A.S. RONCHI CALCIO

 

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DAL 1945 AD OGGI

 

Nella primavera del 1945 sedici appassionati si trovano per riannodare il filo della tradizione sportiva ronchese spezzato dalla guerra. Tracciano il solco di un sodalizio sportivo che, pur trovando i maggiori accenti nel calcio, si dirama in diverse discipline. Il 15 maggio 1945 i sedici aprono l’iniziativa a nuove adesioni e 15 ulteriori elementi aderiscono all’iniziativa. Questi, assieme ai primi 16 assumono la qualifica di Soci fondatori del nuovo sodalizio battezzato “Associazione Sportiva Ronchi” ed alla cui presidenza viene eletto Alferio Cubi. Questi assume anche l’incarico di portiere e di allenatore della nascente squadra di calcio. Il 13 giugno viene deciso il colore sociale: Rosso granata (definito più tardi “amaranto”). Colore di riserva il verde. Il distintivo della Società porta su di uno scudo verde la scritta in lettere d’oro “A.S. Ronchi”. Il 29 luglio 1945 c’è l’assemblea dei soci per l’elezione del Consiglio. Diventa Presidente dell’A.S. Ronchi Agostino Langè. Il 19 agosto l’A.S. Ronchi inaugura il suo campo sportivo e, ora che c’è anche la squadra si può iniziare. Viene pure allestita una squadra Giovanissimi, mentre la 1ª squadra affronta il girone regionale di serie C. Come spogliatoi si trova una saletta per le squadre ospiti presso la trattoria “Mariuta” e per i giocatori del Ronchi uno stanzino presso l’osteria “la Cadorna”, mentre per l’arbitro l’abitazione del Cubi a pochi passi dal campo. A ottobre la squadra è confermata in serie C, mentre a fine anno spunta la Pallacanestro sia maschile che femminile. Ma queste squadre si devono subito arrendere per la mancanza di mezzi. Alla fine del ‘45 l’A.S. Ronchi porta la sede presso la palestra di Via D’Annunzio. Nel settembre affilia la sezione Ciclismo ed Atletica leggera. Nel marzo ‘46 Guido Franchi subentra in qualità di Presidente al dimissionario Langè.

Il 30 giugno ‘46 l’Assemblea vota il nuovo Consiglio che elegge presidente Natale Pussini. Nel novembre dello stesso anno l’A.S. Ronchi viene ospitata presso il “bar sportivo” (ora Albergo Furlan). Nel 1947 nuovo presidente è Antonio Visintin. Il campionato 1947/48 vede il Ronchi retrocedere in Prima Divisione. Nell’agosto del ‘48 viene eletto presidente Cesare Trevisan che lascia il posto nella primavera del ‘49 a Armando Lena che a sua volta lascia per Basilio Soranzio nel giugno 1950. Nello stesso anno i calciatori Cassin e Dreossi approdano all’Arezzo. Nella primavera del ‘52 il Comune decide una spesa di 4.118.000 lire per ricostruire il campo sportivo. A fine campionato il Ronchi è promosso nella Promozione regionale. Nel luglio del ‘53 l’A.S. Ronchi ricorda Alfredo Lucca giocatore ronchese deceduto sul terreno di gioco a soli 19 anni. A settembre l’assemblea stabilisce di assegnare le cariche senza ricorrere alle urne. Viene riproposto presidente il Soranzio. Alferio Cubi lascia l’incarico di allenatore e gli subentra Mario Trevisan. Vengono ceduti all’Arezzo Geotti Gianvito e Sergio Barbana. Mario Trevisan subito si dimette e l’incarico passa a Ricciotti Doria, ma la situazione economica è difficile tanto da chiedere l’aiuto dei soci. Nel 1954 viene rivisto lo Statuto sociale che porta a modificare l’elezione del Consiglio da uno a due anni. Alla fine del ‘54 si dimette il Soranzio e la squadra retrocede nuovamente in Prima Divisione.

Nel giugno del ‘54 si rinnovano le cariche e presidente diviene Gioacchino Furlan e allenatore torna Alferio Cubi. Il 9 gennaio 1955 il Ronchi è a Nova Gorica per il primo incontro amichevole di calcio. A fine campionato la squadra è seconda, ma deve superare uno spareggio per accedere alla Promozione. Il 16 giugno dello stesso anno l’A.S. Ronchi è a Wagna in Austria. A fine stagione 1955/56 il Ronchi è terzo in classifica, ma nel campionato 1956/57 si salva per soli due punti ed il Cubi abbandona. Nel gennaio 1957 si dimette da presidente Furlan cui segue Galdino Bertossi sino a settembre quando l’assemblea elegge Sergio de Dottori. Allenatore è Armando Filiput con una squadra che, per effetto della ristrutturazione dei campionati, è inclusa nei “Dilettanti” (nel 1958 definito di Prima Categoria). Nel ‘58/59 allenatore è Pino Gaigherle costretto ad abbandonare nel gennaio ‘59. Subentrano Romano Boldarin e Giovanni Trevisan.

Ad allenare la squadra per la stagione 1959/60 è Francesco Cergoli che, in contatto con il Lecco, stipula un accordo per un prelievo di giocatori dal Ronchi: così a fine stagione parte Enrico Sortino. Nel settore giovanile intanto l’allenatore Antonino Paone porta gli Allievi a vincere il proprio campionato. Frattanto è funzionante il NAGC - Nucleo Addestramento Giovani Calciatori - sorto attraverso un “Centro Giovanile” istituito nel 1958 dall’iniziativa di Armando Filiput. Per la stagione 1960/61 il Paone presenta al direttivo dell’A.S. Ronchi una squadra Juniores Campione Regionale di categoria che nel maggio ‘61 a Bologna si piazza seconda nel torneo delle Regioni per il titolo italiano.

Nell’assemblea straordinaria dell’agosto 1961 viene richiamato alla presidenza Armando Lena, ma nel gennaio 1962 il Cergoli rimette il mandato e anche a prima squadra è affidata a Paone. Boldarin passa a malincuore nelle file della Pro Romans ma si rifiuta di scendere in campo contro il Ronchi. Nello stesso anno i giocatori Toset e Ceccotti sono ceduti al Venezia, Gerion e Saladini al Locri e Gratton al Tevere-Roma. Ed il Lecco impone una multa per il danno subito.

Nel ‘63 il settore NAGC, affidato a Mario Trevisan, annovera una quarantina di giovanissimi. Nel campionato 1962/63 si mette in luce il portiere Ulian chiamato poi alle armi e sostituito da Gasparini arrivato dal Milan. Per la stagione ‘63/64 Zanuttig è ceduto al Potenza. Alla fine della stagione 1965/66 il Ronchi retrocede in Seconda categoria. Nel gennaio ‘67 Paone va ad allenare il neonato F.C. Vermegliano fondato da Arrigo Calligaris e allenatore del Ronchi è Franco Fontanot che riporta la squadra in Prima categoria. Il 29 aprile 1967 la città di Ronchi compie mille anni. Frattanto Renato Furlan parte per Arezzo. Nel corso della stagione 1968/69 il Fontanot è sostituito da Nello Sgorbissa. Il 28 novembre 1968 c’è il sopralluogo dei nuovi impianti sportivi: la tribuna, i servizi igienici e gli spogliatoi. Ad allenare arriva Bruno Braulin e per un breve periodo il nuovo campo sportivo accoglie le gare d’atletica. A fine stagione la squadra retrocede in Seconda categoria. Arriva ad allenare Biagio Dreossi che passa l’incarico nel gennaio ‘71 a Ottavio Dreossi e la squadra è nuovamente in Prima categoria. Nel 1971 raccoglie le redini Severino Mazzuchin e si allarga il numero dei consiglieri da 5 a 14. La squadra è affidata nuovamente a Biagio Dreossi che nella stagione 1971/72 vede arrivare dall’Udinese Giorgio Brandolin. Nel giugno del ‘72 prende avvio un Consiglio definito “superiore”. Tre membri garantiscono l’immagine dell’Associazione: Quinto Salvatore, Zanet Tranquillo e, in veste di presidente Giuseppe de Fabris. A fine stagione ‘71/72 Dreossi lascia l’incarico a Nello Sgorbissa. Nell’assemblea del giugno 1973 viene approvata la modifica relativa al “Consiglio superiore”. In agosto si dimette Mazzuchin e Giuseppe Zanolla diventa presidente. Nel febbraio del ‘74 Sgorbissa abbandona e il Consiglio affida la squadra a Luigi Bonazza già impegnato nelle squadre giovanili che passano a Franco Pivec.

Nel giugno 1974 viene eletto presidente Luciano Furios, mentre del Consiglio superiore è Mario Furlan: Allenatore Luigi Bonazza, mentre Guido Covaz allena le squadre giovanili. Il 28 giugno 1975 a presiedere il Consiglio superiore è chiamato Luciano Manzan. Nell’aprile del ‘76 il Ronchi onora con un torneo di calcio lo scomparso dirigente Lucio Detillo. Nel giugno dello stesso anno presidente dell’ A.S. Ronchi è Salvatore Quinto mentre allenatore è sempre Luigi Bonazza che a fine campionato chiede un periodo di riposo. E’ richiamato Francesco Cergoli, mentre nel settore giovanile Sergio Trevisan subentra a Guido Covaz. Nella primavera del ‘77 il Consiglio decide un secondo torneo intitolato a “Stefano Furlani”.

In data 31 dicembre 1977 giunge dal presidente nazionale del CONI Giulio Onesti la comunicazione del conferimento della Stella d’Argento al merito sportivo alla bandiera dell’ A.S. Ronchi. Nel luglio del ‘78 Giuseppe de Fabris succede a Luciano Manzan. Nella sezione calcio Quinto è confermato alla presidenza. Rientra l’allenatore Luigi Bonazza, mentre il portiere Zuppicchini è convocato nella rappresentativa regionale e Paolo Codra nell’Udinese. La stagione 1979/80 vede allenatore Flavio Ustulin. Nel frattempo la sezione calcio rivendica una propria autonomia. Nel gennaio ‘80 la sede dell’ A.S. Ronchi si trasferisce presso gli spogliatoi in disuso del campo sportivo e lo stadio viene intitolato ad Alfredo Lucca giocatore del Ronchi deceduto durante un incontro di calcio. Il 16 marzo 1980 l’ A.S. Ronchi è insignita della “Stella d’argento al merito sportivo” e la cerimonia ha luogo presso il Centro Velico Hannibal di Monfalcone presenti le autorità regionali. Nella stagione 1980/81 il Ronchi ha un nuovo allenatore: Vanni Peressin che il Consiglio esonera in gennaio riaffidando la squadra a Ustulin: La stagione successiva la squadra passa a Ennio Barbana, ma dopo otto giornate preferisce allenare i Pulcini e così la 1ª squadra è affidata a Angelo Brumat. Il 30 marzo 1982 muore Armando Filiput gloriosa bandiera e vanto dell’ A.S. Ronchi. L’anno successivo il Comune intitola al suo nome il Palazzetto dello Sport. In giugno Alferio Cubi succede a presidente del Consiglio superiore a de Fabris. A presiedere la sezione calcio è Luciano Furios. In data 23 settembre 1982 assieme ai soci Zanet e Capolicchio stilano presso un notaio l’atto che modifica la denominazione in “A.S. Ronchi Calcio”. Nel campionato 1982/83 allenatore è nuovamente Ustulin. Il 23 giugno 1984 giunge alla presidenza l’ex giocatore Giorgio Brandolin. Luigi Bonazza è l’allenatore della 1ª squadra. Nel dicembre ‘84 viene inaugurato il bar sociale. Frattanto, in vista del 40° di fondazione il fotografo Federico Leban con l’aiuto di Brandolin bandisce un concorso fotografico sullo sport. Il 1984 segna l’avvento della prima sponsorizzazione. Nel giugno dell’ 85 il 40° di fondazione è sottolineato dal 1° “Torneo Regionale Giovanile Città di Ronchi” riservato alle categorie Pulcini, Esordienti e Giovanissimi poiché il settore a Ronchi annovera oltre 150 ragazzi. Nel gennaio ‘86 il presidente Brandolin osserva che il calcio ronchese sia una sezione dell’ A.S. Ronchi della quale “nessuno si può impadronire”. In dicembre viene presentato il libro dei quarant’anni di vita della Società. Il 26 dicembre viene premiata dall’Amministrazione comunale con il riconoscimento “Premio Santo Stefano”. In campionato il Ronchi si salva per un paio di punti. Nella stagione 1986/87 viene riconfermato Presidente Brandolin mentre l’allenatore è Giorgio Zoff. L’Assemblea straordinaria del 4 luglio 1986 decide la trasformazione delle sezioni dell’ A.S. Ronchi in singole Associazioni a gestione autonoma. la sezione calcio si costituisce in Associazione l’8 aprile 1987 dichiarando, nell’atto costitutivo, che l’A.S. Ronchi calcio è operante sin dal 1945. L’ A.S. Ronchi calcio porta il periodo di carica del proprio Consiglio a tre anni e nel luglio ‘86 cessa di esistere il Consiglio Superiore. Da novembre ‘87 la 1ª squadra è affidata a Mario Gallizia al posto del dimissionario Zoff. Nel gennaio ‘88 viene redatto un progetto per la parziale copertura delle tribune, mentre il Comune inizia i lavori per due campi di sfogo dotati di recinzione e illuminazione con la collaborazione dell’A.S. Ronchi calcio. Nel gennaio ‘89 si dimette Mario Gallizia e “nuovo” allenatore ridiventa Luigi Bonazza. In giugno viene rieletto presidente Giorgio Brandolin con Ustulin in veste di direttore tecnico. Ad agosto, per un ripescaggio nelle categorie superiori, la 1ª squadra viene promossa al campionato di Promozione con Luigi Bonazza ad allenare. Al termine del campionato al squadra è terza. Si organizzano i Tornei giovanili e in settembre viene stipulato un accordo con il Comune per la gestione dello stadio “A.Lucca”. Nel 1990 Brandolin coordina con il Presidente del Vermegliano Calligaris una collaborazione per gli allenamenti e la disputa delle gare del Settore Giovanile sui due campi a disposizione.  In dicembre se ne va a Giordano Gregoret socio fondatore della Società e successivamente delegato provinciale del CONI e presidente regionale della FIBS e membro della giunta del CONI. Nell’aprile ‘91 scompare Giuseppe de Fabris, mentre la 1ª squadra si classifica al 10° posto. Nell’agosto si inizia quell’attività che in seguito verrà chiamata “scuola calcio” destinata a bambini e bambine da sei a dieci anni di età. In settembre viene ultimata la copertura parziale della tribuna. Il campionato assume la denominazione di Eccellenza che vede il Ronchi terminare al 4° posto con Luigi Bonazza allenatore. Nel giugno ‘92 viene ancora riconfermato presidente Giorgio Brandolin. Viene ceduto alla Fiorentina il portiere Bregant. Un nuovo torneo riservato alla 1ª squadra si fa luce sul terreno di Vermegliano, intitolato a Mauro Puntin, giocatore del Ronchi scomparso a soli 20 anni. Il campionato 1992/93 vede Bonazza in veste di allenatore che porta la squadra al terzo posto in classifica e raggiungere la finale di Coppa Italia regionale, persa poi amaramente con il Tamai in un incontro non privo di strascichi polemici.

Nel febbraio 1993 muore Alferio Cubi. Ronchi e Vermegliano firmano una convenzione con il Comune per la gestione del campo di Vermegliano. Nel gennaio 94 scompare Armando Lena e nel mese di marzo Brandolin deve lasciare la carica di Presidente per occupare quella più prestigiosa di Presidente provinciale del CONI. Gli succede Giuseppe Petrini. A fine campionato il Ronchi è quinto. L’Assemblea di giugno riaffida la presidenza a Giuseppe Petrini e in luglio l’A.S. Ronchi calcio stipula una convenzione con la Juventus per una collaborazione nel Settore Giovanile. Da settembre ‘94 sulla panchina della 1ª squadra siede Massimo Brugnolo che porta la squadra a terminare all’ 11° posto. Per la stagione 1995/96 viene riconfermato lo stesso Brugnolo alla guida. Il 15 maggio 1995 viene festeggiato il 50° anniversario di fondazione con una serie di manifestazioni e la pubblicazione di un libro. In giugno viene confermato Giuseppe Petrini alla presidenza. Al dirigente Tranquillo Zanet  viene assegnata la stella al “Merito sportivo” Dopo una serie di sconfitte pesanti l’allenatore Brugnolo rassegna le dimissioni e la squadra viene affidata a Carlo Milocco, ma la sua permanenza sarà molto breve, solo tre partite, e si richiama Luigi Bonazza. Il 25, festa della Liberazione, il Ronchi si gioca il campionato a Trivignano: Riesce a vincere e a salvarsi poi all’ultima giornata. Per la stagione 1996/97 l’A.S. Ronchi calcio presenta un organigramma tecnico di buon livello con la responsabilità nel Settore Giovanile di Giorgio Valentinuzzi e al preparatore atletico giovanile Marzia Gallopin: Per la 1ª squadra viene confermato allenatore Luigi Bonazza che si avvale in squadra dell’esperto Iacoviello tornato dal Mantova. Ma le cose non vanno per il verso giusto e, una serie di sconfitte, portano il Ronchi nei bassifondi e Bonazza viene sostituito da Nereide Tricarico: La situazione non cambia, anzi peggiora, ma col passare delle giornate qualcosa cambia finche all’ultima giornata, con la vittoria interna con la Gradese il Ronchi si salva e con lui Tricarico riconfermato alla guida nella prossima stagione ‘97/98. Ma all’inizio del ‘98 c’è di nuovo crisi al Ronchi che scivola ancora in classifica e costringe Tricarico alla resa. Passa tutto allora nelle mani di Ustulin e tutto cambia e alla fine il Ronchi giunge settimo. A giugno viene riconfermato presidente Petrini e vice presidenti De Iust e Tazio Furlan, figlio di Mario Furlan che nel 1961 seppe salvare la società in un momento difficile. Il ‘98/99 segna ancora un cambiamento nella guida tecnica della 1ª squadra: ora tocca a Franco Zuppicchini che proprio nel Ronchi ha incominciato i suoi primi approcci col pallone finendo col difendere la porta amaranto della 1ª squadra negli anni ‘80. Le buone prestazioni amaranto si alternano a vere debacle soprattutto con le squadre più abbordabili, ma alla fine Zuppicchini riesce a portare all’approdo una barca non sempre stabile. Il campionato 1999/2000 vede ancora la panchina assegnata a Zuppicchini che deve ridisegnare una squadra profondamente rinnovata nella speranza di non dover più soffrire come successo negli ultimi campionati. Ma ogni speranza è vana poiché il Ronchi naviga quasi sempre in acque poco tranquille, ma si salva alla penultima giornata. Il 24 maggio Ronchi ospita per la prima volta una squadra nazionale italiana di calcio. In un’amichevole si incontrano Italia e Bosnia Herzegovina Under 15. Finisce 4-0 per l’Italia con una netta supremazia degli azzurri. Una folta cornice di pubblico acclama gli azzurrini vincitori e alla fine i ragazzini presenti vanno a caccia di autografi dei futuri campioni. Unica nota stonata è la mancanza dell’arrivo dell’arbitro designato, sig. Dario Preschern di Mestre, probabilmente per un’incomprensione a livello di designazione. Grazie alla fattiva collaborazione della sezione AIA di Monfalcone si riesce a trovare in fretta e in furia una terna locale che ben figura nella direzione della gara. Per l’occasione si inaugura anche la sala stampa posta sulla sommità della tribuna dello stadio “Lucca”.

 

 

Realizzato da Claudio Mariani

in collaborazione con Amerigo Visintini

 

 

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