La rocca di Canne

una ricerca dell'Ing. Giuseppe De Marco

GLI INDIZI DELLE FONTI LETTERARIE

Gli accampamenti degli eserciti

Nella prima parte della ricerca si è dimostrato, mediante gli indizi geografici delle varie fonti letterarie e storiche, che il fiume della battaglia di Canne, che a noi giunge denominato Aufido, coincide con l'attuale fiume Fortore, nel Subappennino Dauno Settentrionale, in provincia di Foggia, nella zona indicata nella seguente figura: 

 

 

Prima di passare alla costruzione degli schemi grafici degli accampamenti bisogna analizzare la composizione dei vari tratti che compongono il fiume Fortore al fine di ricavarne la loro direzione ed il loro verso della corrente, dati fondamentali per la costruzione degli accampamenti.

L'analisi dei vari tratti è rappresentata nella figura seguente:

 

 

Si può osservare facilmente che i vari tratti del Fortore possono essere raggruppati in tre gruppi caratterizzati da direzione e verso omogenei:

 

TIPO TRATTI

DIREZIONE E VERSO DELLA CORRENTE

"A"

SUD-NORD

"B"

SUD EST - NORD OVEST

"C"

SUD OVEST - NORD EST

 

Per ogni gruppo può essere individuato per semplicità il suo tratto medio secondo la figura seguente:

 

 

 

 

Otteniamo così soltanto tre tratti medi del fiume Fortore su cui possiamo costruire gli accampamenti secondo le indicazioni delle fonti:

 

TRATTO MEDIO

DIREZIONE E VERSO DELLA CORRENTE

"A"

SUD-NORD

angolo di 0° rispetto a Nord

"B"

SUD EST - NORD OVEST

angolo di 49° in senso antiorario rispetto a Nord

"C"

SUD OVEST - NORD EST

angolo di 53° in senso orario rispetto a Nord

 

Vediamo adesso le indicazioni fornite dalle fonti letterarie e storiche relativamente agli accampamenti degli eserciti:

 

POLIBIO - Storie - Libro III - Cap. 110: "Il giorno successivo Lucio, non giudicando opportuno combattere, né potendo ancora ritirarsi con l'esercito senza pericolo, fece accampare due terzi delle sue forze [campo maggiore] presso il fiume chiamato Aufìdo, l'unico che attraversi l'Appennino: (è questa la catena montuosa che segna lo spartiacque fra i fiumi d'Italia che sfociano nel mar Tirreno e quelli che sfociano nell'Adriatico; varcando con il suo corso l'Appennino, l'Aufido ha la sorgente nel versante dell'Italia rivolto al Tirreno, e sbocca invece nell'Adriatico); con la terza parte dei soldati pose il campo [campo minore] al di là del fiume a levante del guado, alla distanza di circa dieci stadi dai suoi alloggiamenti e di poco più da quelli degli avversari, intendendo così proteggere i soldati dell'altro campo che foraggiavano e minacciare invece i Cartaginesi."

 

POLIBIO - Storie - Libro III - Cap. 111: "Queste e simili cose egli [Annibale] disse, poi, fra le fervide acclamazioni delle truppe, lodò il loro entusiasmo e se ne compiacque; quindi le congedò e subito pose il campo, facendo costruire la trincea lungo la stessa riva del fiume dove era il campo maggiore dei nemici."

 

LIVIO - Storia di Roma - Libro XXII - Cap. XLIII: … onde per quasi unanime deliberazione partirono, incalzati dal Fato, a rendere famosa Canne per la sconfitta romana. Presso questo borgo aveva Annibale posto il campo, con le spalle al vento Volturno che in quelle campagne arse dalla siccità porta nubi di polvere.

LIVIO - Storia di Roma - Libro XXII - Cap. XLIV: I consoli, inseguito il Pùnico con un costante servizio di esplorazione lungo il cammino giunsero presso Canne, ed ivi, ormai in vista del nemico, formarono due campi quasi alla stessa distanza che avevano stabilita presso Gereonio, dividendo come allora le forze. Il fiume Aufido, scorrendo presso entrambi i campi, dava modo, pur non senza contrasti, di provvedere acqua secondo l'opportunità di ciascuno; però i Romani prendevano l'acqua più liberamente dal campo minore che era posto di là dall'Aufido, perché su la riva opposta non v'erano presidii nemici. Annibale, venuto nella speranza che i consoli gli avrebbero data occasione di battaglia in quei luoghi singolarmente propizii ai combattimenti equestri, nei quali egli era invincibile; dispose le truppe, e con incursioni di Nùmidi provocava il nemico.

APPIANO - Guerre esterne dei Romani - Libro VII,XVII: I Romani .... cavarono in tanto dispetto quattr'altre legioni da Roma contro di Annibale, intimando da ogni parte le truppe degli alleati per la Puglia. Elessero poi i consoli Emilio Paolo per la fama sua militare avendo fatta la guerra contro gl'Illirj, e Terenzio Varrone pel favore del popolo......... Or questi ricevuta la milizia la quale era nella Puglia, avendo in tutto settantamila a piede, e sei mila a cavallo, misero il campo intorno di un villaggio Canne denominato; ed Annibale il campo suo pose a dirimpetto di essi.

PLUTARCO - Vite parallele - Fabio Massimo - 15: Ma Terenzio, dopo aver insistito affinché i due consoli tenessero il comando a giorni alterni, si accampò di fronte ad Annibale lungo il fiume Aufido, presso la città chiamata Canne,  e sul far del giorno diede il segnale di battaglia…

SILIO ITALICO - Le puniche - Libro VIII,622: [i Romani] Appena giunsero a Canne, ai resti dell'antica città, piantarono sugli sciagurati valli le infauste insegne.

Prima di costruire lo schema logistico degli accampamenti è bene analizzare e chiarire le indicazioni fornite:

·       guado è il punto in cui un corso d’acqua è guadabile;

·       guadare significa passare un corso d’acqua senza servirsi di ponti o di imbarcazioni, e senza nuotare, cioè a piedi, a cavallo, su carri, vetture e altri mezzi di locomozione che tocchino sempre il fondo;

·       levante o oriente è un punto cardinale legato alla posizione del Sole, al suo sorgere, che è variabile nel corso dell'anno; Nord o Settentrione e Sud o Mezzogiorno sono punti cardinali fissi e non dipendono dalla posizione del sole, il primo coincide con la direzione della stella polare;  per stabilire con precisione l'azimut solare, ossia l'angolo che il levante possiede rispetto al Nord, è necessario conoscere il giorno dell'anno in cui è stato costruito l'accampamento minore dei Romani; si è dimostrato nella pagina "Cronologia degli eventi" che la costruzione del campo minore dei Romani è avvenuta nel giorno 30 luglio del 216 a.C.; in tale giorno dell'anno l'azimut solare del levante risulta pari a circa 66°.

·       Stadio è l'unità di misura delle lunghezze corrispondente a metri 184,70 (1 miglio = 1000 passi = 8 stadi = 1477,57 metri)

 

A questo punto, per la costruzione dello schema degli accampamenti, è opportuno procedere con la letterale interpretazione degli Storici, traducendo in uno schema teorico le loro indicazioni:

 

1)   Gli accampamenti vengono costruiti nei pressi di Canne;

2)  il campo minore dei Romani [1] al di là del fiume a levante del guado [G], perché sulla riva opposta non v'erano presidii Cartaginesi, alla distanza di circa dieci stadi dal campo maggiore dei Romani [2] e di poco più dagli alloggiamenti Cartaginesi [3];

3)  il campo Cartaginese [3] protetto da una trincea [4] fatta costruire lungo la stessa riva del fiume dove era il campo maggiore dei Romani [2];

4)  dei due campi dei Romani quello minore [1] è più vicino a quello dei Cartaginesi [3] poiché scrive Polibio "intendendo così proteggere i soldati dell'altro campo [2] che foraggiavano e minacciare invece i Cartaginesi [3]";

5)  il fiume Aufido [Fortore] scorre presso entrambi i campi, sia dei Romani (maggiore e minore) sia dei Cartaginesi.

 

Il procedimento di costruzione è il seguente:

1)     fissiamo in una posizione qualsiasi del piano il punto [G] coincidente con il guado sul fiume Fortore;

2)    da tale punto [G] conduciamo una semiretta con azimut solare di 66° rispetto al Nord geografico; l'accampamento minore dei Romani [1] è situato su tale semiretta a una certa distanza non nota dal guado;

3)    tracciamo un arco di cerchio di raggio pari a 10 stadi (1847 metri) con centro in [1] e individuiamo tutte la possibile posizione dell'accampamento maggiore dei Romani [2] sull'altra riva del fiume;

4)    tracciamo un altro arco di cerchio sempre con centro in [1] ma con raggio di poco superiore a 10 stadi (circa 2000 metri) per individuare il campo dei Cartaginesi [3] sulla stessa riva del campo maggiore romano;

5)    la distanza fra l'accampamento maggiore dei Romani [2] e quello dei Cartaginesi [3] deve risultare maggiore di 2000 metri;

6)    ad una certa distanza vicino al campo dei Cartaginesi tracciamo la trincea di protezione [4].

 

Ovviamente tale procedimento deve essere applicato per ogni tratto medio "A", "B", "C" di fiume individuato ottenendo per ciascuno di essi 2 possibili soluzioni, una con i Romani a valle dei Cartaginesi e l'altra con i Romani a monte dei Cartaginesi, poiché non sappiamo se rispetto al verso della corrente del fiume i Romani sono disposti a valle o a monte dei Cartaginesi;

In totale si hanno n. 3x2 = 6 soluzioni indicate nelle figure seguenti:

 

 

 

 

Possiamo comunque affermare che rispetto al verso della corrente del fiume le soluzioni n. 1, 3, e 5 valgono nel caso in cui i Romani sono disposti a valle dei Cartaginesi, mentre le soluzioni n. 2, 4 e 6 valgono nel caso opposto dei Romani disposti a monte dei Cartaginesi.

Le soluzioni n. 5 e n. 6 presentano delle difficoltà di costruzione poiché il tratto medio del fiume possiede una direzione pressoché coincidente con la direzione del levante del giorno 30 luglio del 216 a.C.; ciò significa che l'accampamento minore romano trovandosi a cavallo del fiume escluderebbe i tratti "C" del fiume Fortore; tuttavia si ottengono delle soluzioni possibili soltanto allontanandosi di molto dal guado sul fiume.

Sulla base delle sole indicazioni topografiche relative agli accampamenti non si può dire quale delle soluzioni indicate è quella giusta. Saranno gli altri dati geografici, in particolare gli schieramenti degli eserciti, che indicheranno quale di queste soluzioni è quella giusta e individuare così su quale tratto del fiume Fortore è avvenuta la battaglia di Canne.