NOVI - L'intervento in Consiglio Comunale del vice presidente della Regione Piemonte e assessore ai Trasporti W. Casoni ha avuto inaspettate conseguenze: la stampa locale ha dedicato un ampio spazio alle problematiche ambientali riferite al noto "terzo Valico" e alle più recenti "Centrali Termoelettriche".
Parlo di ampio spazio, perché io che in prima persona sono diversi anni che mi interesso di progetti come la linea ferroviaria "alta capacità", raramente ho visto dare un così grande rilievo a questo argomento e meno che meno affiancandolo a nette prese di posizioni, nel muovere secche critiche a noti amministratori pubblici che da anni "ballano" intorno al progetto in compagnia dei loro collaboratori.
A proposito dei collaboratori .... mi chiedo come mai non siano state fatte le dovute considerazioni in occasione dell'incontro pubblico con l'assessore ai trasporti Casoni, considerazioni affidate invece ad un intervista, anche se sono certo che le problematiche erano ben conosciute e un tale intervento, avrebbe permesso una maggiore chiarezza e un dibattito che potesse definirsi tale, cosa che non può certo avvenire in assenza di un contraddittorio.
Ma le conseguenze non sono finite qua: i nostri amministratori : "non nobili, non ricchi coraggiosi ancor meno" come tanti Don Abbondio, hanno pensato bene di votare all'unanimità un NO apparentemente deciso, al progetto della centrale termoelettrica nell'ILVA di Novi Ligure.
Lo si legge sulla delibera del Consiglio Comunale del 10 /06 /2002, pubblicata dalla stampa locale, altro fatto a cui noi cittadini non siamo abituati, delibera dove però si legge che:"il Consiglio si riserva di riesaminare l'argomento alla luce dell'andamento dei lavori della conferenza dei servizi e dei contatti con gli altri Enti Locali, la Provincia. la Regione in particolare sugli aspetti ambientali".
Sembra di ritornare a leggere i noti documenti ricchi di "paletti " riferiti al Terzo Valico che ci hanno portato al documento approvato poche settimane fa contenente un potenziale SI al progetto
Queste novità meritano alcune considerazioni:
la coscienza degli amministratori novesi si è ribellata? o forse hanno pensato, di non poter fare digerire due bocconi così amari ad una popolazione, che forse inizia a porsi in maniera critica di fronte a questi gravi problemi e potrebbe pretendere risposte chiare e decise, un domani non troppo lontano?
In questa corsa a tentare di giustificare il proprio operato, non appaiono gli amministratori dei Comuni limitrofi, coinvolti forse in misura maggiore da questi progetti eppure refrattari a pubblicizzare l'eventuali decisioni prese al riguardo e quindi una loro chiara posizione.
Mi riferisco soprattutto al comune di Gavi dove l'attuale maggioranza aveva ampiamente espresso nel suo programma elettorale la volontà di portare avanti un impegno di trasparenza e di coinvolgimento del cittadino, cito testualmente : "I candidati della lista civica Per Gavi con Nicoletta Albano si impegnano al più ampio confronto con i cittadini .......... convinti che l'azione amministrativa debba essere sempre condotta in osservanza dei principi di democrazia, trasparenza e partecipazione".
Mi chiedo : questi argomenti non sono sufficientemente gravi, da rendere necessario un coinvolgimento degli abitanti di Gavi, che saranno interessati da molteplici problemi per molti anni a venire?
E quindi non si impone un consiglio comunale aperto dove i cittadini hanno l'opportunità di esprimere le proprie opinioni ?!
Colgo l'occasione per ricordare a coloro che in teoria sono all'opposizione che con quattro firme di consiglieri, cioè un quarto del consiglio comunale è possibile anche per loro richiederlo, dando l'opportunità al cittadino gaviese di essere DEMOCRATICO, PARTECIPE, TRASPARENTE al fine di assumersi delle responsabilità verso se stesso e il collettivo, smettendo di delegare sempre ad altri salvo "mugugnare " negli angoli delle piazze e sotto i portici !!!!!!

Gavi, 17 giugno 2002