Associazione ALTA VORACITA' - Contro questo Terzo Valico

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- Associazione Alta Voracita' - 25 agosto 2001 - Testo originale all'indirizzo http://digilander.iol.it/altavoracita/com_s15.htm -

Maggioranza silenziosa


Come abitanti della Val Lemme (Gavi, Carrosio, Voltaggio - basso Piemonte, provincia di Alessandria) siamo qui a parlare di un evento destinato a dar luogo al solito, inevitabile, disastro ecologico che sta per abbattersi sulla nostra Valle.

Ci è stato ufficialmente comunicato che il 3 settembre avranno inizio i lavori per l'acquedotto (Rio Acque Striate) voluto dalla Cementir per poter distruggere le attuali sorgenti di approvvigionamento di Carrosio e di Gavi (Monte Bruzeta).
(Un cementificio intende sostituire con una cava le sette sorgenti da cui il Comune di Carrosio attinge attualmente l'intero suo fabbisogno idrico e che alimentano parzialmente Gavi Ligure).
Un esposto alla Procura della Repubblica a tal proposito è stato immediatamente inoltrato dalla "Consulta del Comune di Carrosio per il problema 'Miniera di Monte Bruzeta'" a firma di uno dei membri più rappresentativi (e battaglieri), il sig. Traverso Luigi Francesco.

Si prospetta un irreversibile danno ambientale che comporta tra l'altro la distruzione di una pubblica risorsa primaria qual'è l'acqua, a vantaggio dell'ulteriore arricchimento di privati.

E c'è dell'altro; citiamo dall'esposto della Consulta di Carrosio: "Con la realizzazione dell'acquedotto alternativo per i due comuni, in località Acque Striate del Comune di Voltaggio, verrà azzerata, nel periodo estivo la sopravvivenza del torrente Lemme che irrimediabilmente rimarrà a secco con le ovvie e incommentabili conseguenze.
L'acquedotto, una volta costruito, non potrà garantire l'approvvigionamento idrico per i due comuni per portata insufficente e sarà quindi l'inizio dell'emergenza idrica".

Una osservazione (per ora) marginale: dal progetto si nota che il serbatoio del nuovo acquedotto è localizzato nelle adiacenze del "BUCO", ovvero di quel "cunicolo esplorativo per indagini geodiagnostiche" prospicente la ex cava Cementir di Voltaggio a suo tempo posto sotto sequestro in quanto risultato essere invece abusivamente realizzato nelle dimensioni e con la funzionalità di "galleria di servizio" per lo scavo della "galleria Flavia" del "Progetto di linea ferroviaria veloce Milano-Genova", ovvero del giacimento di danaro pubblico chiamato di volta in volta "Alta Velocità", alias "Quadruplicamento", alias "Alta Capacità", alias "Terzo Valico", alias chissà che altro ancora.
E, per noi, ormai prevenuti dalle innumerevoli precedenti imprese della "BANDA DEL BUCO", l'ubicazione di quel serbatoio appare funzionale a tale eventuale futuro cantiere.

Abbiamo assistito, il 24 agosto, alla seduta del Consiglio comunale di Voltaggio (unico Comune che in Val Lemme ha dato parere favorevole al progetto), in cui il Sindaco Consolato Repetto ha dato comunicazione che: "Il 3 settembre inizieranno i lavori per l'acquedotto 'Acque Striate', la comunicazione l'abbiamo avuta dalla Cementir tramite lettera.", ... punto.
Questo è quanto; non ha aggiunto altro, nonostante le opposizioni abbiano fatto notare che questa è l'ennesima svendita del territorio alla Cementir di Caltagirone, che comporta la distruzione di sorgenti d'acqua, il prosciugamento del Lemme durante l'estate, segnalando inoltre "incongruenze" rilevate nella lettera della Presidenza del Consiglio dei Ministri (che autorizza) ed anche in quella della Cementir (tutto ciò segnalato nel succitato esposto alla Procura della Repubblica).
Rispetto alle "incongruenze" il Sindaco si è limitato ad affermare: "abbiamo esaminato le procedure e le riteniamo decisamente corrette" rifiutando di mettere la frase a verbale.
Anche le motivazioni di disaccordo dei membri delle minoranze non si sono volute verbalizzare, ricorrendo alla semplice formula "non d'accordo".
In quanto ai Consiglieri di maggioranza, a fronte di un argomento di così grande rilevanza per gli interessi della comunità e quelli ambientali, siamo stati testimoni del verificarsi del fenomeno della "Maggioranza silenziosa": tutti yes man, allineati e coperti, unanimi nel loro corale tacere.

Nella tutela degli interessi del cittadino, Provincia e Regione non sono stati da meno.

Paradossalmente da questa storia sinora l'unico ad uscirne bene è la Cementir che sta semplicemente ed ovviamente operando a tutela dei propri interessi societari.
Altrettanto non si può dire dei nostri pubblici Amministratori chiamati, in quanto da noi eletti, a tutelare gli interessi della nostra comunità che non sono, o non dovrebbero essere, necessariamente coincidenti con i pur legittimi interessi societari di una azienda che ha ovviamente come scopo il lucro e non l'interesse collettivo.

Ci chiediamo: le prossime svendite del nostro territorio saranno per l'Alta Velocità, alias Alta Capacità, alias Terzo Valico?



Per un gruppo di cittadini della Val Lemme:
Gigliola Gualco
(Attuale presidente dell'Associazione "Alta Voracità")



Associazione "Alta Voracità - Contro questo Terzo Valico"
Sede: Loc. Vallegge n° 31 Gavi (AL) - cap 15066 - Tel. 0143/64.33.82
E-mail: altavoracita@libero.it - Sito Web: http://digilander.iol.it/altavoracita/



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