Apriamo questa
pagina con il crest che è stato coniato in occasione dell'ultimo ammaina
Bandiera di Nave Ardito D 550 e Nave Audace D551. ( il crest di Nave
Audace non è raffigurato ha la stessa forma è di colore argento e porta il
numero D551 )
La cerimonia si è svolta in
arsenale militare di La Spezia, alla presenza del comando in capo dell'alto
tirreno,dei comandanti e degl'equipaggi di ieri e di oggi.
Erano presenti le rappresentanze dei gruppi A.N.M.I di La
Spezia e provincia, rappresentanze del gruppo Radioamatori Marinai
Italiani che hanno svolto attività di collegamento radio portando questo
evento oltre i confini della marina militare.
Tra di loro molti hanno fatto parte degli equipaggi di queste
navi in anni passati.
Come pure molti tra i componenti le Associazioni d'arma presenti.
Nave Ardito D550 Nave Audace D551 abbandonano l'attività operativa
svolta per ben 35 anni .
La manifestazione viene aperta dal saluto del Capo di Stato Maggiore della
Marina All'atto
dell'ultimo ammaina Bandiera ,volgo la mia più profonda considerazione ai
cacciatorpediniere Ardito e Audace, che oggi lasciano definitivamente la
flotta.
Dilinguo con animo partecipe il sentito rispettoso grazie a nome della
marina militare tutta per l'intenso servizio prestato, portando a
termine innumerevoli missioni in diversi bacini del mondo e cosi assicurando
grande consenso e lustro alla Forza Armata e alla Nazione. Ai comandanti e
agli equipaggi che si sono succeduti a bordo delle due importanti unità
tenendo alto e saldo il prestigio dell' Italia sul mare, giunga la mia più
profonda riconoscenza per la capacità professionale e spirito di sacrificio,
per la dedizione al servizio sempre dimostrati e che da sempre fondano il
patrimonio ideale della nostra marina.
Con animo partecipe, rendo referente omaggio all'ultimo ammaina Bandiera di
nave Ardito e di nave Audace, che hanno visto formare e operare generazioni
di equipaggi e nel rinnovare i sentimenti della più alta considerazione e
sentita vicinanza della Forza Armata, giunga a tutti i partecipanti il mio
ben augurante saluto il capo di stato maggiore della Marina ammiraglio di
squadra Paolo la Rosa.
Dopo il messaggio di saluto del
capo di stato della Marina, prende la parola il comandante di vascello
Gianluca Turilli comandante di nave Ardito e nave
Audace
Ammiraglio,
autorità, signori e signore equipaggi di ieri e di oggi, dell'Ardito e
dall'Audace, innanzitutto vorrei ringraziare voi tutti per aver voluto con
la vostra presenza dare un adeguato risalto all'odierna cerimonia
dell'ultimo ammaina Bandiera.
Voglio altresì ringraziare, le Associazioni d'Arma per il loro intervento e
l'Associazione Radioamatori Marinai Italiani, che con la sua iniziativa ha
consentito di portare l'eco di questo evento oltre i confini della marina
militare .
Il momento dell'ultimo ammaina Bandiera è un evento significativo nella vita
di ogni unità navale e lo è a maggior ragione oggi che rivolgiamo il nostro
saluto a due Unità che per più di 35 anni hanno servito la Patria in ogni
circostanza .
L'Audace e l'Ardito nascono rispettivamente a Riva Trigoso e a Castellammare
dove sono state impostate la prima il 27 aprile 1968 e la seconda il 10
luglio dello stesso anno, per essere poi varate rispettivamente il 2 e il 27
novembre 1971.
L'Audace quarta unità a portare questo nome, è stata consegnata alla marina
il 16 novembre 1972, ed ha ricevuto la Bandiera di combattimento dal comune
di Trieste, a testimonianza dello stretto rapporto che lega la città
alabardata alla omonima Unità , che per prima ha portato ad essa il
tricolore il 3 novembre 1918.
L'Ardito quarta unità a portare questo nome nella storia della marina, è
stata consegnata il 6 dicembre dello stesso anno, ricevendo la Bandiera di
combattimento dall'Associazione Nazionale Marinai d'Italia e dalla Lega
Navale Italiana.
Le Unità della classe Ardito, sono la naturale evoluzione tecnica dei
lanciamissili della classe Impavido, ed hanno rappresentato per la marina
militare i prototipi della flotta poi realizzata grazie alla legge
navale.
Le due navi, prima Unità Italiane con il ponte di coperta continuo, hanno
incorporato nel loro progetto molteplici innovazioni e nel corso dei lavori
di ammodernamento di mezza vita, sono state dotate di un efficiente sistema
di comando e controllo.
Nel loro impiego operativo, l'Ardito e l'Audace, sono state per anni la
punta di diamante della squadra navale, sempre all'avanguardia sotto il
profilo tecnico, su di esse sono state condotte numerose sperimentazioni tra
le quali risultano degne di menzione quelle del cannone da 76/62 super
rapido e del primo sistema di comunicazioni satellitari nazionali Sirio.
Come unità dedicate alla difesa aerea, Ardito ed Audace, in più di 30 anni
di attività hanno operato sia in mediterraneo che nei mari del mondo,
partecipando a innumerevoli operazioni reali, esercitazioni e qualificate
attività di rappresentanza , chi ha servito queste Unità avrà ancora vivo il
ricordo di quanto fatto e citare oggi tutte le attività portate a compimento
sarebbe impossibile considerato il loro numero, vorrei tuttavia ricordare
alcuni degli eventi più significativi della vita di queste due Unità.
Per l'Ardito menzionerò ad esempio la campagna promozionale negli Stati
Uniti ed in Sud America, condotta dal settembre 1974 al febbraio 1975;
La visita a Dovreiza nell'unione sovietica prima della caduta del muro di
Berlino;
La campagna in nord Europa per il Giubileo d'argento della
reggina Elisabetta nel giugno 1977;
Il giro del mondo condotto insieme a nave Lupo dal luglio 1979 al febbraio
1980 ;
La partecipazione alla missione libano 2 dal luglio 1983 al febbraio 1984 ;
La campagna in nord Europa ed in mar nero dal maggio 1996 all'ottobre dello
stesso anno;
Le operazione pinnak e allied force nella primavera estate del 1999;
E per finire l'operazione campidoglio del 2004 e la sorveglianza Nunzio
Wobis dello spazio aereo dei cieli vaticani, svoltosi lo scorso anno .
In totale l'Ardito nella sua lunga vita operativa, ha percorso 562.000
miglia in circa 56.000 ore di moto.
Per l'Audace, ricorderò
invece la campagna in Somalia per l'intervento delle Nazioni Unite nel
luglio del 1982;
La partecipazione alla operazione Libano 2 dal febbraio al marzo 1984;
L'operazione girasole per il pattugliamento del canale di Sicilia durante la
crisi Libica dal marzo al luglio del 1986;
La missione golfo persico 2 nell'ambito dell'operazione teter for nel
gennaio ad aprile del 1991;
L’operazione start gas dal novembre del 1993 al giugno 1994;
La campagna addestrativa nel mar nero con le Unità appartenenti all'ex
stato di Varsavia; L'operazione Dinak dal febbraio al giugno del 1993;
E per finire la partecipazione columbus nell'autunno del 2003;
In totale l'Audace nella sua laboriosa vita operativa, ha percorso 630.000
miglia in circa 57.000 ore di moto i dati che emergono correndo la storia di
queste navi sono di uno spessore notevole, che testimoniano
inequivocabilmente le mutazioni che si sono verificate nel quadro strategico
globale, con il correttivo spostarsi del fuoco dall'attività che ha
caratterizzato il periodo dalla contrapposizione dei due blocchi
maggiormente mirata all'addestramento e alla presenza all'estero dagli
ambasciatori del nostro paese, alla partecipazione odierna e nel più recente
passato ad operazioni reali della difesa degli interessi nazionali ed alla
pacificazione di area di crisi ,in tutte le circostanze che il mondo ci ha
proposto per i suoi cambiamenti L'Ardito e l'Audace perfetta sintesi
della sinergia raggiunta dai loro equipaggi e dai sistemi e apparati di
bordo, hanno saputo dare sempre una risposta eccellente ed adeguata
mantenendo alto il valore delle tradizioni e dell'impegno della nostra
marina .
L'Ardito e l'Audace, hanno mantenuto inalterata nel tempo la loro
assegnazione alla base di La Spezia, operando inizialmente inquadrati nella
prima divisione navale poi nel comando gruppo navale e per finire
nella seconda squadriglia fregate.
Arrivati al termine di questo intenso periodo, mi preme perciò ringraziare
il locale Arsenale e i vari Enti della base navale e il qualificato supporto
sempre fornito in questi anni, supporto che trova testimonianza nei
risultati operativi conseguiti da queste belle navi e dalla loro cifra
globale di assistenza che alla base al passaggio alla riserva le vedeva
ancora pronte senza significative limitazioni .
Per finire, devo ringraziare i miei equipaggi e tutti coloro che mi hanno
preceduto a bordo, senza il loro continuo impegno e il continuo sacrificio
loro e dei famigliari che sono stati loro affianco, non sarebbe stato
possibile per queste navi onorare il loro nome la Marina e la Nazione, a
loro tutti grazie di cuore per quanto fatto e per come lo hanno fatto, da
domani L'Ardito e l'Audace non faranno più parte del naviglio militare dello
stato, il loro nome rimarrà tuttavia vivo ed indelebile nella memoria di
tutti coloro che hanno fatto parte dei loro equipaggi e che
conserveranno per sempre il ricordo dei momenti trascorsi su queste lamiere
viva l'Ardito viva l'Audace viva la Marina
Dopo l'intervento del comandante C.V.
Gianluca Turilli , prende la parola il comandante in capo, dopo i saluti di
rito e il discorso inerenti la cerimonia e il momento della preghiera da
marinaio, alla fine della quale la cerimonia si avvia alla parte conclusiva
e più importante, si rendono gli onori alla Bandiera e si da il via
all'ammaina Bandiera ,sono momenti di grandi emozioni e commozioni .
La Bandiera piegata, è portata fuori dalla nave tra gli onori più alti
8 alla banda intonate dai fischi dei nocchieri e
il suono della banda della marina militare di La Spezia
Al termine della cerimonia, si sale a bordo
per l'ultima volta, è un turbinio di marinai vecchi marinai che sono
stati a bordo di queste unità, ognuno cerca i luoghi i
locali le brande i loro ricordi
la loro gioventù.
In questa occasione ho ritrovato dopo ben 29 anni un commilitone
è stato come se il tempo non fosse mai passato, solo il cambiamento fisico
tradiva il logorio degli
anni trascorsi.
Grazie ARDITO D 550.
LE FOTO
DELLA CERIMONIA
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