciamo da poco tempo calpestano inavvertitamente le idee e i principi che ci ispirano e che ci piacerebbe vedere adottati; quelle che conosciamo da molto tempo lo fanno deliberatamente.

24.   Masse e potere. Se uno "dice sempre le stesse cose con una certa arroganza", anche se sono moralmente obbrobriose, prima o poi trova un seguito di persone disposte a farsi dominare da lui e a seguirlo.

25.   Un'opera classica: la tomba di un antico Re che viene frequentemente visitata e di tanto in tanto saccheggiata, nei secoli.

26.   Teosofia. Il concetto di "anima" non ci aiuta a capire chi è l'uomo, se con questo concetto non si indica anche lo spirito "dell'animale". Ciò che fa la vera differenza fra gli uomini e gli animali non è l'anima, comune ad entrambi, ma la quantità di cervello.

27.   Avevo una gran sete e chiesi un bicchiere d'acqua. Lo portai alle labbra e bevvi , svuotando il bicchiere con un solo sorso. Un vecchio saggio che osservava la scena mi disse: "L'acqua ti beve!". Sul momento non capii. Da allora ho ripensato più volte a quella frase. Ora ogni volta che devo soddisfare un forte desiderio, non sono più sicuro dell'uso della forma attiva, mi viene meglio dire : " l'acqua mi beve!", "il pollo mi divora!", come diceva il vecchio saggio. Non sempre l'uso corretto della lingua ci aiuta a capire.

28.   Lui non vuole sentire parlare di bontà d'animo; lei per questo s'infuria e non si rende conto di dar ragione a lui.

29.   Quando l'angoscia per la sorte di una persona cara è diventata insopportabile, ci sarebbe un mezzo estremo per liberarsi dall'angoscia: immaginare la persona cara morta. Questa macabra iperbole rappresenta bene la funzione benefica che ha la tragedia per l'animo umano: la catarsi. La tragedia greca metteva in scena le vicende drammatiche dei grandi personaggi perché il pubblico, commuovendosi per la loro grande miseria, riuscisse ad accettare meglio la propria.

30.   Dopo che il volo è stato il sogno dell'umanità per millenni, dopo che è stata la metafora dell'ambizione umana e della sfida dell'intelligenza degli uomini agli Dei ("Noli altum volare"); oggi che i cieli sono conquistati, intristisce pensare che il sogno e il volo coincidono ancora nella nostra mente solo quando vediamo le rondini e i nostri Top Gun.

31.   La tortura delle mosche. Avrebbe dato anni della sua vita pur di essere un animale per un breve periodo di tempo e andò da Dio a chiedere la trasformazione. Dio cercò di dissuaderlo dicendogli che gli animali vivono eternamente solo nella propria specie; essi non hanno ricordi passati, né speranze per il futuro, e soccombono più degli uomini al bisogno e alla morte. Ciò non bastò a convincerlo. Ebbe allora la promessa da Dio che la sua richiesta sarebbe stata soddisfatta e se ne andò. Dopo qualche giorno, mentre stava seduto su di un sasso, sul greto di un fiume, a riposare, si trovò improvvisamente trasformato in una mosca. Provò a volare, ma una biscia lanciò repentina la sua lingua biforcuta e lo ingoiò.

32.   Ogni letteratura oscilla fra "inferno" e natura. Quest'ultima qualche poeta e i naturalisti amano associarla al paradiso; l'inferno è sempre riferito agli uomini.

33.   Con la sua poesia l'uomo si protegge dalla morte. Tramandando il sapere l'uomo si protegge dall'oblio che è compagno della vita.

34.   Lui litiga perché dice che lei vuole dimezzargli i diritti; lei litiga perché dice che lui vuole raddoppiargli i doveri. Tutti e due sono convinti di avere ragione.

35.   Il maestro Zen e l'allievo. Un Koan.

Un maestro domandò all'allievo:" Cosa pensi del conflitto?"

"I conflitti mi annoiano" rispose l'allievo,

"Perché?" chiese ancora il maestro,

"Perché portano lontano da ogni conoscenza."

"Tu vuoi la conoscenza?"- chiese il maestro,

"Certo!" rispose l'allievo soddisfatto.

"Stolto, stolto due volte!" lo apostrofò il maestro.

"Perché?" rispose l'allievo,

"Perché se vuoi la conoscenza, devi accettare anche il conflitto!".

"Ma io non voglio il conflitto!" rispose l'allievo,

"Allora non ricercare la conoscenza, essa ti trascina nel conflitto che ti fa cadere nell'informazione e perdere nei dati. Trova la Sapienza."

36.   La compassione. Riconoscere di ognuno, a cominciare da noi stessi, fino a che punto siamo derelitti.

37.   Perdita di orientamento. Fissiamo così a lungo fuori di noi stessi che alla fine non conosciamo più i nostri punti cardinali.

38.   Storia zen - un altro Koan. L'allievo al maestro:

"Come si fa a raggiungere la sapienza, maestro?"

"Devi ancora imparare!"

"Cosa devo imparare, Maestro?"

"Ad es. che la sapienza non è conoscenza!"

Allievo - "Cosa altro c'è da imparare?"

"Che c'è molto da disimparare."

"Io ci provo a disimparare maestro; sono allora sulla buona strada?"

"Non ancora! Tu ti 'sforzi' di sapere sempre meno ma devi a questo scopo imparare ancora

un'enormità di cose!".

39.   Canetti dice: "...Dio è colui che sogna tutto, tutto in una volta". Allora bisognerebbe riconoscere che in questo sogno ci sta anche la realtà di 'incubo' di milioni di uomini che vivono quotidianamente nella fame, nella miseria, nell'abbandono. Il 'mondo' non è una prova della bontà di Dio perché altrimenti bisognerebbe addossare a lui la colpa del male che c'è, che è molto più del bene.

40.   Non si addice tanto la fama alla gioventù. Sono pochi i poeti e soprattutto i filosofi divenuti famosi quando erano ancora giovani. La fama, al pari della filosofia, come la civetta, prende il volo quando è sera. Talvolta viene dopo la morte, allora la fama postuma è "una sorta di risarcimento" che la storia concede al genio che è stato completamente trascurato dai propri contemporanei.

41.   Volontà di vivere. Uno che, mentre sta morendo, cerca di imparare ancora vocaboli per poi provare a cancellare dalla propria mente tutti quelli che hanno attinenza con la morte.

42.   L'uomo senza princìpi si riconosce dal fatto che lamenta troppo spesso la mancanza di principi negli altri.

43.  Se avesse l'immortalità la spenderebbe per eccessiva prodigalità.

44.  Ogni ciarlatano "di rispetto" ha la sua ricetta per raggiungere la felicità.

45.   Due imbroglioni che s'incontrano fanno subito sodalizio.

46.   Una grande scoperta archeologica. Più di 4000 mummie, di oltre 4000 anni fa sono state scoperte in Egitto, in una valle, in prossimità del deserto. Per valorizzare la scoperta si potrebbe proporre ad uno sponsor la trasformazione dell'area in un parco degli orrori.

47.   I potenti della terra che nel corso degli ultimi tre - quattromila anni si sono fatti un nome che ormai non riusciranno più a togliersi fino alla fine.

48.   Patibolo. Trovava sollievo di fronte ad ogni pena che doveva subire non appena aveva la certezza che nessuno poteva più toglierla o cambiarla in meglio.

49.   Il sapere gli dava le vertigini.

50.   A volte anche la bellezza o la vastità del creato possono indurre timore fra gli uomini.

51.   E' sommerso solo di ricordi: vive ormai solo nel passato.

Non sa vivere che nel futuro: è troppo assorbito dai suoi progetti.

52.  Riteneva le piante e gli animali superati dai prodotti transgenici.

53.   Web. Gli piace vagabondare qua e là tra le opinioni.

54.   Gli storici devono appurare che cosa nella vita degli uomini è rimasto, dopo il primo fulgore.

55.  Poeti viventi che si misurano fra di loro in base alla conquista di ognuno di loro di primi premi.

56.   Il pensiero guadagna il suo impeto quando riesce a vedere in modo nuovo l'ovvio e il normale.

57.   Pensiero tao. "L'uomo perfetto è senza io, l'uomo ispirato è senza opera, l'uomo santo non lascia nome."

58.   Per vivere bene c'è sempre più bisogno del sapere che è stato possibile accumulare solo perché gli uomini lo hanno tramandato , da alcuni millenni, da una generazione all'altra. Negli ultimi due secoli, il sapere è stato riversato soprattutto nella tecnica. Esso ha dato impulso alla tecnologia ovvero, per conservare la metafora, dopo essersi riversato sulle macchine, ha permesso il loro funzionamento; svolgendo la stessa funzione dell'olio nei motori. Dopo un po' che si è mescolato cessa però di essere di aiuto e nuovo sapere deve essere aggiunto: la nostra civiltà va in fretta e richiede il cambio sempre più spesso.

59.   Le persone che possono cambiare l'inclinazione spirituale della nostra vita sono rare e apparterranno sempre più alle epoche passate.

60.   L'insostenibile leggerezza della storia. Un evento che capita una volta sola e nessuno racconta mai più è come se non fosse mai esistito: "Ein mal ist kein mal"l un evento che entra nella storia, può essere dimenticato, ma prima o poi ritorna perché è come se fosse ripetuto per sempre: "Zwei mal ist immer".

61.   Es muss sein. Fare la storia significa ammettere la possibilità che poteva benissimo andare altrimenti: "Es konte auch anders sein"; Fare filosofia significa ammettere che doveva andare proprio in quel modo: "Es muss sein".

62.   Vedere il mondo come il luogo in cui ciascuno può morire tutte le volte che ne ha voglia, ma solo per un tempo limitato, è come guardare al suicidio con occhi più benevoli.

63.   Un Dio "sordo" fa comodo a molti perché così nelle loro preghiere possono chiedergli quello che vogliono.

64.  Se dovessimo avere una vita assai più lunga dell'attuale proporrei di misurare il tempo in modo nuovo rispetto ai tradizionali minuti e secondi, ad es. secondo l'età: i bambini lo misurerebbero con i lamenti, gli adulti con i respiri e gli anziani con i sospiri.

65.   "Count o'er the joys hours have seen

Count o'er thy days from anguish free,

And know, whatever thou hast been,

66.  Tis something better not to be." (Byron)

67.   La storia racconta eventi innumerevoli, e fa uso di fonti inesauribili, che allo spirito avido di sapere danno il senso della vertigine, ma non potrà librarsi in alto come ogni altra scienza perché deve strisciare sul terreno dell'esperienza.

68.   Non vorrei morire senza poter fare almeno una domanda al creatore: "Perché esistere?".

69.   In prossimità dei confini ridefinisco sempre le mappe del mio sapere.

70.   Le ultime parole di mia nonna , una contadina, furono:" Oddio, sono caduta dalle scale!", dopo di che fu portata a letto, ove rimase paralizzata per due giorni. Poco prima di morire, ebbe il tempo di esclamare: "Il sole... il sole!", e spirò.

71.   Freud e il caso Schreber . "Io già c'ero!", "Io offusco il sole!". Dietro ad ognuna di queste frasi c'è il delirio di onnipotenza di tutti i paranoici, affetti dalla psicosi del potere, e di molti cosiddetti 'potenti' della Terra.

72.   La musica è l'arte che parla più direttamente all'anima, per questo piace così tanto ai giovani.

73.   Le opinioni sono le 'ancelle' del pregiudizio.

74.   E' bello scoprire ogni tanto qualche astro negli occhi di chi abbiamo di fronte.

75.   La pioggia dei temporali estivi, che scroscia e lava tutto, mi è sempre piaciuta per il denso profumo di terra umida di bosco che porta con sé, piacevole a sentirsi anche quando proviene da una piazza lastricata, da un sentiero polveroso o da una semplice strada asfaltata.

76.   L'avvenire: l'orizzonte verso cui tendono a vele spiegate i sogni...; la speranza: il vento in poppa.

77.   Il mondo: un fardello troppo pesante che il morente lascia per non doverlo portare con sé.

78.   E' vecchio. Dice sempre che è stato costretto dalla vita a farsi un po' saggio e che non vorrebbe venire al mondo un'altra volta.

79.   Predica per convincere sé stesso a credere in ciò che dice; quando riesce a convincere qualcuno cambia opinione.

80.   Clonazione umana. Presto saremo in un mondo nel quale ciascuno potrà essere l'avo di sé stesso e non derivare da nessun altro.

81.   Mi piace pensare che le persone intelligenti non sono mai contente di sé stesse e sono indulgenti con tutti gli altri.

82.   Consiglio ad un amico. Dai più cuore alla tua intelligenza.

Consiglio ad un altro amico. Dai più intelligenza alla tua azione, non più cuore, né fegato.

83.   Miti: sogni che, tramite la poesia, migrano da un secolo all'altro.

84.   Per "una sola" parola.

Farsa. Storia di una donna che sta mandando in rovina il marito per "una sola" parola.

Epopea. Storia di un popolo che aspetta per millenni la salvezza che potrà venire da "una sola" parola del suo Dio.

Tragedia. Storia di un 'capo' che manda in rovina il suo paese per "una sola" parola: guerra.

Storia di un condannato che va al patibolo per colpa di "una sola" parola.

85.   Per puntiglio, per troppo amor proprio, si è (im)piccato al ramo più basso del suo orgoglio.

86.   Il suo anelito segreto...è segreto.

87.  Verità che non si riesce ad apprendere; appena apprese si dimenticano.

88.   Un paese nel quale vengono 'sturate' le orecchie e 'stirate' le menti.

89.   L'evoluzione di un individuo è data da come egli adatta parole nuove ad un uso abituale; l'evoluzione di un pensatore è data dal modo in cui elabora concetti abituali in modo anomalo.

90.   Logica della scienza 'democratica'. Vorrebbero segretamente far smettere alcuni cervelli di pensare (per diversi anni) in modo da consentire ad alcuni loro colleghi e agli altri rimasti indietro di raggiungerli. Le teorie di quelli che vanno 'troppo' avanti vengono confutate; sottoposte a 'falsificazione' o dimenticate.

91.   La socialità degli uomini, tanto declamata, nasce da due condizioni di "disagio" estreme in cui le persone vengono a trovarsi nel corso della loro vita: il bisogno e la noia. Gli uomini hanno socializzato in passato soprattutto per bisogno; la nascita delle organizzazioni sindacali e dei partiti operai ne sono un esempio; ora le persone ricercano la compagnia degli altri per vincere la noia (salvo alcuni benemeriti che partecipano a certe associazioni di volontariato con il solo scopo di dare solidarietà).

92.   Machiavellismo moderno. Molti corteggiano il proprio nemico dal momento che non possono eliminarlo.

93.   Altra autodistruzione. Fa quello che vuole fino a quando non lo vuole più perché gli è venuto a noia, allora passa ad un altro oggetto di desiderio.


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