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| Nella striscia
di costa jonica che va da Acireale ad Acitrezza è ambientata una
dei miti più poetici dell'antichità: il mito dell'amore fra bella ninfa Galatea, figlia del dio marino Nereo, e il mite pastorello Aci. |
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| Aci era un bellissimo pastore siciliano, figlio di Fauno e della Ninfa Simete e viveva lungo i pendii dell’Etna. Galatea era una splendida ninfa del mar Ionio, che, durante le belle aurore, era solita sedersi su uno scoglio e aspettare che il sole la rivestisse di perle. Una mattina la leggiadra fanciulla fu notata dal ciclope Polifemo, che abitava in una grotta sui fianchi dell'Etna. Il gigante non riusciva a dimenticare quella fanciulla vestita di rosea luce e tutti i giorni, mentre il suo gregge brucava l'erba, si sedeva di fronte al mare, sperando di rivedere la ninfa per chiederle di sposarlo. |
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Un pomeriggio, il pastorello Aci avanzò
con il suo gregge fino alla spiaggia, suonando dolcemente la zampogna. |
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