LE TARTARUGHE
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- Come sono fatte?
- Come svolgono le loro funzioni
vitali?
- Cosa mangiano?
- Dove vivono e quanto vivono?
- Come si muovono?
- Come si riproducono?
- Quali sono le specie più conosciute?
- Come si difendono?
- Perché sono una specie protetta?
Le
tartarughe hanno la temperatura del corpo che dipende da quella dell’ambiente
esterno (sono eterotermi).
Esse
hanno il corpo racchiuso in una solida corazza, costituita superiormente dal
carapace ed inferiormente dal piastrone.
Lo
scudo è attaccato alle vertebre, alle costole ed alle scapole.
Il piastrone è
collegato allo scudo; la loro struttura e le dimensioni
cambiano da una specie all’altra.
L’apparato
boccale è privo di denti, le mascelle sono rivestite da astucci
cornei, che
formano una specie di becco.
Possiedono
quattro arti; in caso di pericolo, ritirano la testa, la coda e le zampe nella corazza.
Le
testuggini possiedono un carapace molto curvo,le piastre cornee che lo compongono
sono di colore giallo con macchie nere; le dite non palmate sono munite di robuste unghie, usate per scavare.
Le
tartarughe d’acqua dolce hanno il guscio appiattito e di forma aerodinamica,
per nuotare più velocemente. La corazza è molto ridotta
così da alleggerirne
il peso.
Le
tartarughe marine vivono in mare aperto e sono delle eccellenti nuotatrici,
grazie alla forma delle zampe che assomigliano a delle
pinne.
In
alcune specie il piastrone presenta due lobi mobili che permettono all’animale
di chiudersi completamente all’interno del guscio.
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2.
Come svolgono le loro funzioni vitali?
Le tartarughe sono rettili a sangue freddo.Esse respirano per mezzo dei polmoni; poichè hanno la gabbia rigida,
per respirare, muovono la testa in avanti e indietro "ingoiando
" così l'aria.Alcune specie di tartarughe marine riescono ad aumentare il periodo
di apnea (immersione), rimescolando l'aria contenuta nei polmoni in modo
da sfruttare al massimo l'ossigeno assorbito con la respirazione
cutanea.
Le
tartarughe sono in grado di percepire suoni tra i 60 e i 1000 HZ,
questo permette loro di sentire abbastanza bene in terra e in
acqua;
sono facilmente addomesticabili, hanno una buona memoria e la
capacità di modificare abbastanza velocemente le notizie apprese.
Il
loro cervello è molto piccolo, mentre sono più sviluppati i bulbi
oculari e olfattivi.
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Ci
sono tre tipi di tartarughe, quelle terrene, quelle d’acqua dolce e
quelle di acqua salata, che mangiano cibi diversi.
Le
tartarughe terrene mangiano i teneri
germogli delle più svariate piante
selvatiche, fiori, lumache, frutta selvatica, escrementi e carogne.
Le
tartarughe di acqua salata mangiano piccoli pesci, anfibi ed invertebrati.
Se
il cibo è scarso o manca del tutto, esse non hanno necessità di
affrettarsi a cercarlo, possono anche digiunare.
L’alimentazione
delle tartarughe terrestri in cattività
dovrebbe consistere in: lattuga, piante erbacee, carote, mele e
pomodori.
Il
cibo deve essere variato il più possibile perché un’alimentazione limitata
è di per sè deficitaria; esso non dovrebbe essere somministrato
troppo bagnato, perché potrebbe provocare disturbi digestivi.
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Le tartarughe di terra o
testuggini, di solito, vivono in zone aride. Molte di esse abitano nel
Nord America.
Le
tartarughe possono essere di tante dimensioni, grandi o piccole.
Alcuni
maschi adulti possono misurare tra i 12 ed i 16 centimetri, le femmine
invece tra i 13 ed 19 centimetri.
I piccoli misurano 4 centimetri.
Alcune
tartarughe possono vivere anche 120 anni.
Esistono
tartarughe giganti che possono pesare 6 quintali. Le tartarughe marine possono raggiungere i 2 metri di
lunghezza.
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Le
tartarughe marine vivono in mare aperto e sono delle eccellenti
nuotatrici, alcune raggiungono i 32 km all’ora, grazie alla forma
particolare delle zampe che assomigliano a delle pinne.
La
corazza è molto ridotta così da alleggerirne il peso e lasciare
maggiore mobilità alle zampe per ottenere un nuoto veloce.
Le
testuggini amano vagabondare e se possibile tentano di uscire
completamente dal territorio in cui sono ospitate.
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Nelle
specie acquatiche si può osservare una vera e propria danza acrobatica
che avviene in acqua. Il maschio nuota all’indietro tenendo il
muso appoggiato a quello della femmina che lo segue e con le
zampe accarezza più volte la gola della partner. Dopo
l’accoppiamento il maschio rimane in acqua mentre la tartaruga femmina
va sulla spiaggia e depone le uova nella
sabbia, scavando un buco e
sotterrandole ad una profondità di circa 8 cm.
Poi le femmine se ne vanno di nuovo in
acqua e lasciano lì le loro uova. Dopo una quindicina di giorni,
ritornano di nuovo per deporre altre uova, ripetendo sempre questa
operazione sino alla fine della stagione riproduttiva.
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Ci
sono circa 250 specie,
tra cui
la tartaruga Testudo Elephantina,
Imbricata, Mata Mata, Testudo graeca e Galapagos.
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La
Mata Mata è una tartaruga carnivora d’ acqua dolce, è una specie
sudamericana.
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La
Testuto Greca è una delle specie di testuggini presenti sul territorio
italiano, la si trova nelle zone aride.
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Della
tartaruga Galapagos
sopravvivono oggi solo 15.000 esemplari.
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La
tartaruga Imbricata vive nei mari.
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In caso di pericolo, le tartarughe ritirano la testa, le
zampe e la coda nella corazza, diventando così animali in scatola.
Una tartaruga americana, chiamata
Terrapene carolina, possiede lo
scudo molto bombato ed il piastrone è formato da tre parti mobili.
Quando questa tartaruga si ritira nella corazza, il piastrone si piega
ed aderisce completamente allo scudo, chiudendo il corpo in un
impenetrabile involucro.
Le tartarughe e la testuggini proteggono il capo nascondendolo in due
modi diversi all'interno della corazza. La maggior parte di esse ritrae
il collo all'indietro, formando una curva ad U, altre invece ritraggono
il collo lateralmente, infilando la testa sotto la corazza.
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Le
tartarughe italiane sono rare perché l’uomo distrugge i luoghi umidi
dove vivono.
La
testuggine palustre italiana, Emys orbicularis, è una specie a rischio
e si trova solo in alcune zone d'Italia; è protetta dalle leggi di
alcune regioni, come la Liguria, il Lazio, l’Abruzzo, la Calabria, la
Sicilia e la Sardegna.
Oggi
è minacciata anche dal continuo diffondersi di una specie americana, la
Trachemys scripta elegans (presenta due macchie rosse ai lati del
collo), che è stata importata in passato in Italia.
Queste
tartarughine, di cui oggi ne è vietata l'importazione, possono
raggiungere i 30/40 cm ed hanno bisogno di grandi acquari. Molte
persone se ne sbarazzano, riempiendo così i laghi, gli stagni e le
fontane dei parchi.
E'
quindi necessario raccomandare a chi possiede delle tartarughe di non
liberarle in natura e di non acquistare nuove tartarughe, se non si
conosce la specie a cui appartengono e se non si desidera tenerle per
tutta la vita.
Le
tartarughe terrestri in
passato sono state catturate in grandi quantità per essere inviate nei
Paesi Settentrionali dove spesso sono finite nelle cucine dei ristoranti. In
alcune zone sono addirittura scomparse completamente.
Alcune specie come Embricata,
Attestugine e Arrau sono protette.
La
tartaruga Embricata viene catturata per strapparle i grossi scudi che ha
in mezzo agli occhi. Sia gli scudi che la corazza vengono impiegati per
la fabbricazione di pettini e spazzole. Questa tartaruga, pur essendo
una specie protetta, è in pericolo di estinzione, perché è tuttora
cacciata dai bracconieri.
Le
tartarughe vivono al sicuro solo nei parchi nazionali e nelle
oasi del
WWF e della LIPU. .
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