La rocca di Canne

una ricerca dell'Ing. Giuseppe De Marco

GLI INDIZI DELLE FONTI LETTERARIE

Lo schieramento degli eserciti

POLIBIO - Storie - Libro III - Cap. 113: "Il giorno seguente Gneo assunse il comando e non appena cominciò ad albeggiare, condusse fuori le sue forze contemporaneamente dai due accampamenti. Fece attraversare il fiume e schierare subito dall'altra parte gli uomini dell'accampamento maggiore, poi congiunse con questi e ordinò nella stessa linea quelli dell'altro in modo che tutta la fronte fosse rivolta verso mezzogiorno. Schierò quindi i cavalieri romani lungo il fiume nell'ala destra, di seguito a questi, sulla stessa linea, la fanteria, disponendo i manipoli più fitti del solito e facendoli molto più profondi che larghi: oppose all'ala sinistra i cavalieri degli alleati; in avanguardia, a una certa distanza, schierò le forze armate alla leggera. Compresi gli alleati, vi erano in tutto ottantamila fanti e poco più di seimila cavalieri. Annibale contemporaneamente avendo traghettato al di là del fiume i Baleari e gli astati, li dispose dinanzi all'esercito, condusse poi fuori gli altri dall'accampamento e, fatta loro attraversare la corrente in due luoghi, li schierò di fronte ai nemici. Dispose proprio lungo il fiume, sul lato sinistro, i cavalieri iberici e celti di contro ai cavalieri romani, di seguito a questi la metà dei fanti libici armati pesantemente, poi gli Iberi e i Celti. Presso questi pose l'altra metà dei Libici e all'ala destra schierò la cavalleria numidica. Quando li ebbe disposti tutti su una fila, avanzò con le schiere centrali degli Iberi e dei Celti e dispose le altre congiunte a queste in modo preordinato, sì da formare una convessità a forma di mezza luna, e di rendere meno profondo lo schieramento, volendo che gli Africani formassero nella battaglia un corpo di riserva e che fossero gli Iberi e i Celti a dare inizio all'azione."

POLIBIO - Storie - Libro III - Cap. 114: "L'armamento dei Libici era romano, poiché Annibale aveva equipaggiato tutti i suoi soldati con le spoglie raccolte nella battaglia precedente: gli Iberi e i Celti portavano scudi simili e spade di forma completamente diversa: la spada iberica infatti non era meno forte nei colpi di punta che in quelli di taglio, mentre quella gallica non serviva che di taglio e da una certa distanza. Essi erano disposti a manipoli alterni, i Celti ignudi, gli Iberi, secondo il patrio costume, vestiti di corte tuniche di lino orlate di porpora: riuscivano, così, strani e insieme spaventosi a vedersi. La cavalleria cartaginese assommava a quasi diecimila uomini, mentre la fanteria non superava di molto i quarantamila uomini, compresi i Celti. Comandavano l'ala destra dei Romani Emilio, la sinistra Caio: i corpi centrali Marco e Gneo, consoli dell'anno precedente. Asdrubale comandava l'ala sinistra dei Cartaginesi, dell'ala destra era capo Annone: nel centro comandava lo stesso Annibale, insieme al fratello Magone. Essendo lo schieramento romano rivolto a mezzogiorno, come ho detto più sopra, e quello cartaginese a settentrione, a nessuna delle due parti recò molestia il sorgere del sole."

LIVIO - CAP. XLV - CANNE: VARRONE SCENDE IN CAMPO: " E il giorno seguente Varrone, avendo egli il comando, senza consultare affatto il collega alzò l'insegna di battaglia, e con le truppe schierate passò il fiume, seguìto da Paolo che poteva bensì disapprovare la risoluzione ma non ricusare il suo aiuto. Passato il fiume, congiunsero le forze con quelle del campo minore, e così disposero lo schieramento: all'ala destra (che era più vicina al fiume) misero la cavalleria romana, poi la fanteria; l'ala sinistra fu formata con la cavalleria dei socii, e più al centro i fanti dei socii uniti alle legioni romane; la prima linea fu formata dagli arcieri e dalle truppe leggere ausiliarie. I consoli stavano alle ali, Terenzio alla sinistra, Emilio alla destra; a Gèmino Servilio fu dato il comando del centro."

LIVIO - CAP. XLVI - CANNE: LO SCHIERAMENTO DI ANNIBALE: "All'alba, Annibale mandò innanzi i Balearici e gli altri armati leggieri, e, passato il fiume, li schierò nell'ordine steso in cui li aveva mandati: i cavalieri galli e ispanici all'ala sinistra presso la riva di fronte alla cavalleria romana; l'ala destra fu assegnata ai cavalieri nùmidi; il centro fu costituito dalla fanteria, in modo che i fianchi fossero composti di africani e che nel mezzo stessero galli e ispanici. Gli africani li avresti creduti quasi tutti truppe romane, armati com'erano di armi prese al Trebbia e particolarmente sul Trasimeno. Galli e ispanici avevano scudi quasi eguali, spade differenti: i galli, assai lunghe e senza punta; gli ispanici, usi ad attaccare il nemico più di punta che di taglio, corte ma maneggevoli, e con la punta. E anche il resto dell'acconciatura di queste genti era terrificante sì per la gran mole dei corpi sì per l'aspetto: nudi i galli dall'umbilico in su, avvolti gli ispanici in tuniche di lino orlate di porpora, splendenti di mirabile candore. Il numero dei fanti schierati per quella battaglia fu di quaranta mila, di dieci mila quello dei cavalieri. I comandanti erano alle ali, alla sinistra Asdrubale, alla destra Maàrbale; il centro era tenuto dallo stesso Annibale e dal suo fratello Magone. Il sole, o perché si fossero così disposti di deliberato proposito o fosse caso, batteva l’una le l'altra parte, motto opportunamente, di fianco, essendo i Romani vòlti a mezzogiorno, i Pùnìci verso settentrione. Il vento (gli abitanti del luogo lo chiamano Volturno), soffiando in faccia ai Romani, toglieva ad essi la vista spingendo loro gran polvere in pieno viso."

Dalle indicazioni topografiche di tali fonti è facile costruire gli schemi degli schieramenti degli eserciti:

Lo schieramento dei Romani

 

I Romani sono disposti con la fronte rivolta a Sud e hanno il fiume Aufido alla loro destra.

 

 

Lo schieramento dei Cartaginesi

 

I Cartaginesi sono disposti con la fronte rivolta a Nord e hanno il fiume Aufido alla loro sinistra.

Pertanto risulta il seguente schema complessivo dello schieramento dei due eserciti caratterizzato da un orientamento assoluto secondo l'asse Sud-Nord:

 

Schieramento degli eserciti

A questo punto ognuna delle 6 soluzioni relative agli accampamenti può essere completata con lo schieramento dei due eserciti ottenendo le seguenti figure:

 

 

 

Possiamo misurare per ciascuna soluzione lo scostamento dell'asse dello schieramento (Cartaginesi-Romani) rispetto al Nord geografico. Si ottengono i seguenti valori:

 

 

 

Le soluzioni n. 2, 3, 4, 5, e 6 sono da escludere perché possiedono uno scostamento notevole rispetto al Nord geografico, addirittura la soluzione n. 2 risulta invertita rispetto allo schema dettato dalle fonti storiche. L'unica soluzione possibile è la n. 1, ossia quella che individua i soli tratti di tipo "A" del fiume Fortore orientati da Sud a Nord.  Quindi possiamo concludere che la battaglia di Canne si è svolta su uno dei seguenti quattro tratti del fiume Fortore:

 

 

E poiché ogni tratto ha il medesimo verso di scorrimento della corrente del fiume si deduce facilmente che rispetto a tale verso la battaglia è avvenuta sulla riva destra del fiume Fortore, in una delle quattro zone indicate nella figura seguente:

 

In conclusione: la battaglia di Canne si è svolta sulla riva destra del fiume Fortore appartenente ad uno dei suoi quattro tratti orientati da Sud a Nord.