Questa è una delle prime lettere che ti scrissi. Rileggendola dopo così tanti anni sono rimasto veramente turbato dal contenuto di alcuni passaggi. La riporto integralmente, sgrammaticature comprese.
LIVEMMO 5 Agosto 1981 ore 22 circa
Cara Santina,
visto che questo è il secondo giorno che non ci vediamo sento
proprio il bisogno di parlarti. Per telefono non mi trovo troppo
comodo; ecco allora che mi servo di carta e penna. Eppoi avrai a
tua disposizione le mie parole per un tempo maggiore, se è tua
abitudine rileggere i miei scritti come faccio io con i tuoi. Non
scrivo in stampatello perchè sono sdraiato sul letto e mi viene
più scorrevole il corsivo. Faticherai in alcuni punti a capire l'esatta
grafia, ma per il resto andrà tutto bene. Non ho particolari
comunicazioni da farti. Potrei terminare qui dicendoti
arrivederci a presto... ma preferisco continuare a parlare del più
e del meno, convinto che anche tutta la vita è fatta di cose
apparentemente insignificanti, ma che in realtà, intimamente
connesse formano un qualcosa di organico tutt'altro che
insignificante. AH! Lo sai che si suda anche qui? Sento tuonare.
Forse pioverà durante la notte così il clima si farà più mite.
Ieri mio fratello ha letto un articolo su una rivista. Ne è
rimasto commosso e me lo ha fatto leggere. Forse ho dato a Matteo
qualche delusione dicendo che per me era "roba"
scontata, normale amministrazione. Comunque ho pensato bene
riportartene uno stralcio. Sono cose che tonificano pur con le
dovute riserve da fare dato la tragica situazione di chi le ha
dette. Eccotele:
<< Ho un tumore e so che prima o poi me ne dovrò andare.
Non voglio soffermarmi sul mio male, voglio solo dire che nella
vita non bisogna mai lamentarsi per la solitudine, per la
mancanza di denaro, per un amore andato a male o per altre
fesserie. Dico fesserie, perchè adesso tutto quello per cui ho
sofferto e che credevo importante nella vita, in effetti conta
poco. Le uniche cose importanti sono la salute, la fede, le
persone care. Purtroppo solo adesso me ne rendo conto e ne sono
amaramente pentito >>.
E' proprio vero che le cose veramente essenziali sono tanto poche,
ma la loro mancanza pregiudica tutta un'esistenza. Pensavo: ho
smesso di fumare, mi controllo nel bere. Ben volentieri mi
sottopongo ad un pò di privazioni per non essere privato in
futuro di qualcosa che mi è assai più caro. Nonostante tante
cure la nostra vita resta tuttavia appesa ad un filo cui poco
basti a spezzarlo. Meglio essere preparati per quel giorno.
Seneca (probabilmente te ne ho già parlato) invitava a
riflettere sulla brevità della vita e a preoccuparsi di spendere
bene il proprio tempo che tanti spendono e spandono come fosse la
cosa meno pregevole di questo mondo. Ti dico queste cose perchè
trovo in te la persona adatta ad ascoltarle. Inoltre fa bene
anche a me cibarmi ogni poco o ogni tanto di qualche frase, di
qualche pensiero o fatto che possono rendermi l'animo più nobile
poichè diversamente si degrada con estrema facilità. Se pur ti
appaio difficilmente riprovevole in qualche atteggiamento,
analizzandomi dal di dentro mi scopro mediocre alquanto. Ma sono
contento perchè non credendomi per nulla un arrivato e tendendo
piuttosto ad un continuo perfezionamento mi sento impegnato e non
mi lascio andare alla noia di vivere.
Ieri mattina mi sono iscritto all'università!!!
Vuoi sapere il mio numero di matricola?
Te lo scrivo subito -> A65168 <-
Francamente non so cosa possa fartene ma a me serve per tirare in
lungo il discorso per la voglia disperata di superare le due
facciate, sperando che Matteo non chieda di spegnere la luce,
dato che si è infilato testè sotto le coperte. Mi sono
interrotto un momento per il fatto che si è abbattuto
vicinissimo un fulmine forse sul campanile della chiesa che è di
fronte alla finestra della nostra camera ad una cinquantina di
metri. Per qualche secondo è andata via la luce poi è tornata.
Se riaccadesse per un periodo più lungo sarei costretto a
proseguire l'opera di scrivano a lume di candela. Romantica la
cosa, ma scomodo dato che dovrei alzarmi dal letto. Piove. C'è
afa. Ti sto facendo la cronaca degli attimi che sto vivendo. Non
dirmi che ti sei già stufata di leggermi anche se la mia
calligrafia è proprio inclemente. Vorrei tanto leggere qualcosa
di tuo. Ma non ti invito a scrivermi perchè una tua lettera
potrebbe giungermi più tardi del previsto, dato il clima di
ferie che investe probabilmente anche le Poste.
Ho speso, per la telefonata di ieri sera L. 1900. O mi hanno
imbrogliato, e sarebbe possibile, oppure sono stato attaccato
veramente tanto. Mi dispiace, sinceramente, un pò per i soldi,
ma solo per quelli perchè non ne ho da buttar via e mi vedo
costretto a razionarli anche per le cose importanti. Comunque non
è per questo che non ti telefono tutte le sere... Ma è solo un
progetto. Può darsi che da domani riprenda contatti vocali
telefonici sol'anche per dirti ciao, sapere che stai bene e
testimoniarci così semplicemente il nostro affetto. Mi duole, ma
forse è giunta l'ora di chiudere. Sono le 23,05. Non ho
eccessivamente sonno. Domani comunque sarà un altro giorno.
Alcuni dicono che ogni giorno vissuto è uno in meno che ci
separa dalla morte. Io, ottimisticamente, sostengo che ogni
giorno che passa è uno in più di VITA con tutti i risvolti
coreografici positivi o meno, felici o poco.
A presto per dirmi tu tante belle cose, 'chè se no va veramente
a finire che io esercito esclusivamente la parte dell'oratore e
tu quella della paziente, cara, dolce, ma anche affettuosa
ascoltatrice. Mentre anche a te piacerebbe tanto invertire le
parti ogni tanto, visto che ogni poco non è possibile.
Saluti
Baci
Un tenero abbraccio
A presto insieme
Tuo Romano
P.S. Anch'io non rileggo, ma non per gli stessi tuoi motivi. Per
mancanza di tempo.