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dicembre ’02
compito
di matematica CLASSE 3 D
1)
Determina le equazione delle due circonferenze che hanno il centro sulla
retta
e sono tangenti alle rette
e
. (questa parte risolta correttamente rende il problema sufficiente) In
base all’osservazione del grafico, nota che una delle due tangenti lascia le
due circonferenze dalla stessa parte (appartengono allo stesso semipiano
generato dalla retta tangente). Determina l’equazione dell’altra tangente
alle due circonferenze, che lascia le due circonferenze dalla stessa parte.
Determina il punto di incontro tra le due tangenti prese in considerazione e
l’area del triangolo formato da detto punto di incontro e dai due punti di
tangenza tra le due tangenti (una delle due di partenza e la terza tangente
trovata) e la circonferenza di raggio maggiore.
la prima retta è x+y=0 è la bisettrice al secondo e
quarto quadrante. Le altre due rette scritte in forma esplicita sono
e
(passano per (0,5) e per (0,1) e
hanno un’inclinazione del tipo ‘se x cresce di 2, y decresce o cresce di 3).
I centri delle circonferenze stanno ovviamente sulle
bisettrici degli angoli formati tra le due rette:
che forniscono come risultato y
= 3 e
; dalle intersezione otteniamo che
il primo centro è (-3,3) mentre il secondo è
; per determinare i raggi calcoliamo la distanza dai centri a una delle rette
(scelgo la seconda perché ha i numeri più piccoli)
e
da cui le circonferenze hanno equazione
e
la tangente che ha la proprietà richiesta è la
prima delle due (coefficiente negativo). Si verifica facilmente che anche la
prima circonferenza passa per (0,5) oppure attraverso un sistema; può essere
verificato che la seconda circonferenza è tangente in
. L’altra tangente cercata è simmetrica rispetto alla prima rispetto alla
retta x + y = 0 essendo le due circonferenze simmetriche rispetto a tale
retta: la tangente cercata passerà per i punti (-5, 0) e
La retta passante per quei punti è
complementi 1
la retta in questo caso è stata trovato
osservando la simmetria di due punti e ricostruita come retta passante per i due
punti, ma possiamo anche usare le simmetrie. La simmetria rispetto alla retta
considerata è
si scambiano le coordinate e
cambiano di segno; invertendo la trasformazione abbiamo
e sostituendo nella retta di
cui vogliamo trovare la simmetrica otteniamo
che è l’equazione che abbiamo
trovato.
Il punto di intersezione è (10;-10).
La base del triangolo misura
e l’altezza
da cui l’area in questione
vale
i.
Sono date due circonferenze: la prima L di equazione
e la seconda M di equazione
. Disegna i grafici, determinando centri e raggi, determina la tangente comune
alle due circonferenze e la retta c sulla quale giacciono i centri. Sulla
retta dei centri determina il punto P intersezione della retta c con
la circonferenza L, ma che non appartiene a M; determina
l’equazione della circonferenza N che ha per diametro il centro di M
e il punto P.(questa parte risolta correttamente rende il problema
sufficiente). Determina le intersezione T e S tra le due
circonferenze M e N e le rette PT e PS. Osserva le
rette. Quale caratteristica hanno? Motiva la risposta. Avresti potuto trovare le
rette passanti per P, con quelle caratteristiche, operando in altro modo?
Quale? Fallo se hai tempo.
le due circonferenze
M
centro in (4,2) e raggio 4
N
centro in (2,2) e raggio 2.
La
tangente comune è la retta x = 0
La
retta dei centri è la retta y = 2
Il
punto (8,2) è il punto cercato.
La
circonferenza N che ha per diametro il punto (8,2) e il centro (2,2) e
quindi raggio 3 ed equazione
Intersechiamo
questa circonferenza con la circonferenza piccola otteniamo i due punti.
(che è anche l’asse radicale tra
M e N) e
le
rette che passano per i punti
e
che sono le rette di equazione
sono le rette tangenti da P
a M perché l’angolo che il raggio nel punto di incontro della retta e
la retta è un angolo retto in quanto l’angolo è sotteso a una corda che è
il diametro
Prendiamo il fascio di rette
passanti per (8,2) avrà equazione
imponiamo che le rette del fascio
abbiano distanza dal centro di M ovvero
da (2,2) pari al raggio che è 2 ovvero
che sostituiti nell’equazione del fascio danno ancora le rette trovate
precedentemente.
ii.
a.
disegna il grafico di
l’equazione può essere riscritta nel seguente
modo:
. l’equazione, a seconda del
valore assoluto assume le due forme seguenti
la prima è una (semi)circonferenza
di centro (-1,0) e raggio
, la seconda di centro (1,0).
.il grafico non è ottimale: le due semicirconferenze
arrivano a toccare i punti
.
b.
risolvi graficamente la disequazione
.
Trasformiamo la disequazione in
la prima equazione è una
semicirconferenza di centro (3.0) e raggio 3. la seconda è una retta, la zona
che verifica la richiesta è l’intervallo
4)
a.
data la disequazione
. Determina le soluzioni (i valori
di x) al variare di a.
ovviamente perché l’equazione associata abbia
soluzioni a deve essere maggiore di 0 e le soluzioni saranno
in questo caso la disequazione è
verificata per valori interni all’intervallo tra le due soluzioni. Se a =0 si
ottiene –4<0 sempre vero. Se a<0 l’equazione associata non ha
soluzioni (delta <0) e poiché a<0 il polinomio è sempre negativo quindi
la disequazione sempre vera. Schematizzando
b.
al variare di x determina il segno del quoziente
facendo il dovuto ‘cimiterino’ otteniamo
ovviamente il quoziente non esiste
per
e risolvi le disequazioni
: la prima disequazione è il primo
rigo di risultati, la seconda è l’unione della prima riga con la seconda
(ovvero a –2 e a 2 ci sono anche gli uguali), la terza è l’unione della
seconda con la terza.