Breve storia della Bburago
La Bburago, azienda lombarda fondata dal
cavalier Mario Besana a Burago di Molgora, inizia la sua storia
nel 1974 come "Martoys" divenendo l'anno successivo
"Bburago".
Anche la "Mebetoys" è una parente stretta della
Bburago fondata nel 1966 sempre da Mario Besana e ceduta
poi alla Mattel.
"Automodelli per giocarvi", era questo lo slogan che
compariva sulle pubblicità dei primi anni '80 e infatti
questa è stata la politica di produzione dove il modello non era
destinato ad essere esposto in vetrina,
ma ad essere "giocato".
La Bburago ha cessato la produzione italiana nel 2005 dopo il
fallimento e il marchio è stato acquistato dal
gruppo cinese May Cheong che continua la produzione in Cina
mantenendo in catalogo ancora alcuni
vecchi modelli della produzione italiana.
La produzione
Il punto di forza della Bburago è stata la
scala 1:24 oltre al buon rapporto prezzo-qualità che ha
decretato il
successo dell'azienda nel settore del modellismo.
Il primo modello prodotto è stato la Renault Alpine (cod. 0101):
Mentre la scala 1:18 fa la comparsa sul finire degli anni '70 con la Rolls Royce Camargue (cod. 3001):
L'esperienza è proseguita con la scala 1:43,
una serie di vetture di Formula 1 in 1:14 e una serie di camion
FIAT in scala 1:43.
(nelle foto due esempi di modelli in scala 1:43):
I primi automodelli erano caratterizzati da
4 o 5 aperture, riducendosi successivamente, per esigenze
di produzione a volte anche alle sole portiere apribili, molti
elementi come le ruote, i volanti e le leve del
cambio erano standard, di conseguenza identici su tutti i modelli.
Di un determinato modello, oltre ad una gamma di colori
differenti, possono esistere numerose varianti:
stradale, da competizione, forze dell'ordine.
La qualità di questi modelli aumenta di anno in anno, all'inizio
degli anni '80 vengono inserite le
ruote sterzanti, ma il salto di qualità si ha nel 1985 con la
Ferrari 288 GTO, modello con 4 aperture,
interno delle portiere rivestito con pannelli, pneumatici in
gomma con cerchioni stellari, oltre
all'arredamento interno e buona riproduzione del motore:
Di rilievo è stata anche la produzione di
kit di montaggio in scala 1:24 e 1:18; in pratica si trattava
degli
stessi modelli venduti assemblati, presentati in scatole di
montaggio, semplici da realizzare con la
carrozzeria già verniciata ed arricchiti a seconda del modello
con decals ad acqua.
Uno dei primi kit di montaggio:
Da ricordare anche la serie "economica",
caratterizzata da alcuni particolari non cromati, come i
cerchioni, i volanti e le leve del cambio.
Molti anche i modelli pubblicitari e promozionali come quelli
prodotti per i distributori di
carburante "IP" o le versioni commemorative.
(nelle foto la Ferrari Testarossa di Italia '90 e un portachiavi):
Nel 2002 nasce la collaborazione tra la
Bburago e la Giugiaro Design per la realizzazione di "Prima";
un automodello in scala 1:18 creato appositamente per Bburago,
infatti l'auto vera non esiste,
qui la versione speedster:
Nel 2004 viene prodotto un modello
commemorativo per i 30° di vita della Bburago; si tratta di una
replica del primo modello 1:24 in edizione limitata a 1000 pezzi,
la Renault Alpine:
I cataloghi
L' Azienda nel corso degli anni ha pubblicato molti cataloghi in formato tascabile; eccone alcuni:
Era possibile richiederli al negoziante,
trovarli in alcune confezioni di modelli in scala 1:18, oppure
richiederli per posta scrivendo direttamente alla Bburago.
Sfogliando la rivista "Topolino" dalla metà degli anni
'70, è possibile ricostruire la storia di questa azienda
attraverso le pubblicità che comparivano, prima sporadicamente e
poi negli anni '80 in quasi tutti i numeri,
inoltre è possibile farsi un personale catalogo con tutti i
modelli pubblicizzati su "Topolino".
In queste pagine ho inserito i modelli
della mia collezione in scala 1:24 e 1:18;
per chi come me era un ragazzino negli anni '80 questi modelli
rappresentavano felicità e divertimento,
ed ora si ritrova ad essere un nostalgico di quel periodo, gli
automodelli della Bburago
oggi rappresentano un oggetto da ricercare e collezionare.
Sito online dal: 31-03-2016
Aggiornato il: 10-11-2016