Gavi e dintorni - Appunti e note di Roberto Stretti
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Voltaggio, 22 luglio 2002
Come Voltaggio insorse a difesa delle sue campane
di Gigliola Gualco
Voltaggio, 22 luglio 2002.
Sono passate ormai quattro settimane da quando le campane della chiesa parrocchiale di Voltaggio, che hanno accompagnato per secoli con i loro rintocchi la vita del paese, non battono più le ore durante la notte, lasciando un enorme senso di vuoto e di amarezza. 
Ecco l'antefatto: un mese fa, appunto, una famiglia di "villeggianti" (così vengono chiamati a Voltaggio gli ospiti, per lo più estivi), che ha acquistato un appartamento sulla piazza principale del paese, ubicato perciò a pochi metri dalla chiesa (ed ovviamente dal campanile), ha protestato con il parroco, Don Giuseppe Marasso, per lo "stress" causato loro dal suono delle campane durante la notte, invitandolo quindi (ad evitare il ricorso a vie legali) ad ammutolirle. In seguito a ciò il nostro parroco provvedeva sollecitamente a zittire l'orologio del campanile dalle 22 alle 7,30 del mattino, quando finalmente suona l'Ave Maria, ma quanto vuoto prima! Ciò ha suscitato le ire dei voltaggini che da sempre vivono con il suono delle campane che scandiscono le giornate e raccontano nel bene e nel male la vita del paese. Per giorni l'unico argomento dibattuto è stato questo. Numerose persone, alla spicciolata, sono andate a parlare con Don Giuseppe per convincerlo a ripristinare i rintocchi notturni, il Sindaco in prima linea; tutti "arrabbiati" con questi "villeggianti" che vengono "in casa nostra a comandare"; ci sono state proposte di raccolta firme per ripristinare i rintocchi del campanile ed anche ipotesi di sostegno economico nel caso quei "signori" intendessero agire per vie legali (circola voce che costoro abbiano scritto anche in Curia in tal senso). Finalmente! i voltaggini si sono svegliati! C'è dunque qualcosa che smuove il paese dall'apatia; sino a questo momento s'era mostrato indifferente persino alla rovina del proprio territorio. Per il passato, alla cava che ha distrutto il Lago Scuro e malamente eroso il Monte delle Rocche, per il futuro, al minaccioso incombere del famigerato Terzo Valico e della seconda cava Cementir, all'acquedotto alternativo delle Acque Striate (altro dono Cementir) imposto per sostituire le sei sorgenti che verranno distrutte dalla nuova cava; tutto questo scempio nel territorio del comune di Voltaggio. Ma il paese rivuole le sue campane, si ribella alle prepotenze! Si intravede un barlume di presa di coscienza, un sussulto di amor proprio, di dignità ... Può essere un inizio, chissà ... ; ma no! Quel che ha avuto inizio, dopo i primi giorni di generale sacrosanta indignazione, non è stata quell'"insurrezione popolare" che lo slancio iniziale poteva far supporre, si è invece assistito ad un progressivo e diffuso trincerarsi dietro ad argomentazioni che appaiono atte a tacitar le coscienze, a giustificazione di una ritrovata "prudenza": " ... per vie legali? una causa già persa in partenza! troppi soldi in avvocati! e poi ... siamo tutti al corrente della disposizione del Cardinale Tettamanzi che invita le parrocchie a limitare il suono delle campane per evitare diatribe! ... è evidente: è la Curia che le vuole mute, ... ci hanno tolto le campane? l'avran fatto per soldi! ... ", ... ed altro, e peggio, ancora. Giorno dopo giorno la protesta si attenua, si tramuta in sterile mugugno, fino a sparire del tutto. E' stato un fuoco di paglia! Che amarezza! Quando mai ci scuoteremo dall'apatia e dalla mentalità del suddito che subisce qualsiasi violenza dal potente o prepotente di turno? Voltaggio, 22 luglio 2002 27lug02 pubblicato sul n.21 di Cittadella Periodico della provincia alessandrina 
Gigliola Gualco
vico Santa Lucia 1 15060 Voltaggio (AL) - Testo in formato PDF: ( campane3.pdf - 8Kb ) - Download testo PDF in formato ZIP: 5Kb 
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