Oggi 01 luglio 2002, insieme ad un rappresentante del comune di Voltaggio, presidenti di Associazioni e cittadini della Vallemme, dopo aver informato verbalmente la Stazione Carabinieri di Voltaggio del sopralluogo che ci stavamo accingendo a compiere a circa un chilometro dal paese verso i Mulini sulla strada della Bocchetta, ho constatato di persona la veridicità delle voci che circolavano nella valle.
Operai , pale escavatrici e camion nonostante fossero le h. 11,50 erano in piena attività !
Gli operai molto seccati del nostro arrivo ci hanno loro malgrado accordato attenzione: al responsabile del cantiere in quel momento - il geometra era assente - il consigliere di minoranza Bisio Bartolomeo comunicava che secondo le indicazioni Europee, alla quale erano seguite quelle Regionali, i lavori avrebbero dovuto essere immediatamente sospesi.
Nel frattempo si è proceduto a riprese fotografiche a testimonianza dei lavori e gli operai sempre più seccati hanno cercato di evitare di essere immortalati.
Poco distante altre pale e camion lavoravano smuovendo materiale contro la collina, ma il consigliere faceva notare che a suo avviso anche quei lavori non erano regolari, in forza della legge Galasso.
I cittadini e alcuni amministratori della valle sono molto preoccupati di questa evidente ripresa dei lavori dell'acquedotto alternativo e delle analisi che si sarebbero dovute effettuare a Carmagnola oggi delle acque prelevate alle fonti del Rollino perché il primo di agosto - periodo indicato per la realizzazione della presa lungo il Rio Acque Striate - è molto vicino e non ci sono reali segnali che possano far sperare in un ripensamento del Gruppo Caltagirone e sarebbe tempo che i nostri politici a tutti livelli si prendessero le proprie responsabilità verso questa annosa questione e nei confronti dei cittadini.

Prof. Roberto Stretti

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