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    Francesco Rossi

    T E A T R O

     

    I VISIONARI

     

    D A V I D

    morte e processo

    per un povero Cristo

    In copertina:Torre di David Lazzaretti col fulmine,1995,acrilico su tela, cm 60x80, di Vittorio Traversi,Editori del Grifo

    Personaggi:

     

    David Nicodemo (sacerdote)

    Simone Pietro (apostolo) Andrea (suo fratello)

    Giacomo di Zebedeo Giovanni (suo fratello)

    Matteo (il pubblicano) Filippo

    Bartolomeo Tommaso

    Giacomo Taddeo

    Simone cananeo Cancelliere

    Magistrati del Sinedrio Caifa (sommo sacerdote)

    Coro Carabinieri

    Stampa Pubblico Ministero

     

    ATTO I

    Scena prima

    (David, e gente al seguito)

    Un grande telone bianco sul quale verranno proiettate le ombre degli attori che reciteranno dall’altra parte, fa da sfondo alla prima scena.

    Una processione lunga di curiosi personaggi vestiti in modo variopinto e bizzarro, con strane fogge, dà inizio alla rappresentazione. Davanti a tutti un uomo col mantello rosso e cappello piumato (David) guida la processione Tiene in mano il bastone del comando. Gli uomini sono vestiti con maglie rosse, calzoni grigi, manto rovesciato di rosso , di verde e di vari altri colori e berretto. Alcuni di essi portano bandiere rosse, bianche, azzurre. Una con la scritta "Militi delle sante milizie", un’altra "La repubblica è il regno eterno di Dio". Altri hanno labari, gonfaloni, stendardi.

    Dietro all’uomo col cappello piumato seguono, a due a due, alcune ragazzine vestite di bianco, donne, uomini, un sacerdote, altri curiosi vestiti normalmente da contadini poveri, quali sono. Cantano inni sacri alla Madonna. Es. "Vergine Santa..". "Mira il tuo popolo..", "Salve Regina...".

    Dopo che i primi hanno oltrepassato il telone bianco, una voce al di là impone l’alt.

    Voce In nome della legge fermi! Retrocedete indietro!

    David Perché retrocedere?

    Voce Non si può andare oltre. Dove volete andare?

    David Oggi è la festa della Madonna, andiamo a visitare alcune chiese in pacifica processione, se Dio ce lo permette.

    Voce In nome del Re , mostrami l’autorizzazione.

    David Il vostro Re sono io ; questa è l’autorizzazione: il crocifisso che ho sul petto!

    Voce David retrocedi, sciogli il complotto

    David Io vado in nome della legge del diritto ! In nome di Cristo Giudice! Io porto la pace, se volete la pace; porto la misericordia, se volete la misericordia;

    Voce Arrietro, arrietro ! Non proseguite o sparo!

    David Non sparate! Se volete una vittima, se volete il mio sangue eccomi!

     

     

    ATTO II

    Scena prima

    (Sinedrio)

     

    (Caifa, uomini del sinedrio, forze dell’ordine, pubblico ministero, cancelliere e gli uomini della stampa, pubblico, apostoli imputati)

    (La scena è quella dell’aula di un tribunale italiano di fine ‘800. Un’aula squallida di forma semicircolare, con banconi simili a quelli di una cancelleria. Su uno dei banconi sono poggiati, in modo disordinato, un’immensa quantità di abiti e di costumi di foggia svariata e bizzarra, di tutti i colori, inoltre (posti in bella vista) un cappello piumato , una tromba con cordoni e nappe gialle (che richiamano alla mente le trombe di Gerico), bandiere, labari, gonfaloni, stendardi di tutte le forme e di tutti i colori. Deve sembrare il magazzino di un attrezzista teatrale, o di un noleggiatore di abiti da maschera.)

    Gli imputati, dalla fisionomia che non offre nulla di straordinario o notevole, sono posti dentro un gabbione a sbarre di ferro. Sono onesti e pacifici campagnoli, dalla faccia calma, tranquilla, insignificante. Per la massima parte sono giovani: solo qua e là si vede qualche rara testa grigia. Vestono molto dimessamente.

    Essi fanno uno strano effetto attraverso le sbarre in cui sono rinchiusi. Sono facce insignificanti, fisionomie che posso apparire torbide, sguardi inespressivi. A guardarli, deve sembrare ancora più assurdo l’atto di accusa che li vede responsabili di tutti i reati che vengono loro contestati. Appare subito il loro basso grado di istruzione. In mezzo a loro ,il sacerdote Nicodemo dà nell’occhio per la sua faccia istruita e per la magnifica barba nera, folta, che si è lasciata crescere durante la lunga detenzione. Veste in borghese, con abiti scuri.

    Caifa I testimoni sono tutti presenti?

    Cancelliere Quelli dell’accusa tutti; ad eccezione di Angelo, defunto. Dei testimoni a discarico solo alcuni. Mancano Evaristo irreperibile, Giovanni Battista ammalato, Livio ammalato, Piantanido ammalato di gotta, Barnaba ammalato, Don Francesco irreperibile, Fatarello assente dal luogo di residenza, liberato affetto da febbri intermittenti, Giuseppe ammalato di emaciamento generale, Lorenzo ammalato di cachessia palustre, Antonio e Lorenzo per aver perduto il treno.

    Pubblico M. Per quanto riguarda i testimoni a discarico non comparsi, invito la difesa a rinunziarvi.

    Difesa Propongo che si sospenda per ora ogni decisione in ordine ai testimoni ammalati e irreperibili.

    Caifa Concesso. Pubblico Ministero, legga l’atto d’accusa.

    Pubblico M. Il procuratore della corte generale d’appello, vista l’accusa contro i seguaci del David espone quanto segue. David , barrocciaio, dopo aver esercitato per molti anni quest’industria di famiglia, la abbandonò improvvisamente e , lasciando il suo paese, la moglie e i figli, si trasferì nella capitale, poi a monte romitorio, dicendo di voler condurre là vita eremitica essendo - così egli vantava - favorito da Dio di celeste visioni e del dono profetico. Fece ritorno al villaggio e, usando il linguaggio e le forme di uomo ispirato e chiamato a grandi imprese di rigenerazione sociale e di riforma religiosa, prese a cattivarsi l’animo di quei semplici montanari e riuscì a farsi un buon numero di seguaci, di ammiratori. Ritiratosi sul monte, in un podere del suo compare, fece di quel luogo alpestre il centro della sua propaganda. Lassù accorrevano in folla i campagnoli fanatizzati dalle sue parole misteriose, e non solo lo supplivano nella lavorazione del podere per dargli comodo di tenere concioni e di scrivere le sue strane dottrine, ma lo sovvenivano anche largamente di denaro e alle di lui esortazioni si impegnarono a prestare l’opera loro per l’edificazione di una chiesa e di una torre. Poco dopo David si portò nell’isola , chiamata di Monte Cristo, dove si trattenne , scrivendo epistole, profezie e sermoni che al suo ritorno al monte spiegava alle turbe dei fanatici suoi ammiratori, da lui già riuniti in associazione , organizzata col titolo di "Santa Lega", non senza riunire anche i capitali degli associati , che spinti da cieca fede in costui non esitavano ad affidargli senza veruna garanzia. Dicendo di dover obbedire ad ordini divini imprese inoltre un lungo viaggio in Francia, dove scrisse diversi libri. Fatto ritorno al monte, dove trovò quasi compiuta l’edificazione del progettato eremo, si diede più vigorosamente a crescere il numero dei suoi proseliti, coadiuvato da due sacerdoti, il concorso dei quali servì mirabilmente a mantenere il prestigio di quella istituzione settaria, e darle vieppiù colore di santità. Fece altri viaggi e scrisse altri libri, che in parte furono stampati e tradotti in francese su copie fatte dal suo sacerdote, il quale correggeva gli errori più madornali. Ripresa stanza sul monte, continuò a tenere conferenze e a predicare la sua pretesa riforma. Esortando i suoi fedeli a far completo distacco delle cose terrene, volle una prova della sincerità dei loro propositi , esigendo da essi il rilascio di cambiali per somme, relative alle loro ristrette fortune, per loro cospicue. Così pervenne a realizzare capitali per complessivo ammontare di L. 104,000. Assicurava il sedicente profeta che il trionfo dei suoi principi avrebbe condotto ad un’equa ripartizione delle proprietà ed all’abolizione di ogni tassa e balzello e prometteva che presto avrebbe fatto vedere un gran miracolo. Fece intanto preparare, oltre a diverse bandiere con leggende sediziose, una quantità di sfarzose vesti variopinte , di bizzarra forma, da vestire se stesso ed i principali suoi affiliati. Nell’agosto di quell’anno, avvicinandosi il giorno in cui il preteso profeta aveva disegnato dare esecuzione ai suoi progetti, convocò presso di sé il maggior numero possibile dei suoi seguaci, ed ordinate preghiere per tre giorni e tre notti, fece ripetere ai suoi adepti col ministero del suo sacerdote la cosiddetta confessione di emenda, che era una delle pratiche del suo rituale , foggiate alla immaginaria riforma davidiana.

    Poi ai piedi di una croce eretta appositamente , il David radunò tutti i suoi affiliati e da ciascuno di loro si fece prestare solenne giuramento di fedeltà ed obbedienza. In questa circostanza pronunciò un’ultima allocuzione , nella quale dichiarò che il momento del miracolo era vicino e che la mattina dell’indomani egli, alla testa dei suoi fedeli, sarebbe disceso in processione dal monte per andare tutti in pio pellegrinaggio a visitare i santuari dei villaggi vicini ed incamminarsi poi verso la capitale. Questa notizia divulgata rapidamente nelle terre vicine accrebbe a dismisura l’allarme che già gli apparecchi di David avevano fatto nascere nei proprietari e in tutti gli amici dell’ordine, temendosi da questi che il vero obiettivo della processione annunciata non fosse già quello di un pio pellegrinaggio , ma di fare una più solenne affermazione dei principi sovversivi e comunisti che informavano le istituzioni della lega del David , e di incominciarne a fare applicazione pratica col saccheggiare le case dei più agiati possidenti , abbruciare i libri ed i registri delle tasse e devastare le proprietà. Con queste disposizioni scese la numerosa turba verso il villaggio, capitanata dal detto David...

    Caifa Va bene, basta così! In conseguenza di quanto detto, Filippo barrocciaio Simon Pietro campagnolo, suo fratello Andrea, Giacomo di Zebedeo barrocciaio, suo fratello Giovanni bigonciaro, Nicodemo sacerdote, Giuda e gli altri menzionati nel verbale, sono accusati di attentato contro la sicurezza interna dello stato , e di resistenza con lesioni personali gravi , per aver commessi atti esecutivi diretti a rovesciare il governo e a mutarne la forma, nonché a muovere la guerra civile e a portare la devastazione e il saccheggio. Tali reati sono puniti dagli articoli 81, 97, 106, e 193 del codice penale.

    L’udienza è aperta: diamo inizio all’interrogatorio degli imputati. Filippo Alzatevi. Ditemi: da chi foste stato arrestato?

    Filippo Non fui arrestato, mi costituii da solo più tardi.

    Caifa Perché vi costituiste ? Che avevate fatto?

    Filippo Sapevo che i carabinieri mi cercavano.

    Caifa E perché vi cercavano?

    Filippo Perché facevo parte della società dei cristiani davidici.

    Caifa Eravate affiliato a quella associazione?

    Filippo Si signore.

    Caifa Come mai ci entraste?

    Filippo Vedendo il cambiamento di vita di chi lo aveva seguito, che aveva lasciato il vizio per seguire la virtù e il vangelo, mi indussi ad entrarvi.

    Caifa Vi convinceste che fosse una cosa buona?

    Filippo Si signore.

    Caifa In che consisteva?

    Filippo Tutti qui hanno ascoltato le parole del David. Vi sono i suoi libri e i suoi scritti che lo dicono: la società consisteva nella fratellanza, nell’abbandonare il mondo, e agire come lui, cioè come Cristo.

    Caifa Era un santo?

    Filippo Un santo! Era uno che seguiva la religione.

    Caifa Erano molti gli iscritti?

    Filippo Non lo so. Non me lo ricordo.

    Caifa Saranno stati un centinaio?

    Filippo Oh! Non tanti.

    Caifa Era un’associazione con il vincolo del segreto?

    Filippo Oh! No signore... anzi aveva piacere che si palesassero le cose.

    Caifa I componenti della società si riunivano spesso?

    Filippo Per ascoltare la sua parola.

    Caifa I suoi sermoni? Le sue discussioni?

    Filippo Non vi erano discussioni.

    Caifa Dove si riunivano?

    Filippo Sul monte, nell’Eremo.

    Caifa Vi era una sala apposita?

    Filippo Erano tutte stanzucce: poi vi era la chiesa.

    Caifa E David predicava?

    Filippo Predicava!... Ma le prediche non le faceva sul pulpito; parlava così alla buona.

    Caifa O di che parlava?

    Filippo Di materie religiose, secondo le massime della Chiesa riconosciuta.

    Caifa Con quali mezzi aveva costruito l’eremo, la chiesa? Chi gli dette i denari?

    Filippo Non lo so. I benefattori. Le sue finanze non gli avrebbero permesso di farlo.

    Caifa Quante volte alla settimana vi riunivate?

    Filippo Sulle prime di rado, ultimamente più volte la settimana.

    Caifa In ultimo più spesso?

    Filippo Sempre lo stesso.

    Caifa Fu mai detto che sarebbe venuta la repubblica?

    Filippo Neanche a pensarlo. C’era un inno che diceva che la sua repubblica era quella del regno di Dio.

    Caifa Oltre alla repubblica, vi parlava mai di tasse, di balzelli, di ricchezza mobile?

    Filippo Oh, no signore!

    Caifa Pensateci bene.

    Filippo No signore, mai. Anzi voleva che tutti fossero puntuali a pagarle , in tutto e per tutto.

    Caifa Vi diceva che la proprietà, i denari dei ricchi dovevano essere divise con i poveri? E presto?

    Filippo No signore.

    Caifa Vi diceva che si avvicinava il momento che non vi dovevano essere ricchi e poveri, ma che tutti dovevano essere uguali?

    Filippo Questo non lo sentii mai.

    Caifa Fra i componenti la società, vi erano dei graduati?

    Filippo No signore. Io fui eremita. Eravamo eremiti a turno.

    Caifa In che consisteva essere eremita?

    Filippo Fare le funzioni in chiesa, pregare... questo era il servizio.

    Caifa Nel 1872 foste condannato ad una multa?

    Filippo Non rammento.

    Caifa Signor cancelliere, mi passi il certificato penale... Vedo qui... per trasgressione all’articolo 110 del regolamento di polizia?

    Filippo E’ vero.

    Caifa Avete altro da dire in vostra difesa?

    Filippo Nego gli addebiti che mi si fanno, neanche a pensarlo.

    Pubblico M. Quali idee, quale scopo, quale senso pratico vi erano nelle dottrine di David? Come la pensava in rapporto alla famiglia, alla proprietà, al lavoro? Chi provvedeva al vostro mantenimento?

    Filippo Da noialtri: si portavano le provviste di casa e si mangiava insieme, facendo qualche sacrificio. David ci aveva sempre detto di non approfittare di un centesimo...(viene fatto cenno di riportarlo alle sbarre).

    Caifa (Ai carabinieri)Fate venire un altro!... Voi siete?

    Andrea Mi chiamano Andrea.

    Caifa Anche voi Andrea vi siete costituito per le stesse ragioni?

    Andrea Si signore.

    Caifa Anche voi facevate parte della società dei cristiani davidici?

    Andrea Da un po’ di tempo.

    Caifa Quale qualità, quale titolo, quale rango occupavate?

    Andrea Non lo so. (Si ride)

    Caifa Eravate eremita penitente?

    Andrea Nulla. Non sapevo né leggere, né scrivere.

    Caifa Entraste nell’associazione dopo aver saputo di che si trattava?

    Andrea Si signore.

    Caifa Si trattava di cose sovversive?

    Andrea Nient’altro che di fare del bene, lasciare i vizi, dire preghiere ed esercitare astinenze: a me piacquero queste pratiche che ci diceva David.

    Caifa Che altro vi diceva? Vi insegnava altro?

    Andrea Fare del bene ed esercitare le virtù cristiane.

    Caifa Vi diceva di andare a prendere la roba dei ricchi?

    Andrea No: anzi ci diceva di rispettare le leggi del governo.

    Caifa Vi parlava di repubblica?

    Andrea Si, ma non sapevo cosa era: diceva che non era quella del ’48 , ma quella eterna di Dio.

    Caifa Come si manteneva David, con quali mezzi?

    Andrea Non so.

    Caifa A voi chiese mai nulla?

    Andrea Mai.

    Caifa Vi diceva che bisognava spogliarsi dei beni terreni?

    Andrea Lo diceva a tutti: ci si doveva spogliare di tutto.

    Caifa Avete letto gli scritti di David?

    Andrea No: non so leggere.

    Caifa Diceva che il popolo soffre, langue e che bisogna sollevarlo?

    Andrea No, signore.

    Caifa Eravate vincolati da un giuramento di fedeltà, di obbedienza?

    Andrea No, signore.

    Caifa Prestasti altri giuramenti ai piedi di una certa croce?

    Andrea No: non è vero.

    Caifa Chi degli accusati aveva più influenza? Chi suppliva David in sua assenza?

    Andrea Non lo so.

    Caifa Era Nicodemo?

    Andrea Non posso dire che il sacerdote fosse il capo: egli assisteva....

    Caifa Era il segretario, il confidente di David?

    Andrea Non lo so: non lo posso dire.

    Caifa Diceva il sacerdote quale erano le idee di David?

    Andrea Con Nicodemo non ne ho mai ragionato.

    Caifa Alzatevi, Giacomo di Zebedeo, anche voi vi siete costituito? Perché?

    Giacomo Facevo parte della processione...

    Caifa Vi trovavate vicino a David?

    Giacomo No, lontano: dietro a tutte le donne. David era nel mezzo. Quando venne il delegato andò avanti...

    Caifa L’assembramento fu fermato?

    Giacomo Si , dal delegato e dai carabinieri...

    Caifa Sentiste fare le intimazioni? Obbediste alle intimazioni del delegato?

    Giacomo No, ero dietro e non sentii quello che dissero... dal tumulto delle genti non potevo sentire.

    Caifa Vedeste scagliare dei sassi?

    Giacomo Non potevo vedere dal punto dove ero, si sentirono però due colpi di fucile.

    Caifa Ma prima il delegato mandò un inviato a David per dirgli che non scendesse in processione.

    Giacomo Non lo so. Con il delegato ci parlai tanto. Disse a David "Avete molti nemici, ma avete dalla vostra la prefettura". Lui rispose "Ma io non ho nemici: sono nemici della mia parola.". Il delegato ci fece una risata sopra e gli disse: "Io non credo né a voi , né ai preti". David rispose: "le opinioni sono libere.". Poi il delegato mi disse: "Non la fate la processione!". "Perché, se non c’è nulla di male?".

    Difesa Sommo sacerdote, chiedo che l’accusato ci dica l’ordine della processione, la via percorsa, la gente presente...

    Caifa Concesso. Di’...

    Giacomo Nella processione, avanti vi erano 12 ragazzini, a due a due, poi le donne, poi gli uomini, anch’essi a due a due, poi i curiosi venuti dai luoghi vicini. La strada, nel punto in cui si incontrò il delegato, faceva una curva: per cui non si vedevano più le genti che erano andate avanti...Molta gente era venuta incontro alla processione, da tutti i paesi vicini! Uomini, donne, ragazze...

    Caifa Quanti saranno stati, qualche migliaio?

    Giacomo Anche di più.

    Caifa Avete altro da dire?

    Giacomo No.

    Caifa Seguivi gli insegnamenti del David, che vi prometteva le ricchezze?

    Giacomo Ci prometteva miserie e tribolazioni.

    Caifa Vi parlava David di tasse, di ricchezza mobile, di fabbricati?

    Giacomo No. Raccomandava che tutti fossero puntuali a pagare. Diceva che prima si deve rispettare Dio e poi la legge del governo. Se mi avesse detto quelle cose lo avrei ripudiato, lo avrei considerato come un nemico, sarei stato il primo a dargli le legnate.

    Caifa Fate avvicinare un altro...Tu saresti?

    Tommaso: Tommaso..

    Caifa Vi siete costituito spontaneamente anche voi?

    Tommaso Si signore.

    Caifa Prendeste parte alla processione?

    Tommaso Si signore.

    Caifa Eravate fra gli eremiti?

    Tommaso Eh?

    Caifa...Vi appartenevi?

    Tommaso Quel che ero non lo so (ilarità) ma alla processione c’ero.

    Caifa Appartenevi alla società della santa lega?

    Tommaso si ero l’ultimo arrivato.

    Caifa Avevi una carica, un grado?

    Tommaso Non avevo gradi: non ve n’erano.

    Caifa Predicava David, spiegava?

    Tommaso Non tanto. Non gliel’ho detto? Era una riunione di persone dedite al bene.

    Caifa Di andare nelle case dei signori per saccheggiarle, per portare via la roba, lo diceva?

    Tommaso Pare impossibile ingiurare le persone così! Se avesse detto in quel modo, non sarei andato con lui. Ho sempre vissuto delle mie fatiche.

    Caifa Vi diceva che impadronirsi della roba dei ricchi per darla ai poveri è un atto di virtù?

    Tommaso Sarebbe un atto di ladrocinio!

    Caifa David vi faceva prestare giuramento di cieca obbedienza?

    Tommaso No signore.

    Caifa Il giorno della processione andaste in paese?

    Tommaso Si signore. Mi ci mandò con cinquanta lire che mi dette Nicodemo e cinquanta un sarto di lassù perché le cambiassi in banca.

    Caifa Non aveste altro incarico? Quello di far proseliti?

    Tommaso No, non mi hanno detto niente.

    Caifa Faceste una scommessa di cento lire che un certo fatto sarebbe avvenuto?

    Tommaso Si signore.

    Caifa Come andò?

    Tommaso Vedendo la bandiera del David, mi domandarono. Dissi che denotava il regno eterno di Dio. E loro: quando viene David? Domani, risposi io. E’ tanto che dice di venire, dissero gli altri e non viene mai. Io scommisi 100 franchi che sarebbe venuto.

    Caifa Scherzando o sul serio.

    Tommaso Come parlo ora.

    Caifa Gli altri mostrarono di aver timore?

    Tommaso Che gli devo dire.

    Caifa Ci furono altri che andarono nel villaggio a cercare proseliti, anche con minacce?

    Tommaso Queste cose non le so. In paese, in un caffè, dissi di aver letto in un giornale, che calava la tassa del granturco, della segale e dell’orzo: dunque - aggiunsi - calerà anche quella del grano. Dissi anche che non conveniva al governo di tenere gli impiegati. Lo volevo dire anche al giudice: mi fecero un’usciata, non vollero.

    Caifa Alzatevi Nicodemo (attenzione generale). Anche voi vi siete costituito?

    Nicodemo No, signore. Fui arrestato.

    Caifa Appartenevi alla società di David?

    Nicodemo Si signore.

    Caifa Come e dove conoscesti David?

    Nicodemo In un giornale intitolato la "Buona Novella" lessi le profezie di David, dirette ai sovrani d’Europa, tornato a casa trovai un mio collega che mi disse che David era un profeta. Dove lui era, sul monte L. , mancava un cappellano; il mio collega non poteva andarci e offrì il posto a me . David passò al mio paese e mi condusse sul monte L.

    Caifa Quale era la vostra posizione? Quale la vostra autorità?

    Nicodemo Ero direttore spirituale degli eremiti, in quanto esercitavo il ministero ecclesiastico.

    Caifa Istituiste una nuova religione?

    Nicodemo Mah!... Io non ho riformato nulla.

    Caifa Inventaste una nuova confessione che chiamavate di emenda?

    Nicodemo Mai. Quel che ho fatto , lo feci per obbedire ai comandi di Dio, e ai consigli di David, che mi spiegò in che consistesse la confessione di emenda.

    Caifa In che consisteva?

    Nicodemo Il penitente si presenta all’altare, fa atto di contrizione, si pente, senza dire i peccati, e gli si dà l’assoluzione.

    Caifa E così facevate?

    Nicodemo Negli ultimi tempi, si.

    Caifa Avete detto che eravate direttore delle coscienze degli affiliati, da alcune vostre lettere ritrovate risulterebbe che eravate il consigliere intimo di David, il suo confidente, una specie di sottocapo.

    Nicodemo Amico e confidente si: il capo era lui; io ero un subordinato.

    Caifa Eravate o no un sottocapo?

    Nicodemo Beh! ... si.

    Caifa Eravate anche cassiere?

    Nicodemo si.

    Caifa Il denaro per le vesti, per le bandiere, era depositato presso di voi?

    Nicodemo Si.

    Caifa Prendeste parte alla processione?

    Nicodemo Si signore.

    Caifa Prima della processione foste chiamato dal delegato di pubblica sicurezza?

    Nicodemo Si signore.

    Caifa Per quale motivo?

    Nicodemo Il delegato mi consigliò di lasciare questo posto. Risposi che per l’obbligo che avevo assunto non potevo, che se me lo avessero comandato , avrei obbedito al comando; ad un consiglio, no.

    Caifa Vi disse ancora che siete un impostore, un ozioso?

    Nicodemo Si, ma un mese o due prima. Mi aveva richiamato e mi aveva detto che ero un impostore, un birbante, che avrebbe fatto il suo rapporto. Io gli risposi: faccia pure. Se ho mancato, pagherò.

    Caifa Ha fatto scuola gratuitamente?

    Nicodemo Si, per circa tre anni.

    Caifa Era munito della patente per fare il maestro elementare?

    Nicodemo Non ne avevo. Quando ero cappellano, facevo però scuola con il permesso del Provveditore scolastico. Questo stesso permesso lo mandai alle autorità scolastiche.

    Caifa Perché si fece seguace della dottrina di David?

    Nicodemo Leggendo i suoi libri, che scriveva senza avere studiato. Gesù Cristo e Maria Vergine gli promisero la scienza. L’ebbe. Io lo credei veramente ispirato , perciò mi persuasi ad essere suo seguace.

    Caifa Sentì David discutere di teologia con i dottori?

    Nicodemo Si. Due volte. I teologi rimanevano meravigliati delle sue spiegazioni, che ha scritte sul libro dei "Celesti Fiori".

    Caifa Perché non veste abiti sacerdotali?

    Nicodemo Il giorno della processione David mi disse che mi vestissi da sacerdote eremita. Dopo che fummo fermati e ricercati dalle forze dell’ordine, mi consigliarono che mi vestissi con altri abiti, per evitare lo scherno. Mi feci dare abiti secolari e fui arrestato così. Poi richiesi i miei abiti; non mi furono più dati e rimasi così.

    Caifa Il brigadiere dei carabinieri disse che il delegato di pubblica sicurezza era ubriaco?

    Nicodemo Mi pare.

    Caifa Eravate vicino a David nella processione?

    Nicodemo No. Sentii che il delegato impose a David di ritirarsi. David rispose: "Avanzo in nome della legge del diritto, in nome di Cristo giudice: se volete una vittima eccomi!". Non udii le intimazioni. Vidi indietro il delegato con il fucile a due canne e i carabinieri con le loro armi puntate...

    Caifa Vi erano delle bandiere?

    Nicodemo Una bandiera rossa, con la scritta viva la repubblica, Iddio e la libertà. Io avevo in animo di sostituire quelle parole con le altre : Evviva Maria, la croce e Gesù. Viva Gesù perché ci vuole bene. Anche nel libro dei Celesti Fiori si dice che l’uomo grande deve procedere coi simboli della fede.

    Caifa Parlava di Repubblica, David?

    Nicodemo Ne fece cenno quando scrisse ai suoi fratelli eremiti, contro l’idolatria papale. Ma la repubblica era il regno eterno di Dio, come risulta anche dai suoi scritti, la santa legge istituita dal nostro signore Gesù Cristo.

    Caifa Diceva mai che le parti dei ricchi dovevano essere date ai poveri? Ha parlato mai di saccheggio?

    Nicodemo Mai. Né con i suoi scritti, né con le sue parole: se avesse scritto o detto queste cose, io mi sarei ritirato.

    Pubblico M. Perché David continuò, sebbene la chiesa di Roma avesse condannato le sue dottrine.

    Nicodemo Vi sarebbe da dire molto. Sapevo come operavo io , come operava David. Egli mi disse che la Chiesa romana era diventata una bottega, un mercimonio e ho sempre creduto che la condanna delle dottrine di David provenisse dal fatto che egli predicava queste cose.

    Caifa Cosa professate in materia di fede?

    Nicodemo Professo Gesù Cristo e con lui voglio morire.

    Caifa Insomma siete cattolico, scismatico, protestante?

    Nicodemo Credo a Gesù Cristo e allo spirito santo.

    Caifa Avete abiurato il cattolicesimo?

    Nicodemo Si, ho abiurato.

     

    ATTO III

    Aula di tribunale

    (Scena prima)

     

    Caifa Si alzi Giovanni.... Facevi parte della società di David?

    Giovanni Da molto tempo.

    Caifa Avevate un grado?

    Giovanni Ero apostolo. (Ilarità)

    Caifa Tenevi l’amministrazione della società?

    Giovanni Appuntavo le cose del David. Ho scritto molte carte.

    Caifa In una perquisizione furono trovate delle lettere copiate.

    Giovanni Devono esservi gli originali, di cui facevo moltissimo conto.

    Caifa (mostrando le lettere) In qualcuna di queste lettere David la autorizza a profetare terribili avvenimenti. Che cosa sono?

    Giovanni La fine del mondo. Ma non di quello materiale: di quello morale.

    Caifa Cosa è questa lettera? Chi è Mardoccheo?

    Giovanni Si, in quella lettera David mi parlava dell’espulsione della compagnia dei Bacchettoni. Mi consigliava di non affliggermene e di non temere. Dopo il crucifige - mi diceva - ci sarà l’osanna. Mi consigliava di mettermi nel posto di Mardocheo... Gli empi, gli scribi e i farisaici, soggiungeva, rognosi (scusi) tignosi... con pestifero fiato, dovevo fuggirli. Non si turbi di quella espulsione...

    Caifa In alcune lettere si parla di battaglie, di campagne: che cosa significa?

    Giovanni Battaglie di spirito, campagne spirituali.

    Caifa Facevi parte della processione?

    Giovanni Si. David disse che si andava avanti con la legge del diritto, che quella legge era giusta, ma severa: guai a chi la trasgrediva! Chiunque fa violenza agli altri è reo di morte! Chiunque toglie un centesimo al fratello è reo di morte! Chiunque alza la mano contro il suo fratello è reo di morte! Concludeva col dire "io solo basto!". Quando fummo vicini al villaggio , si presentò il delegato che ci impose di retrocedere indietro. David rispose "vado avanti con la legge di Dio". Allora ci furono due spari e cominciarono a venire i sassi e David appena disse : "popolo disarmati!"...

    Caifa Chi li scagliava?

    Giovanni Non li ho riconosciuti.

    Caifa Voi ne tiraste?

    Giovanni No signore.

    Pubblico M. Che cosa si intendeva per fratelli? I congregati della lega?

    Giovanni Tutto il genere umano.

    Pubblico M. Si voleva l’abbandono dei beni terreni? Che accadeva di fronte a quelli che non li volevano abbandonare? David che ne pensava?

    Giovanni Non gl’importava. Rimanevano affiliati come gli altri. Si trattava di spontanee oblazioni, non di vessazioni: chi voleva dare, dava e chi non voleva dare, non dava.

    Caifa Andate. Si alzi Simon Pietro. Anche tu appartenevi alla società?

    Pietro Ero apostolo e dodicesimo penitenziere.

    Caifa Anche tu ti sei costituito?

    Pietro No signore.

    Caifa Assistevi alle funzioni?

    Pietro Si.

    Caifa Che vi insegnava David?

    Pietro Evangelizzava la verità.

    Caifa Parlava del governo?

    Pietro Mai.

    Caifa Facevi parte della processione?

    Pietro Si.

    Caifa Eravate vestito ... come?

    Pietro Avevo la veste nunziale di apostolo. Prima di giungere dove era il delegato, David ci fece baciare il crocifisso che aveva al collo, poi ci fece schierare per andare avanti. Ci incamminammo. Io ero al fianco delle bandiere del Cristo profeta e vidi con gli occhi che si avanzò dov’erano certe piccole bambine. Guardando con gli occhi, vidi il delegato, e le teste e i capelli dei soldati: poi vidi sparare ...poi vidi alla lontana, come in un sogno, sopra certe macerie di sassi, alcuni che avevano dei sassi: essendo lontano non capii chi erano, né a chi tiravano. Io non mi mossi per obbedire alle ingiunzioni del delegato e per paura di qualche palla. Dai curiosi circostanti sentii gridare viva la repubblica, ma non da quelli della processione. La processione disse viva Dio, Viva Maria santissima, altri viva la repubblica del regno di Dio. Altro non vidi...

    Caifa Aveva fatto prestare un giuramento a voi e agli altri?

    Pietro A nessuno. Solo lui e la sua famiglia lo prestarono ai piedi dell’altare, nella chiesa del monte, di dare per amore di Dio il sangue e la vita.

    Caifa Sapete che qualcun altro abbia giurato?

    Pietro Io non so se altri giurarono: io no.

    Pubblico M. Ma lo avete detto ...

    Pietro Mai l’ho dichiarato! Né lo dichiarerò, perché non è vero.

    Pubblico M. Ma ho qui la dichiarazione, da te firmata, che anche tu hai giurato di dare per Gesù Cristo il sangue e la vita...

    Caifa Dichiarazione?

    Pietro Non ho fatto quest’esame , né lo farò, e mi farei fare a pezzi...

    Caifa Fategli vedere la firma!

    Pietro Si , la firma è mia, ma il giuramento non lo prestai! Forse il giudice istruttore lesse diversamente, e sbagliò: sbaglia il prete all’altare! Lo sbaglio non fa pagamento.

    Caifa Gli altri accusati lo hanno detto.

    Pietro Si vede che loro lo fecero: io no.

    Caifa Come faceva David per sopperire alle spese, e andare avanti? Con quali mezzi?

    Pietro Con i mezzi che Iddio gli esponeva, e la fortuna dei suoi beni somministrava. Io non detti nulla perché non ne avevo: se avessi avuto, avrei dato.

    Caifa Quante furono le cambiali firmate?

    Pietro due.

    Caifa Per quali somme?

    Pietro Una di 10 e una di 2 franchi. Erano come una rinunzia dei beni mondani: non rinunzia di pascermi dei miei beni: i frutti li pigliavo io.

    Caifa Dunque non rinunziavi a nulla! Chi ebbe quelle cambiali?

    Pietro Non lo so.

    Caifa Le avete pagate?

    Pietro No signore.

    Caifa Furono scontate?

    Pietro Dovevano essere messe in un’urna per deposito.

    Caifa Dunque erano cambiali fatte per nulla! Portatemi un altro imputato. Voglio chiarire questa questione delle cambiali. Come si chiama lei?

    Matteo: Matteo.

    Caifa Che mestiere fa?

    Matteo Esattore di tasse.

    Caifa Era nella società? Sa qualcosa di queste cambiali?

    Matteo Ero nella società eremita senza grado. Non ero apostolo, non discepolo: facevo la mia settimana come eremita, dei quali ero uno dei più vecchi. Entrai in quella associazione perché David insegnava a fare del bene. Io non ho mai dato denaro, né ho firmato cambiali. Mio padre, che era eremita, ne firmò per 15 franchi. Ignoro dove furono inviate. Ma riebbe le sue cambiali.

    Caifa Sai se altri hanno fatto cambiali?

    Matteo Si alcuni. Ne avevano firmate per un valore modesto. Ma per quello che ne so, furono restituite anche a loro.

    Caifa Sai se la società di David pagava tasse?

    Matteo Si, era compresa nei ruoli dei contribuenti per la ricchezza mobile.

    Caifa Alzati Lazzaro. E vieni... Eri compare di David?

    Lazzaro Si signore.

    Caifa Perché gli eravate compare?

    Lazzaro David veniva da me a comprare il fieno , e così feci la sua conoscenza: ebbe un figlio e io gli feci da compare.

    Caifa Avete scritto delle lettere a David, quando era fuori?

    Lazzaro Si, signore.

    Caifa Avete scritto a David lettere in una delle quali vi lagnavate delle vostre miserie, e speravi che le cose si sarebbero mutate... (Mostra all’accusato una sua lettera).

    Lazzaro Si, parlavo della mia miseria e del gravamento di una capra e di dieci pecore. Dicevo che la società davidiana era malveduta e i membri di essa cacciati come tanti rognosi. David ci diceva sempre siamo in mezzo a tre nemici: il demonio, il mondo e la carne. Se i vostri patrimoni fossero tanti pagliai , per distaccarvi dal mondo, gli darei fuoco.

    Caifa Eri in miseria ma pagasti dei fondi per far stampare le opere di David?

    Lazzaro Si, "Il risveglio dei popoli" lo feci stampare a nome mio.

    Caifa Foste con David all’isola del Monte Cristo?

    Lazzaro Si, all’andata lo accompagnai fino a Santo Stefano; al ritorno ci andai anche io.

    Caifa Con quali mezzi viveva David in quell’isola disabitata e deserta?

    Lazzaro Si era portato undici pani e dopo trenta giorni gli avanzarono.

    Caifa Dove si ricoverava?

    Lazzaro In un sottoscala di un palazzo desolato che vi è.

    Caifa Credeste al miracolo?

    Lazzaro Si signore.

    Caifa Che ci andò a fare David in quell’isola?

    Lazzaro Io lo sconsigliavo. Lui mi diceva che ero un uomo di poca fede, e mi parlava della parabola di Giona, che doveva andare a Ninive, e non ci andò e inghiottito da una grossa balena, vi fu rivomitato. Io credevo che fosse un sant’uomo.

    Caifa Fate venire questa donna, come si chiama?... Maria Maddalena! ... Facevate parte dell’associazione?

    Maddalena Non facevo parte della società di David. Ma andavo, insieme a tutti, alla messa nella chiesa dell’eremo , sul monte. La società era una fratellanza. Andai alla processione, anche se non ero vestita come le altre , né avevo alcun segno. Io fui ferita insieme col popolo. Mentre mi piegavo per raccattare una bambina, che era caduta per terra, mi toccò una fucilata nelle gambe.

    Caifa La processione era preceduta da donne e fanciulle, mogli e figlie dei seguaci di David?

    Maddalena Si signore, dalle donne: mogli e figlie. Parte la precedevano, parte la seguivano.

    Caifa Quando videro i carabinieri, le donne fuggirono?

    Maddalena Stettero tutte ferme.

    Caifa Siete rimasta colpita solo voi?

    Maddalena No, molti rimasero feriti, uomini, donne, bambini...

    Caifa Quelli che erano vicini a David?

    Maddalena No. Una donna fu colpita anche sul poggio, distante più di 50 metri dalla strada.

    Caifa Basta cosi! Che vengano ammessi i primi testimoni a carico.

    Scena seconda

    (entra il gruppo dei testimoni a carico. Fra gli altri vi è Il delegato di pubblica sicurezza, il brigadiere dei carabinieri, col petto fregiato della medaglia al valore militare, il sindaco).

    Caifa Fate entrare il primo. Lei è?...

    Sindaco: Sindaco di un villaggio ai piedi del monte.

    Caifa Sa che David istituì diverse associazioni: una di muto soccorso , detta "delle famiglie cristiane", un’altra denominata "degli eremiti penitenti e penitenzieri".?

    Sindaco Si.

    Caifa Quale era lo scopo di queste associazioni?

    Sindaco Lo scopo di quelle istituzioni non era facilmente definibile : l’istituzione veramente appariva religiosa, ma l’estrinsecazione poteva benissimo essere politica.

    Caifa Quale effetto producevano le parole di David? Che cosa pensavano delle teorie e delle dottrine di David?

    Sindaco Alcuni ridevano altre le prendevano per moneta buona. So che alcuni contribuenti non volevano pagare le tasse all’esattore , tasse che poi pagarono. Dissero che non avevano voluto pagarle prima , perché credevano che sarebbero state tolte.

    Caifa Sa se le persone abbienti e amanti dell’ordine se ne spaventassero? Che prendessero delle precauzioni, anche il giorno della discesa?

    Sindaco C’erano molti curiosi, dal villaggio e dai villaggi vicini, e molte botteghe si chiusero.. andarono a vedere in molti.

    Pubblico M. Ella, nella sua qualità di sindaco, aveva fatto delle rimostranze all’autorità relativa alla setta, che poteva diventare pericolosa?

    Sindaco Le avevo fatte ripetutamente. Molti deploravano che l’autorità non intervenisse. Ne fu parlato al prefetto che disse che non poteva far nulla. Quando avranno commesso un reato - disse - sarà punito. Se prevenissi, mi troverei in urto col governo centrale.

    Caifa Quali relazioni intercedevano fra David e le autorità governative del luogo?

    Sindaco So che l’autorità municipale era contraria a David , specialmente il sindaco del suo villaggio, sebbene al tempo delle elezioni si fosse valso di lui per far votare in favore dei suoi amici: almeno l’ho sentito dire.

    Difesa Signor sacerdote sommo, avrebbe la compiacenza di domandare a questo testimone se, secondo la sua convinzione personale, invece di versare sangue, si potevano prendere altre precauzioni?

    Caifa Non ammetto questa domanda.

    Difesa Vorrebbe almeno domandargli che cosa avrebbe suggerito, come sindaco, al prefetto?

    Sindaco Come inferiore non potevo suggerire nulla al superiore.

    Difesa Lei che avrebbe fatto?

    Sindaco Avrei consigliato a David di desistere. Se non avesse obbedito lo avrei fatto arrestare.

    Caifa Quale opinione ha di quelli tra gli accusati che conosce?

    Sindaco Sono buonissima gente, persone da bene.

    Caifa Fate entrare un altro testimone... dica le sue generalità.

    Test Mi chiamo Luigi del fu Domenico. Sono negoziante e possidente

    Caifa Dica.

    Test Per me i seguaci di David sono un mucchio di illusi. Erano così ciechi, così obbedienti a David, che li credevo e li credo illusi.

    Caifa avrebbero potuto fare del male?

    Test No. Loro non avrebbero avuto un sentimento cattivo di fare del male o di rovesciare il governo. Per David lo avrei creduto, per i suoi seguaci no.

    Caifa Sentiste David predicare alle turbe?

    Test Si. Diceva: volete abbasso l’idolatria papale? Ed essi in coro: si! Vi piace di pagare le tasse? No!

    Caifa Del governo , non diceva nulla?

    Test No.

    Caifa Ma lo diceste al giudice istruttore? (Muove il foglio del verbale)

    Test Se l’ho detto, lo confermo.

    Caifa Parlò delle sofferenze del popolo?

    Test Si. Diceva che Dio era stanco di vedere tanta disuguaglianza del popolo.

    Caifa Disse il mio governo vi riparerà?

    Test No signore.

    Caifa Eppure avete detto anche questo.

    Test Se lo dissi, lo confermo.

    Caifa Quante persone assistevano alla predica il giorno della processione?

    Test La turba, erano da cinque a seimila persone.

    Caifa Hai altro da dire?..(fa cenno di no). Altro testimone. Come ti chiami?

    Test2 Alfonso di anni 20, sono campagnolo. David predicava tanto. Vennero da me e mi e mi dissero che andassi con lui, che sarei diventato un personaggio grande e ricco. Mi dicevano che dovevo rinunziare alla mia famiglia. Sentito questo non ne volli sapere.

    Caifa David minacciò vostro padre , che se non ti dava il consenso di seguire David, gli rapiva la figlia?

    Test2 Fece premure a mio padre, ma di minacce di portargli via la figlia non so nulla: mio padre me lo avrebbe raccontato.

    Caifa David diceva che i ricchi doveva diventare poveri e i poveri ricchi?

    Test2 No signore.

    Caifa Ma lo avete detto?

    Test2 Se l’ho detto lo confermo.

    Nicodemo (dalle sbarre) Fosti a scuola da me! Cosa ti ho insegnato?

    Test2 Si. A leggere, a scrivere e fare di conto: eravamo tre o quattro scolari. E’ vero, mi diceva di fare il cittadino onesto. Ai più piccoli insegnava anche la dottrina cristiana, per prepararli alla comunione.

    Caifa Fate entrare un altro testimone.

    Giuda Mi chiamo Giuda. Sono spazzino.

    Caifa Siete stato sul Monte?

    Giuda Più volte perché ci ho un prato. David disse: " In questo prato da piccolo mio padre mi ci portava a badare i cavalli. Deve tornare mio." Disse che comandava lui, che era Cristo e Giudice e soggiunse : " Andremo nel villaggio, sbratteremo i preti ed alcuni dei capi più grossi." Mi pare dicesse anche di ripartire la proprietà dei ricchi, con i poveri.

    Caifa Non disse di spargere sangue? Di bruciare i registri?

    Giuda No signore.

    Caifa Ma lo avete detto l’altra volta?

    Giuda Se l’ho detto lo confermo.

    Caifa Riconosceste qualcuno degli accusati?

    Giuda Riconobbi Simon Pietro, Giovanni, Andrea, Giacomo di Zebedeo che erano alle prediche e anche lui Nicodemo.

    Caifa Sentite Nicodemo cosa dice quest’uomo?

    Nicodemo Lui lo dice ma sentirà che gli altri non diranno queste cose.

    Caifa Avete delle ragioni per dare addosso a questa gente?

    Giuda Nessuna. Quel che ho detto è vero e ci insisto.

    Caifa Andate.

    Difesa Desidero domandare al testimone se è un confidente della polizia.

    Giuda Facendo il servizio del comune, come spazzino, ho fatto dei servizi anche al monte.

    Difesa Quanto ebbe?

    Giuda Cinque franchi.

    Difesa (Ad altro testimone) Qual é l’opinione che gode in paese Giuda?

    Altro test Dicono che è una spia: tutti lo bazzicano poco.

    Caifa E’ chiamato, quale testimone, il delegato di pubblica sicurezza (segni di attenzione nell’uditorio). Si è occupato come delegato dell’associazione davidiana?

    Delegato Si.

    Caifa A che mirava quella società?

    Delegato Prima alla religione, poi invece al campo politico.

    Caifa da che lo desume?

    Delegato Dalle voci dell’allarme pubblico. Ho anche prove: Una padrona minacciava di licenziare la sua serva, perché frequentava la società di David e questa rispose: un altro anno comandiamo noi.

    Caifa Andiamo al concreto. Chiese David il permesso di fare la processione?

    Delegato Andai a fargli visita 3 volte. "sei matto? - gli dissi - ad uscire fuori con questi vestiari senza il permesso?" . Mi dette 24 soldi per il permesso. Io poi li detti al fratello e gli dissi che lo sconsigliasse a fare la progettata discesa. David prima mi promise che non sarebbe disceso, poi mi scrisse che non poteva mantenere la promessa che mi aveva data il giorno innanzi.

    Caifa Cosa avvenne alla processione.

    Delegato Andai incontro a David con i carabinieri. " Torma indietro. Pazzo! - gli dissi - Egli si ricusò. Allora feci le intimazioni. David disse: "Vengo innanzi! Il re sono io! Popolo, disarmateli! Mi percosse con il bastone e cominciò una grandine di sassi. Ci inseguirono fino alla caserma.

    Caifa Chi comandò il fuoco?

    Delegato Io, come prescrivono i regolamenti

    Caifa David da chi rimase ucciso? Dalla scarica di tutto il picchetto oppure da un unico carabiniere? Potrebbe spiegarlo?

    Delegato Non lo posso dire: i carabinieri esplosero tutti insieme.

    Caifa La giunta municipale le ha dato una remunerazione?

    Delegato Non solamente la giunta ma anche il consiglio municipale. Il governo mi conferì la medaglia al valore civile.

    Difesa Il delegato dopo il fatto disse di non aver ordinato il fuoco... Mentì allora o mente oggi?

    Delegato Ero confuso...

    Difesa Chiedo al delegato se sia mai stato processato o condannato?

    Delegato Mai! Si possono vedere le mie fedi penali.

    Difesa Risulterebbe alla difesa che nel 1877 fosse condannato dal pretore di Ventotene. (sensazione profonda)

    Delegato Ah! Si. Convengo di essere stato punito con una multa per aver bastonato un coatto.

    Caifa E’ ’ arrivato il momento di procedere all’esame delle carte e dei documenti agli atti della corte, dopodiché la corte emetterà la sentenza. L’udienza è tolta.

    ATTO IV

    Scena prima

    (stessi attori)

     

    Caifa Fate vestire gli imputati con gli abiti che avevano il giorno della processione. (Si vestono con gli abiti poggiati sul bancone e si dà inizio ad una messa in scena folcloristica e pietosa) Si danno per già letti i mandati di arresto per gli imputati seguaci di David?

    P.M. e Difesa (Concordano)

    Caifa Gli imputati arrestati sono tutti presenti?

    Cancelliere Ad eccezione di uno che è morto in carcere. Sarebbero stati molti di più se i numerosi feriti non si fossero tenuti nascosti per timore di essere tratti in arresto.

    Caifa La parola allora al Pubblico ministero e alla difesa. Chi comincia? Lei?

    P.M. Sarò breve. Entrerò subito nel cuore dell’argomento , sopprimendo l’esordio. E’ indubitato che in questa causa ce n’è per tutti : dal poetico al grottesco, dal sublime al ridicolo, ognuno può trovarvi quello che vuole...

    Difesa Vorrei ricordare al Pubblico ministero che l’esordio lo fecero le palle dei moschetti che uccisero 4 persone e ne ferirono altre 14, senza contare coloro che, per paura di arresto, nascosero le loro ferite...

    P.M. La difesa si rassicuri. Non voglio inveire su queste 20 pallide figure che sono oggi qui accusate e quel che dirò sarà con il rispetto dovuto sempre alla tomba e ad ogni grande sventura. Per conto mio sarei stato lieto anche di non rammentare il David, senza investigare se sarà destinato ad essere ricordato come un santo uomo o come, invece credo, un eroe da strapazzo, un saltimbanco, per uso e consumo dei cantastorie nelle fiere e nei mercati... insieme con Guerrino, con Mastrilli o con Brandano.

    Difesa Da quando in qua, i saltimbanchi o i burattini sono chiamati a rispondere , dinanzi alla corte, di attentai alla sicurezza dello Stato ed eccitamento alla guerra civile?

    P.M. Non volevo dire questo. La storia di David è una storia antica . I falsi messia vissero e perirono tutti ad un modo. La loro leggenda è interminabile ma... questi agitatori e profeti hanno avuto il loro tempo. Come gli antichi profeti, anche quest’uomo, fatte le debite proporzioni, ha avuto una storia - diciamo così - poetica e leggendaria. Ma , esaurita questa parte, per quanto mi rincresce dirlo, ha assunto quella di un fanatico e un impostore...

    Difesa Il David non fu un impostore, né un delinquente. Debbo tuttavia concordare con il mio collega che esso fu un fanatico, un illuso, un MATTO, affetto da ciò che chiamasi monomania religiosa, come si può accertare anche da questa autorevole diagnosi scientifica fatta dall’autorevole prof. Lombroso. Non sono però impostori gli accusati che abbiamo di fronte e anche se lo fossero non è comunque di questo reato che sono chiamati a rispondere.

     

     

     

     

    P.M. L’accusa di impostore non è rivolta agli imputati. Certo è che se il falso profeta non fosse da loro stato aiutato, sarebbe caduto nel fango invece di volgere al cielo. Egli però con la sua pervicacia arrivò a sfidare tutti; lo stesso Nicodemo ha riconosciuto che ormai nessuno aveva più stima di loro e che tutti li fuggivano come cani rognosi. Nonostante tutti egli predicò ai suoi fidi che tutto doveva essere riformato e , fantasticando su tutto e tutti, prese il volo, (giacché non si accontentava di essere più l’eremita e nemmeno il profeta, ma si diceva Cristo e Dio addirittura) in fondo al quale non poteva trovare che il manicomio, il carcere o le armi della forza pubblica.

    Difesa Perché allora invece di rivolgervi a David per fermare la processione, che nella sua boria di credersi il Re dei re, Cristo giudice e duce, sapevate non avrebbe ceduto, perché non vi rivolgeste agli altri e faceste invece fuoco? Se egli avesse fatto il violento si poteva sempre ricorrere al mezzo adoperato da quel medico francese che voleva ridurre all’obbedienza un matto. Je suis Napoleon! Diceva il matto; oui - rispose il medico - ma Napoleon a Sainte Helene. Il pazzo chinò il capo e rientrò nella cella. A David, che diceva di essere il Cristo, il delegato poteva rispondere : "Si! Siete Cristo, ma legato alla colonna!".

    P.M. Il delegato non poteva fare altrimenti. Egli fece più di una intimazione. Certo, di fronte al David che invitava la turba a difenderlo e a disarmarlo, lui, come rappresentante della forza pubblica, dopo la scarica dei sassi, non aveva altra scelta che quella di fare fuoco...

    Difesa Ma come si può accusare una processione religiosa di attentato per rovesciare il governo? Le grida di quella gente non inneggiavano alla guerra civile, erano inni cristiani, cantati da fanciulle e da donne, cantiche di quella chiesa cristiana che, vogliasi o no, fu sempre chiamata il regno di Dio. Non avevano spade o fucili, ma crocifissi di metallo che brillavano in petto a gente devota.

    P.M. Dichiaro formalmente di ritirare l’accusa di attentato per rovesciare il governo, ma rimane quello alla sicurezza interna diretto a muovere la guerra civile, la devastazione, il saccheggio, in un comune dello Stato.

    Difesa Suvvia, dell’esistenza di questo pericolo non se ne erano accorti neanche i carabinieri. Lo stesso brigadiere non ne ha parlato e tutti andavano a godersi lo spettacolo di questa processione: vecchi, ammalati, donne, fanciulli, tutti... che strana guerra civile sarebbe questa. In realtà - lo sa bene il Pubblico ministero mio collega - con le processioni non si sono mai fatte battaglie, a parte l’unica processione biblica che abbatté le mura di Gerico.

    P.M. E’ vero! I profeti disarmati sono sempre andati in rovina, e David era uno di questi profeti. Ciò non toglie che non siano pronti a gettarsi nell’ignoto pur di trascinare gli altri nelle loro imprese azzardate. Non si può però concedere la buona fede a questi seguaci che gli sono andati dietro fino all’ultimo in questa tragica commedia del loro capo.

    Difesa Vorrei contestare, sommo sacerdote, tali argomenti del mio collega, laddove cerca di far passare questi miseri per gente in mala fede. Essi avevano a modello le opere del David che ovunque inculcavano il rispetto delle leggi e della proprietà. Ad es. in queste sentenze dettate da S. Pietro, dice David, : Chi è capace di rubare un pollo, è capace di rubare un bue; non è buon servo chi non è riverente col padrone; saranno esclusi dall’associazione coloro che saranno accusati di furto , di aver insultato un ministro di Dio o chi rappresenta l’autorità... Credo pertanto signori giurati che sia il momento di sciogliere questi 19 infelici dalle catene cui si trovano avvinti...

    P.M. Ho lasciato alla giustizia divina il folle David, ormai morto, e dichiaro formalmente che per quanto mi riguarda anche gli accusati potevano essere, e sono, in quello stato, contemplato dalla legge, prossimo alla irresponsabilità. Concordo pertanto con il mio collega a concedere la clemenza anche a loro. Da questa misura di clemenza e mitezza escludo però assolutamente il prete Nicodemo. La sua figura è molto diversa e non può allegare in suo favore alcuna comprensione, né alcun principio di buona fede, in ragione della sua condizione di prete. Molte cose gli si potrebbero concedere per buone: vada per le visioni, per i dialoghi con Domine Iddio, ma che S. Pietro si debba essere preso la scesa di testa di venire a fare con le sue chiavi sulla fronte di David un’operazione di bollatura simile a quella che i maniscalchi fanno ai cavalli nel deretano non è cosa che Nicodemo possa asserire: questa è malafede. E’ padrone di essersi spretato e di avere abiurato la religione cattolica, ma questa poi di fare una religione nuova, per uso e comodo di David, vestito di un costume fra l’acrobata e il ballerino (accenna al vestito che Nicodemo ora indossa) , non può certo qualificarsi come indizio di buona fede, ma come prova della più grande furfanteria.

    Difesa Credo inutile spendere nuove parole per persuadere il sommo sacerdote e i sacerdoti giurati se il pubblico ministero non abbia fatto segno Nicodemo di una persecuzione speciale, solo per il fatto che lui non ha reagito , seguendo le massime del vangelo. Lo ha chiamato impostore, ladro, cattivo prete, uomo in malafede e quant’altro. Quando sappiamo invece che è un credente, un onesto cittadino, un uomo in buona fede, un uomo pacifico e benefico...

    Caifa Va bene. Ho capito. Credo che abbiamo tutti gli elementi per poter prendere una decisione equilibrata e saggia. (Lui e i giurati escono e rientrano poco dopo)

    Scena seconda

    (stessi attori)

    Caifa La corte ha ritenuto David un fanatico , un illuso un povero folle e considera strano e sorprendente che nel moderno secolo decimo nono vi sia ancora chi possa prendere sul serio le sue ridicole teorie. Tenuto tuttavia conto che i suoi seguaci sono tutti montanari in buona fede, il cui comportamento pacifico - testimoniato da tanti - non ha lasciato trasparire alcuna intenzione di commettere atti esecutivi volontari diretti a rovesciare il governo, né a portare la devastazione, il saccheggio, né altro...

    Assolve gli apostoli

    Simon Pietro, Giacomo di Zebedeo, Matteo, Bartolomeo, Giacomo, Simone Cananeo, Andrea, Giovanni, Filippo, Tommaso, Taddeo, Nicodemo e gli altri dalle accuse loro contestate...contemporaneamente

     

     

     

     

     

     

     

    li condanna

    insieme a David alla fucilazione, da eseguirsi da parte del delegato di pubblica sicurezza e dei carabinieri, mentre avanzano in processione con gli altri seguaci,. ( i discepoli, gli eremiti penitenziari e penitenti, le matrone, le suore di carità, le milizie crocifere) e tutti gli altri miseri montanari utopistici che hanno partecipato al corteo. La pena di coloro che rimarranno illesi verrà ridotta a soli 14 mesi di carcerazione preventiva da scontarsi fino alla fine del processo. Dopo di che saranno liberi di tornare alle loro famiglie. Credo che sia un bene per loro che tutta la triste vicenda venga dimenticata, insieme a questo processo. E’ questo un atto di clemenza della corte che risparmia loro maggiori pene e il male peggiore dell’ignominia, dell’irrisione e dello scherno che meriterebbero per la loro assurda e anacronistica fede messianica. La seduta è tolta.

    (Cala il telone. Il palcoscenico si oscura. Si sentono due spari. Qualcuno grida, tutti fuggono disorientati, vola qualche sasso. Il gruppo in scena si disperde . Due rientrano in scena al di qua del telone, portando fra le braccia David, ferito a morte. Viene adagiato in un angolo sulla scena. Qualcuno grida:

    Voce 1 assassini!

    Voce 2 Viva la repubblica del regno di Dio

    Voce 3 Questo è un delitto! Sarete giudicati per questo. Viva Cristo Giudice.

    Voce 4 Viva Maria santissima!

    Voci Viva Maria, Viva Dio! (Altri spari).

     

     

    ATTO V

    Scena prima

    Sul Monte Labro. Sullo sfondo la torre davidica In mezzo un’ara, con una croce.

    (Pietro il Poetino, e i seguaci di Lazzaretti: Aristodemo, Turpino, Viola, Genoveffa, Paolo, Guido,David M. , Madalena ecc.).

    Corifeo (Simon Pietro, ora il poetino)

    Ivi è il carname: et ivi da ogni lato

    si radunerà l’aquile all’odore

    da quattro venti al mondo abitato

    con l’eserciti suoi per fargli onore

    il tempio d’oro gli sarà innalzato

    tu Santa Fiora sarai il primo Fiore

    e vedrai nuove stelle e nuova luce

    per aver ricettato il magno Duce

    e tu Bagnore che reputi cruce

    l’avergli dato il talamo di morte

    perché la mala fede ti seduce

    a non creder del Cristo all’opra forte

    verrà un tempo che a creder ti conduce

    per la morale che in corso a me scorte

    allor sarà credente e più felice

    la tua prosapia e in te propagatrice.

    Assunta Siamo alla fine, proprio ai segni che indicava Davide e che faranno star meglio chi più ha sofferto.

    Aristodemo ... Ma lo sai che uno che andava a macinà le cose... costava più di macinatura che di comprita, perché era il tempo della Repubblica d’Arcidosso e la miseria era grossa... che diociguardi la gente ‘un andava più avanti, capito? Allora lui formò... pensò di fa’ le coperative, d’aiutà il popolo ... tutti speravano d’avè una cosa sociale che uno si sentiva male l’aiutavano, a sostentà la famiglia... come la mutua. Allora lo presero a noia , ma disse che sarebbe tornato ne’ tempi da venì.!

    Davide M. E allora fu che doppo incominciò. ‘Li venne detto di lavorà su questa Torre e allora si messe a... fabbricà, riunì... insomma l’aiutonno e ‘li faceva raccattà tutti i sassettini, dice - Ci so’ i sassi no?! E quando doveva esse’ rifinito questo lavoro, dice, i sassi devono venì di là, da ... coso... da Montamiata, dalla Montagna di Montamiata: con quelli dev’esse’ rifinito questo lavoro, ora - dice - finché si sta fra noi bisogna...col comando supremo, bisogna fa’ questo lavoro qui.. Allora ci fu uno che sarebbe stato Achille... si chiamava Achille Rossi, era di Roccalbegna, ‘li sembrava d’avè finito e dice: Ah, sia ringraziato Iddio s’è finito... è finito il lavoro!. Allora lui disse: - S’è finito? Eh, troppo c’è, prima d’avè finito ‘sto lavoro! Guarda! Per finì ‘sto lavoro, insegnò là, il Monteamiata, la Montagna, dice tutti que’ sassi, dice, che... che vedi là, con quelli, dice, dev’esse’ finito ‘sto lavoro , ma nò che lo finimo noi. Verrà quelli, dice, che so’ dietro a noi, che lo

     

    finiranno quando, dice, sarà finita tutta quanta l’eresia e l’iniquità dell’omini e allora vivranno tutto pe’ ‘l benessere e che crederanno in un solo Dio ... questi saranno lieti di fa’ questo lavoro...però quando s’arriva a quel punto lì bisogna camminà anche le settimane pe’ ritrovassi uno coll’altro e allora la dispersione dell’iniquità di noi stessi che portamo su questa terra dev’esse’ estirpata del tutto , ‘un deve più esiste’ iniquità e allora quando che sarà estirpata tutta questa iniquità e che avranno messo questo grande crocifisso sulla Torre, allora - dice - saranno beati, contriti tutti l’omini di questa terra; loro mi ameranno dal meriggio alla sera e dalla sera al mattino; io benedirò loro... io l’assisterò dandogli lunga vita e per me, e con me vivranno felicissimi su questa Terra.

    Paolo E i mi’ nonno si convertì e passò da contadino a falegname. Disse: "Voglio andà a vede’ lassù...Andò su a vede’. Entrò su: c’era tutto ‘l pianale lì, tutta la gente che lavoravano... erano su che coprivano i fabbricati insomma, e questo Davide lì nel piazzale e lo vide, dice: - Se’ venuto? T’aspettavo sa’? - Bha! Questo rimase lì ‘nsomma ... e disse: - mah!.. eh, ma vi siete sbagliato voi, sapete? - Disse: "Come mi so’ sbagliato?" Dice:- Si, io so’ un contadino che sta all’ultimo podere della Triana, è chiamato Poggi, che sarebbe lassù - Dice: - No, ‘n mi so’ sbagliato. Vedi qui? c’è da fa’ tutti questi ‘nfissi, le finestre... e questi lavori... come io devo fa’ ‘l mio per portà a compimento il mondo e cambiallo dalle ingiustizie verso il migliore...

    Maddalena Di fronte al papa che lo ricevette e gli chiese di quel simbolo che aveva sulla fronte, "Questa croce che hai quassù, che c’è?" , disse: "Chesto ‘e mi porto il lutto da me perché so’ sicuru mi fate sparì, il secondo Iddio mi protegge, chesto è lo Spirito Santo!".

    Paolo I carabinieri lo sorvegliavano da lontano. Li indicò e disse: "Ora si nascondeno, vedrà quello che faranno ora questi che dicono di avè cognizione di Dio!".

    Genoveffa E gli apostoli gli chiedevano: "Perché maestro?... perché indossare il mantello a rovescio, con la fodera rossa all’esterno?", rispose :" Non l’ho a rovescio, è il mio sangue che verserò domani!".

    Paolo Una figlia dei cantici, si era diretta a bere alla fonte del saragiolo, durante l’ultima processione. Fu fermata da David che disse:" Non si beve ora, prima che sia fatta la vittima".

    Tomencioni ...E disse : "State tranquilli, rimanete fermi come pietra, basterò solo io a calmare l’ira umana!".... E ai seguaci incarcerati 14 mesi ingiustamente predisse: " Uscirete con più onore di quando siete entrati..!".

    Assunta Lui solo cadde tra le pallottole, dopo averlo predetto: "Tirate a me, salvate il mio popolo". Brigadiere assassino, per due, tre volte il fucile non gli volle partì.. David ebbe le stesse ore di agonia di nostro signore.

    Aristodemo Il brigadiere che l’ammazzò, poi a Firenze ammazzonno lui; eh, a Firenze l’ammazzonno, ma ‘un se ne accorse nessuno".

    Turpino Ma prima disse: L’empia razza degli iniqui malandrini, magistrati, capi di Stato e governo, sacerdoti e tutti quell’altri... li lascio in balia dei miei e dei vostri nemici... i facoltosi ministri saranno le vittime più desiderate dai popoli...

     

     

     

    Genoveffa ...E le genti li dissero: "Eh! Ma ritorna, ritorna, risuscita, risuscita!... perché questo di esse ammazzato lo chiese lui, ‘l Santo David; diceva che se l’ammazzavano ‘un ‘l’importava che risuscitava come Nostro Signore, invece come ‘l signore non è!.

    Davide M. Anche David torna come Gesù Cristo...e ricompare alle persone degne: a Davide per esempio, nella chiesa di San Niccolò, tutto sanguinoso : "Mi presento a te perché la cambiale dev’esse’ rifinita da Davide... il figliolo del terzo figliol dell’uomo deve pagà la cambiale...

    perché ricordate! deve venì un tempo

    che a la Zancona deve venì una grande pioggia

    di sangue, ecco, come venisse un turbine

    di temporale! Così disse.

    Quando saranno vicine le mi’ cose

    i fiumi pioveranno sangue.

    Aristodemo

    Quando vedrai che verranno

    qui nel tu’ campo - Disse.

    che verranno i soldati d’ogni colore:

    bianchi, neri, rossi, di tutte le razze;

    e vedrai le macchine qui passeggia’

    senza sape’ da dove vengono

    e mai conosciute al mondo ...

    vedrete a questi mondi scende le truppe

    a... protoni di gente d’ogni colore;

    vedrete scende’ i dragoni, da questi monti,

    senza sape’ da dove so’ scappati....

    che drusceranno la panza in terra

    e tutto distruggeranno..

    .

    Scena seconda

    Entrano dodici apostoli, come il coro nella tragedia greca, sono vestiti tutti uguali.

    I dodici vecchi e rudi entrano dalle due parodoi, sei per parte, e, muovendo a passo ritmico, circondano lentamente l’ara.

    Tutti Noi siamo giurati nemici degli empi,

    Soldati crociati degli ultimi tempi

    Strofa I

    Primo Vedrete grandi uccelli volatici

    volare per l’aria e butteranno qui

    pietre infocate che dove passeranno

    distruggeranno..

    Antistrofa I.

    Aristodemo V. Quando le macchie saranno giardini

    Sarà ‘n gran vivere d’assassini...

    Assunta Non si riconoscerà l’estate dall’inverno...

    Beati quelli che saranno in questo monte

    Strofa II

    Aristodemo F. Ci saranno tempi che non vorrei si trovassero

    nemmeno le sole de le mi’ scarpe..

    Antistrofa II.

    Guido Beati coloro che so’ ai piedi del mio Monte...

    Strofa III

    Davide M. Quarantaquattro mesi di terribile tempesta...

    Antistrofa III

    Maddalena Il fosso de la Zancona sarà pieno di sangue e lacrime...

    Strofa IV

    Delia Quando le carrozze andranno senza cavalli

    verranno rivoluzioni e tristi tempi...

    Antistrofa IV

    Clementina Si troveranno le donne rare

    come i gigli ne’ campi...

    Strofa V

    Genoveffa Beato chi porta i sasso

    e chi sarà alla fine

    dentro il confine del mio monte...

    Antistrofa VI

    Martino Verrà il tempo che ci saranno più pecore

    che agnelli...

    Strofa VII

    Checca Deve venì l’eterno patre per aria...

    Dovremo ammazzarci l’un l’altro

    come bestie..

    cammineranno tre giorni per trovarsi...

    Antistrofa VII

    Turpino Verrà un tempo che sentirete il rombo

    della tempesta piombarvi addosso

    avete orecchie e non udrete

    avete occhi e non vedrete...

    I mari rigurgiteranno

    e i monti si sgretoleranno

    dodiciore basteranno

    per cambia’ la faccia

    al mondo materiale...

    Strofa VIII

    Genoveffa Chi sarà in questo monte

    sarà in un ventre di vacca...

     

     

     

     

     

     

     

     

    Antistrofa VIII

    Aristodemo Voi possessor di meriti e di villaggi

    tirate fori il vostro oro e argento

    che tenete serrato a cento chiavi

    domani diventerà pan de poveri

    muffato...

    Oh padri e madri di famiglia

    tenete a freno le vostre proli

    se no verrà un giorno

    che vi troverete a fatti tristi.

    Strofa IX

    Fatarella Qui sarete fortunati

    esse in questi posti

    ai piedi del Monte

    perché tutte le tragedie che capita

    voi le sentirete di’

    e non accadranno qui.

    Antistrofa IX

    Folle Il matto richiamato el pazzo

    quando il pazzo avrà ripreso senno

    e tutti ne saranno pazzi

    e tutti vorranno fa la mi’ amicizia

    chi vole capì tanto poco capisce

    chi poco capisce molto intende.

    Finale

    Aristodemo Qui non è nato che un teatro

    (fa un cerchio con un bastone)

    Ma qui si troverà un tesoro...

     

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