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Gavi e dintorni - Appunti e note di Roberto Stretti

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Parliamo di politica
Gavi, 01 ottobre 2002
I COMUNI INTERESSATI DAL TERZO VALICO
NON CAMBIANO SOSTANZIALMENTE LA LORO POSIZIONE

Dal 23 al 27 settembre si sono tenuti in alcuni Comuni, Consigli che hanno avuto in parte, nella totalità o per nulla all'ordine del giorno "IL TERZO VALICO".
E' chiara la sensibilità dimostrata da chi amministra verso quest' annoso problema.
Merita ricordare l'approccio dimostrato dai Comuni di Arquata Scrivia e Novi Ligure dove oltre a dare importanza all'argomento, inserendolo come unico punto all' ordine del giorno, si è pubblicizzato l'avvenimento.
In un primo momento a Novi Ligure il Consiglio era stato dichiarato aperto alle associazioni, ai comitati ed ai cittadini, nella realtà solo ad Arquata Scrivia questo si è realizzato: tutti coloro che hanno richiesto la "parola" hanno potuto esprimere il loro pensiero sottolineando in modo corretto, civile, puntuale e democratico le problematiche, le preoccupazioni e le motivazioni di un NO all'opera.
L'apertura del Comune di Arquata Scrivia a favore dei cittadini è stato certamente un esempio di libertà che, purtroppo solo in questo caso, ha coronato una lotta portata avanti da liste civiche, associazioni e comitati che operano da anni sul nostro territorio, per ottenere la democrazia diretta dei cittadini soprattuto su argomenti di questo tipo che riguardano la totalità della popolazione. Una maggiore democrazia unita ad una continua partecipazione dei cittadini sotto ogni forma, oltre ad essere una garanzia di trasparenza, impedisce ai soliti ignoti pultroppo troppo noti, di portare a termine operazioni a favore di pochi e a danno di tutti.
A Novi Ligure il 23/09/02 purtroppo ciò non è avvenuto: dopo un iniziale apertura il Presidente del Consiglio Comunale (in cui erano presenti ventuno Consiglieri e assenti dieci tra i quali i Consiglieri Morettini e Bertoli - forse lor Signori erano in altre faccende affacendati -) terminato l' appello informava i presenti della "non apertura" del Consiglio ripiombando nel modo di operare di quasi tutti i Comuni che lasciano i cittadini in angusti spazi adibiti a chi - a dir loro - dovrebbe ascoltare nel modo più scomodo possibile e tacere, perchè titolati all'attività decisionale sono solo coloro che esercitano la professione di politico.
La reazione questa volta non si è fatta attendere, forse perchè nel nutrito gruppo dei cittadini c' erano persone che non sono unite da nessun legame con chi sta governando e hanno ben chiari i valori di: liberta, giustizia e democrazia.
Dopo un applauso rivolto al Consiglio Tutto, non avendo avuto dallo stesso adeguate motivazioni dell' accaduto, la maggior parte dei cittadini usciva dall'aula, un segno deciso di un NO secco, sia alla poca democrazia dimostrata, sia al documento che di li a poco sarebbe stato votato con esito positivo, documento che nella realtà approva nuovamente il tracciato.

Anche a Voltaggio, Comune vallemmino interessato dal progetto, si è tenuto un Consiglio Comunale, dove si è ritenuto opportuno inserire l'esame del progetto "terzo valico" al settimo punto dell'ordine del giorno.
Il documento che è stato votato non differisce nella sostanza dai precedenti ma va ricordato che il Sindaco e la maggioranza finalmente hanno espresso, pur ribadendo il si al tracciato, forti perplessità riguardo la gestione dello smarino proveniente dall'escavazione dei tunnel da collocarsi nel ex-cava Cementir e l'inadeguadezza di tutte le strade che attraversano il Comune alle dimensioni ed al numero di mezzi pesanti che viene prospettato.
Nonostante lo sbandierato "pentimento" da parte della minoranza diessina rispetto a precedenti votazioni anche in questa occasione la sudetta ha espresso voto a favore.
Sorpresa ha suscitato l'altra componente di minoranza capitanata dall'intrepido - si pensava - Consigliere Bisio il quale nonostante le sue passate battaglie che ormai abbracciano tutta la Vallemme con i suoi gravosi problemi, ha inaspettatamente espresso voto di astensione - posizione assai discutibile -.

Nel Consiglio di Arquata Scrivia, inoltre, è comparsa la possibilità che la finestra di servizio venga spostata ad occidente: quindi dalla località Rigoroso alla bassa Vallemme???
Difficile avere risposte in quanto nel Consiglio Comunale di Gavi, tenutosi la stessa sera di Arquata, l'argomento non era neanche in discussione come punto dell'ordine del giorno.
Questa posizione sempre ambigua tenuta dall'amministrazione comunale è forse da imputarsi al coinvolgimento di un Consigliere di maggioranza nella potenziale ditta che appalterà l'opera? Siamo ancora una volta in attesa di smentite e chiarimenti.

Nel Consiglio di Voltaggio, infine, è emerso che nel Comune è prevista solo la finestra esistente - la famosa Galleria Flavia - la seconda, indispensabile sia per la costruzione del tunnel sia per garantire la sicurezza durante l'uso del medesimo, non verrà realizzata nel territorio voltaggino ed allora quale altro Comune della Vallemmme potrà venire interessato da quest'opera?!


Gavi, 01 ottobre 2002

05ott02 pubblicato sul n.27 di Cittadella
Periodico della provincia alessandrina - Cittadella - Periodico della provincia alessandrina -
Prof. Roberto Stretti

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