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Gavi, 03 giugno 2002
PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE ...... O NO ?!
A Gavi, il 31 maggio 2002 alle ore 21 si è tenuto il pubblico dibattito sulla sanità regionale, organizzato dall' Ulivo - Gavi Vallemme; sono intervenuti il Consigliere Regionale dei DS sig. R. Muliere, il Consigliere regionale della Margherità sig. A. Saitta, il Consigliere Provinciale Dott. C. Massa. Dopo il prevedibile addossare la responsabilità del "buco" sanità regionale che ha drammaticamente sfondato il tetto degli 11mila miliardi delle vecchie lire, alla mancata programmazione e al mal governo della maggioranza regionale (chi è all'opposizione pare, sempre, non aver mai possibilità di cambiare nulla e che gli resti solo il compito di pronunciare il "J'Accuse" a fatti avvenuti) culminato con l'adozione dei tickets come misura di contenimento della spesa, si è proseguito con un tentativo senza grandi spunti, di fare il punto della situazione locale da parte dell'addetto ai lavori nonchè Consigliere Provinciale Dott. Massa, quindi è stato aperto il dibattito pubblico suggerendo di formulare prima tutte le domande (per riuscire ad evitare quelle non gradite?). Alcuni interventi hanno voluto evidenziare forte preoccupazione per gli evidenti tentativi di spostamento della sanità dal pubblico al privato, ribadendo una netta contrarietà a questa scelta. Quindi sono intervenuti alcuni cittadini della Vallemme, il sig. Luigi Francesco Traverso di Carrosio ed il sig. Bartolomeo Bisio, Consigliere di Minoranza nel Comune di Voltaggio, i quali hanno sottolineato la preoccupante situazione che si va profilando per la Valle dove si sarà costretti a bere acqua all'amianto. Ma il rischio per la salute è in agguato anche con le discariche di inerti derivanti dalle gallerie del supertreno. Le serpentiniti sono state intercettate nei fori pilota e i materiali di risulta sono stati stoccati a Voltaggio all'ex cava Cementir, a ridosso del Lemme. E Gavi con i pozzi di Campagnola mette in rete l'acqua del Lemme. Cercare di mettere freno a certe forme di speculazione e calmierare certi insediamenti sarebbero un sistema per garantire maggior salute dei cittadini. D'altro canto se si hanno meno malattie le medicine non si comprano ed i tickets non si pagano. Come recita un famoso slogan "PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE!" In conclusione si è sottolineata la disinformazione relativa ai vari passaggi attraverso cui debbono passare le varie decisioni regionali, in quanto troppo spesso il cittadino si è trovato di fronte al fatto compiuto ( vedi tickets ) o a dover preparare osservazioni a progetti, per poter impedire la realizzazione di opere che danneggerebbero in modo irreparabile i nostri prodotti e le nostre aree ( vedi il progetto della centrale termoelettrica all'ILVA di Novi Ligure ) e sempre in tempi brevissimi! Si è sottolineato che nonostante la possibilità che LOR SIGNORI hanno di utilizzare mezzi di informazione a vari livelli, non si capisce perché per queste "notizie" non ne venga fatto uso. Ritornando alla sanità sono state chieste maggiori spiegazioni sulle problematiche causate dal processo di autonomia delle Regioni (autonomia parziale dato che i "TRIBUTI" vanno a Roma e poi ...... tornano alle amministrazioni ) e di evidenziare le voci di spesa di maggiore entità che hanno determinato lo sforamento dei conti. Con somma insoddisfazione di coloro che avevano formulato le domande, i politici non hanno fornito esaurienti spiegazioni, limitandosi a brevi accenni sul problema "amianto" che investe la Vallemme trincerandosi dietro la mancata dichiarazione ufficiale dell'analisi dell'acqua da parte dell'ARPA, dando l'impressione comunque di poca documentazione. Gli altri quesiti sono stati ignorati, forse perché una delle voci che hanno concorso al disavanzo è da imputarsi ad un elevatissimo numero di interventi sanitari a fini umanitari, nei confronti di cittadini extra-comunitari, che hanno fatto lievitare dal 1996 la spesa sanitaria regionale E' stato ribadito che dal 2000, il governo centrale non interviene a sanare eventuali sforamenti di bilancio ed allora non vorremmo, come molto spesso ho dichiarato, che fosse una scelta per poter rastrellare denaro pubblico per finanziare le troppo note GRANDI OPERE a favore dei pochi e a danno dei molti (di noi tutti)! Gavi, 03 giugno 2002
Prof. Roberto Stretti
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